Il silenzio della conversione

passione6emmverRivista Donna invita i lettori e le lettrici a fare, in questo periodo, una piccola meditazione, visto che siamo in tempo di Quaresima pasquale.

Capirne e approfondirne  il suo significato.

La Pasqua significa passaggio, opportunità e salvezza per gli uomini.

Come sarebbe meglio vivere questa Quaresima?

La Quaresima è innanzitutto un dono. Ci vengono consegnati tre strumenti: la preghiera, la carità e il digiuno.

La preghiera ci dona occhi nuovi, ci dona consapevolezza, ci aiuta a conoscere noi stessi, dà luce alle nostre scelte e unità al nostro agire.

L’impegno della carità è per non abituarci ad essere egoisti, freddi, vendicativi, e poco gratuiti…Non è difficile cadere in queste cose e abituarsi a questi atteggiamenti, invece noi, siamo chiamati ad imparare ad amare. Non si tratta di fare la carità ma di vivere delle relazioni dove la carità è il criterio del nostro modo di fare.

“La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, non si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.

Il digiuno sembra una cosa superata invece è molto importante, abbiamo una vita satura. Abbiamo sempre qualcosa da fare, da vedere, da dire… E’ impossibile che ci sia silenzio ed è raro che si faccia una cosa alla volta fatta bene. Soprattutto spesso ci nutriamo di schifezze ( non tanto dal punto di vista alimentare) ma nella vita interiore. Siamo abituati alla superficialità, alla volgarità, alla malizia… tutte cose che di sicuro non ci fanno bene. Anche nel mangiare potremmo quindi essere più attenti: non sprecare, non esagerare, rendere grazie e fare piccole rinunce come atto d’amore per dare valore alle nostre preghiere.

SilenziomariaE’ un periodo di grande sofferenza spirituale e morale. La morte di Cristo è la chiave della salvezze infatti, San Francesco è stato il più grande devoto della passione di Gesù Cristo. L’essere umano che più si avvicinò a Gesù crocifisso.

La riflessione personale dunque deve poter servire per un cammino personale di conversione, cambiamento e grande silenzio.

 

 

La Redazione