Il sottile confine tra Amore e Necessità

Scena-tratta-dal-film-di-Zeffirelli

Caro dottore, le scrivo perché sono uscita da una storia che mi ha lasciato davvero perplessa ed ora mi sento persa. Gli amici non sanno darmi risposte soddisfacenti e così ho pensato di scriverle.

Tutto è successo quando, ad una festa, mi hanno presentato colui che oggi è il mio ultimo ex, un “principe del foro”, un grande avvocato che è spesso in giro per lavoro sia in Italia che talvolta pure all’estero. Persona molto colta, sicura di sé e molto più grande di me.

La sua statura intellettuale mi ha molto colpita, così gli ho detto subito di si quando mi ha chiesto se mi andasse di rivederlo. Mi ha portata a cena in un ristorante splendido, a Cagliari, e si è comportato come un vero signore.

Mi sono sentita molto attratta da lui, dalla sua cultura, dai suoi modi galanti e rassicuranti. Mi ha anche colpito il fatto che non mi abbia mai consentito di pagare il conto, con grande eleganza senza mai cercare di “comprarmi”: anche se potrei, dato che lavoricchio saltuariamente!

Insomma, le cose inizialmente andavano bene, ma poi sono iniziati i problemi, le litigate, la mancanza di fiducia.

Non scendo nei dettagli, ma molte volte ho avuto il sospetto – se non la quasi certezza – che mi tradisse quando partiva in continente o all’estero, dove lui ha cercato invece di far passare me per una traditrice! E pensare che ho passato momenti interminabili a lottare per difendermi dalle accuse, quando invece il maiale era lui!

Alla fine, ogni motivo era buono per litigare e la fiducia reciproca è totalmente venuta meno. Invece, ho iniziato a soffrire sempre di più di certe cose come il suo aspetto fisico di certo non piacevole, il suo alito sempre cattivo e pesante, i suoi modi possessivi ed il suo modo di essere logorroico ed egocentrico. Alla fine, facevamo sempre e solo quello che voleva lui, anche quando abbiamo provato a ricostruire il nostro rapporto.

Ma come ho fatto ad innamorarmi di una persona del genere? Se penso a quanto ci sono stata male … davvero non capisco cosa sia successo: cosa ne pensa?

Con stima, A.

Risposta del dott. Mattia Loy

Cara A, sai quando si dice che non tutti i mali vengono per nuocere? Ecco, questo è il caso. Probabilmente, il fatto che le cose fra di voi non abbiano funzionato ti ha salvato da una relazione alquanto infelice.

Da quello che mi dici, credo infatti che tu ti sia infatuata di quest’uomo perché sei un una condizione di estrema instabilità – come moltissimi di noi, del resto – dovuta alla crisi economica e quindi un uomo così rassicurante, presente e “forte” almeno sul fronte lavorativo, è diventato per te particolarmente attraente proprio perché la vostra relazione andava a soddisfare un tuo bisogno primario, presente a livello inconscio, molto forte: quello di stabilità e sicurezza.

Quando questo è stato soddisfatto, sono emersi altri bisogni come quello di affinità, completezza anche facendo l’amore: tutte cose che lui non poteva darti, in quanto più “padre” che “partner”. 

Purtroppo, oggigiorno è sempre più facile cadere nell’errore di valutare una persona basandosi solo sul suo successo lavorativo, dato che senza soldi non si vive!

Un’altra trappola particolarmente insidiosa per molte donne è continuare in una relazione ormai emotivamente morta, solo per restare coerenti con gli investimenti fatti nella relazione.

Ma una simile relazione perde di autenticità e non può durare perché ne mancano le basi, basi che troppo spesso (soprattutto in caso di consulenze tecniche durante divorzi ed affidamenti) ho visto tentare di colmare dalle coppie facendo figli per rinsaldare il rapporto, con l’unico risultato che a soffrire delle inevitabili separazioni sono i bambini.

Anche se questa tua storia non è arrivata a tanto, indubbiamente poteva finire peggio ma il lato positivo è che hai avuto un aumento di consapevolezza su quello che vuoi da un uomo (e da quello che tu puoi dare) e su come premesse sbagliate per le relazioni, come la tua ansia causata dall’instabilità, possono portare a scelte infelici.

Ora, anziché buttarti tra le braccia del prossimo che ti darà un senso (illusorio) di sicurezza, prenditi del tempo per imparare a stare bene con te stessa (altra cosa che molte donne, specialmente quelle molto belle, non sanno fare) e scoprirti come singolo individuo, forte, indipendente, capace di risolvere i problemi della vita quotidiana.

Buona fortuna per il futuro,

Dott. Mattia Loy