Donne disoccupate: arriva il Bonus, dove e come richiederlo

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Per le donne disoccupate, prive di un impiego retribuito da almeno sei mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, è possibile richiedere l’incentivo all’INPS. Il bonus ha lo scopo di reinserire nel mondo del lavoro le donne che vivono in aree svantaggiate della penisola. Già dal primo luglio è possibile richiedere l’erogazione dei contributi per le assunzioni, per le proroghe e le trasformazioni dei rapporti di lavoro esistenti.

A rendere noto il ripristino dell’incentivo è Giuliano Poletti, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale afferma che fino a quando non verrà approvata la nuova Carta, è possibile continuare a considerare utili ai fini della applicazione dell’incentivo le aree indicate nella Carta, adottata con Decisione C(2007)5618 def. corrigendum del 28 novembre 2007 e recepita nella legislazione nazionale con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 27 marzo 2008. E’confermando il ripristino degli aiuti economici alle aziende per l’assunzione di “donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea”
Il Decreto Ministeriale del 27.03.1008 spiega nel dettaglio che le aziende che assumono donne residenti nelle aree indicate come “svantaggiate”, possono avere una riduzione del 50% dei contributi a loro carico. Sconto valido per un periodo pari a 12 mesi se si assume una donna con contratto a tempo determinato, o può arrivare fino a 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato o per la trasformazione da contratto a tempo determinato a indeterminato.

Le aree italiane in cui è possibile richiedere l’erogazione degli incentivi sono: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata in tutta la superficie regionale, mentre per le regioni di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia si tratta solo di alcune aree e comuni.