Appuntamenti con “L’arte in biblioteca” II edizione: 19-20 giugno performance di Paolo Albani

Ritorna Appuntamenti con l’arte in biblioteca. Dopo il grande successo della prima edizione organizzata dall’associazione culturale Hermaea Arte ed Archeologia in collaborazione con la Mediateca del Mediterraneo di Cagliari arriva Appuntamenti con l’arte in biblioteca II. Quest’anno sarà oggetto dell’evento la doppia performance “Tra giochi visivi, enciclopedie bizzarre e ‘patafisica”, di Paolo Albani, autore, scrittore, poeta visivo e sonoro che si esibirà davanti al pubblico giovedì 19 e venerdì 20 giugno alle ore 18:00 presso il centro polivalente di Via Mameli.

Invito

Albani nasce il 3 dicembre 1946 a Marina di Massa, volto noto del panorama artistico letterario italiano, è membro dell’OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale), Console Magnifico dell’Istituto ‘Patafisico Vitellianense. ricopre la cattedra di Linguistica Fantastica presso la Facoltà di Scienze Inutili di Barcellona, dirige Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non, Collabora alla “Domenica de il Sole 24 Ore”.

Tante le opere più famose vi è “I Mattoidi Italiani” edito dalla Quodlibet ed inserito da “La Repubblica” nella lista dei migliori 10 libri pubblicati nel 2012, i curiosi lavori enciclopedici di Zanichelli: “Aga magéra difúra. Dizionario delle lingue immaginarie” e “Forse Queneau. Enciclopedia delle Scienze Anomale”

Locandina

E’ un peccato non poterle nominare una ad una, eviteremo di dilungarci perchè come lui stesso ricorda prendendo spunto da un’opera di Francesco Guarducci “statisticamente parlando esiste una relazione biografica inversa: più uno scrittore è sconosciuto e più lunga è la sua nota biografica, e viceversa” .

Fulcro della sua espressione artistica e letteraria è “il linguaggio come oggetto ludico nel senso che lo utilizza come un materiale, utensile guardando al di là della sua funzione di strumento di comunicazione, preoccupandosi di trattarlo, di manipolarlo sotto diversi aspetti visivi, sonori e letterari” tutti aspetti grazie ai quali è possibile “mettere in luce le potenzialità ludiche del linguaggio, le sue qualità giocose, bizzarre, insolite.”