Sophie Lamour: Moulin Rouge e Burlesque

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Il Burlesque non è solo uno spogliarello. E’ uno spettacolo ricco di numeri diversi, recitazione, ballo, gag e canto. Così Sofhie Lamour,  attrice burlesque, modella Pin-Up, blogger e scrittrice ci presenta l’arte del Burlesque. Dopo aver studiato teatro con Beatrice Bracco e Francesca de Sapio, segue l’amore per il teatro in ogni sua sfaccettatura: scenografia, scrittura, e messa in scena. Guardando “Moulin Rouge” di Baz Lurman subisce un vero e proprio elettroshock con la conseguente noia verso i “classici”, inizia il timido approccio con l’Arte del Burlesque come Blogger, nel suo spazio “Le Vere Pin Up”, che rappresenta un quaderno di consigli di moda e bellezza sullo stile pin-up e burlesque, e un memorandum sempre aggiornato degli eventi in città. E quell’approccio diventa ogni giorno di più un amore unico senza il quale la vita non avrebbe la magia avvolgente e scintillante di piume e lustrini. Oggi dopo aver studiato a Londra, si esibisce in eventi focalizzando l’attenzione su quanto sia importante la costruzione del personaggio e l’impegno artistico piuttosto che lo spogliarello.

Rivista Donna l’ha incontrata per voi..

Sophie, attrice burlesque, modella, blogger e scrittrice descrivici queste tue passioni…

La mia vita è poliedrica come tutte le burlesque performer: siamo le “manager” di noi stesse perciò ogni giorno è dedicato alla ricerca di nuove ispirazioni, di lavoro sul personaggio, di nuove immagini per tenere alta l’attenzione sul proprio modus operandi e naturalmente sulla comunicazione. Perciò ogni mia passione in qualche modo completa l’altra. Il Burlesque ha bisogno di ogni aspetto… Scrivere perché ancora in Italia è visto come spogliarello. Posare per fotografi perché è un ottimo modo per far capire che una donna normalissima può giocare con la sua immagine sperimentando look e mise a volte improbabili senza doversi sentire in colpa. Interpretare: perché il palco scenico che sia una piazza o un teatro necessita rispetto e quindi studio e dedizione.
Comunicare attraverso la scrittura e i social network per raccontarsi e incuriosire il pubblico mantenendo il rapporto diretto.

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Hai un blog dedicato “Alle vere Pin Up” ma chi sono le pin up di oggi?

Per me sono tutte le donne che hanno coraggio di essere diverse dai canoni imposti dai media generalisti che in qualche modo escludono donne sia non piu’ giovani che signore dotate di misure ben diverse dei mitici 90-60-90, donne tatuate e non, di capelli color ciliegia o dai fili d’argento…essere Pin Up oggi significa avere il coraggio di essere diverse, sentendosi fiere del proprio io: non come oggetto da guardare ma da protagonista. Una Pin Up ha il coraggio di vestirsi come le nostre nonne, o come le casalinghe americane degli anni 50 , mantenendo uno sguardo vivo e consapevole. Oggi abbiamo la possibilità di scegliere di indossare capi che una volta ingabbiavano il corpo femminile: lo facciamo perché abbiamo raggiunto la libertà grazie alle donne che hanno combattuto prima di noi…e se torniamo ad indossare il reggicalze è perché prima di piacere a un uomo, deliziamo il nostro ego sempre con grande autoironia.

Sensibilità, dolcezza e malizia, come amalgamare questi ingredienti

Il segreto come ho accennato prima è l’autoironia e la complicità con le altre donne. Sono tre aspetti tipici della femminilità ma ognuna ha il suo modo irresistibile di interpretarli. Quindi la prima regola è essere se stessi sempre: poi si puo’ piacere o no, ma l’importante è l’onestà dell’intenzione che rende bellezza la sincerità.

La seduzione è…

Non avere paura di conoscere il proprio corpo: spesso per un’educazione rigida, le donne hanno paura di “volersi bene” fisicamente. Nei miei corsi vedo che molte hanno difficoltà a darsi una semplice carezza nei capelli, come se le carezze fossero sempre esclusive di un rapporto con qualcun altro. Il nostro corpo è un tempio: e perciò dobbiamo amarlo ascoltando ogni sua necessità. Le seduzione è qualcosa di impalpabile che si vive nel momento in cui corpo e mente stanno bene insieme. Non c’è nulla di male, non esiste il peccato: ma solo l’isitinto di chiudere gli occhi e sorridere a questa sensazione sensuale di benessere psicofisico.

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Il fascino è…

Personalità espressa in piccoli gesti come una camminata felina, un sorriso ammiccante, uno sguardo misterioso, una mano elegante…tutto condito da uno stile unico dall’abbigliamento al make up…

Volgarità è…

Vedere alcune pubblicità in televisione in cui la donna ancora oggi è trattata a mero oggetto di conquista se bella e giovane… Faccio un esempio: ogni tanto circola uno spot di divani in cui si invita l’uomo a cambiare il sofà per quello vecchio che cela troppi ricordi…e quei ricordi sono interpretati da super top model in atteggiamenti provocatori… Per me questo è volgare.
Come volgare è parlare ancora oggi di pari opportunità per la donna: non dovrebbe essere necessario parlare di quote rosa. Volgare è raccontare che se ti rifai completamente dal chirurgo estetico sarai felice…anche se sembrerai una sorta di bambola gonfiabile al silicone…

Il Burlesque cosa rappresenta per te?

Potrei risponderti con l’incipit del mio ultimo libro “I Love Burlesque”: il burlesque è un’arte antica. Non è uno spogliarello, non è uno streap tease non è lap dance. Il burlesque è un viaggio fantastico, è una burla, è la donna che gioca con la sua sensualità, finalmente libera, finalmente consapevole. Nel burlesque la donna è libera di creare emozioni e regalarle al pubblico, facendolo vivere in un mondo nostalgico di sensazioni mute ma dense di pathos. Il burlesque è della donna e per la donna.

Quanto il burlesque influenza la tua vita di tutti i giorni?

Direi che è totalmente la mia vita!!Ogni cosa ruota attorno al burlesque.

Cosa non può mancare in una esibizione di Burlesque?

La magia del sogno, dell’illusione …divertimento e provocazione

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Si può improvvisare?

Direi che è impossibile improvvisare, per tutto quello che ho detto fin’ora. Il pubblico si rende conto se dietro un act c’è stato lavoro e idee originali.

Quale è il tuo spettatore ideale?

Quello (sia uomo che donna) che andando a vedere un burly show, non si aspetta di vedere un corpo nudo ma una performance di stampo teatrale

Esistono dei pregiudizi e/o rigidità nei confronti di questa disciplina?

Si infatti molti confondono il burlesque con uno spettacolo volgare da night.

Come si possono superare?

Promuovendo eventi di professionisti seri e non improvvisati..Cercando di sorprendere il pubblico positivamente dall’unicità di ogni performer

Lingerie Fashion Week

Che consiglio dai a una donna che vorrebbe avvicinarsi a questo mondo?

Di studiare ogni giorno, di trovare un proprio linguaggio scenico e di osare…senza scordarsi che un artista “sa di non sapere”..e ogni cosa può diventare ispirazione. E’ del tutto inutile imitare Dita Von Teese!

Un progetto futuro?

Un terzo libro ancora top secret, uno spettacolo teatrale..e soprattutto continuare a promuovere questo piccolo mondo antico!