Ilaria Porceddu la Sardegna a Sanremo

Ilaria porcedduIlaria, sei giovane e molto brava, quando hai iniziato ad appassionarti di musica?

Molto presto in realtà. In casa ho sempre respirato musica seppur nessuno dei miei genitori fosse un professionista. Così all’età di sei anni ho chiesto di mia spontanea volontà di cominciare a prendere lezioni di pianoforte.

Cosa è per te la musica?

La musica è il viaggio. il viaggio che ti permette di volare anche quando non ti sposti di un millimetro dal luogo in cui ti trovi.

Nei tuoi testi c’è un forte richiamo alla tua terra. Cosa rappresenta per te la Sardegna?

La Sardegna è la terra che mi ha fatto nascere. È un po’ mia madre. È sempre stata dentro di me, ma l’ho “capita” solo quando l’ho lasciata. Questo mi ha portato a fare una ricerca interna ma anche esterna su me stessa e su questa terra, ed è diventato inevitabile portarla con me in questo nuovo progetto. La Sardegna è la semplicità e la purezza. Riesci ancora a conoscere persone felici che vivono di cose essenziali in un luogo che sembra creato in tutto e per tutto da Dio.

Riu  (Fiume) ha un testo scritto interamente in sardo. Come mai questa scelta?

Perché la melodia al pianoforte, nata prima del testo, ha immediatamente chiarito le idee a me e Attilio Fontana (Coautore e produttore artistico del disco) sul fatto che le parole perfette per questa musica sarebbero state in sardo. E Dario Dessì, autore del testo, è riuscito a creare una poesia magica.

Hai partecipato a X Factor. Quanto aiuta un talent show nella carriera di un artista?

In questa epoca storica tanto. È quasi l’unico mezzo rimasto a un artista emergente per farsi ascoltare. Però in realtà aiuta nel momento in cui un giovane ci arriva con un progetto solido e soprattutto con la propria personalità ben definita. In caso contrario non aiuta ma distrugge.

Il brano portato a Sanremo “In equilibrio” cosa racconta?

Parla del circo come metafora della vita. Io penso che in questo periodo siamo tutti circensi della vita su un filo. Ma è proprio in questi momenti di totale incertezza che riusciamo a tirare fuori quello che siamo realmente e insieme, la capacità e la volontà di affermare noi stessi per quello che siamo, nella più totale verità. È quindi una canzone assolutamente di speranza.

Quale canzone ti rappresenta di più?

Vola Via.Perché è la mia storia. “Siamo talenti o sagome vite tutte da scrivere Solo per chi sa leggere…”

Progetti per il futuro?

Cominciare davvero a disegnare la mia vita artistica. Più concretamente, fare i miei concerti in tutta Italia partendo dall’Auditorium Parco della Musica a Roma il 21 Aprile.