“La vedova allegra” al Teatro Lirico di Cagliari dal 18 al 30 Dicembre

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Venerdì 18 dicembre alle 20.30 (turno A), va in scena l’ottavo e ultimo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2015 del Teatro Lirico di Cagliari: La vedova allegra, operetta in tre atti su libretto di Viktor Léon e Leo Stein, dalla commedia L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac e musica di Franz Lehár (Komárom, Ungheria, 1870 – Bad Ischl, Austria, 1948).

L’operetta più famosa della storia della musica viene presentata, al pubblico cagliaritano, nel nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari che si avvale della regia di Mario Corradi, delle scene di Italo Grassi, dei costumi di Italo Grassi e Anna Bertolotti, delle luci di Bruno Ciulli e delle coreografie di Aurelio Gatti.

La direzione musicale è affidata a Sebastiano Rolli alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico. Il maestro del coro è Gaetano Mastroiaco.

Interpreti dell’operetta sono due distinte compagnie di canto, composte da giovani e brillanti artisti, che si alternano nelle recite: Enrico Maria Marabelli (Il barone Mirko Zeta), Marina Bucciarelli (18, 20, 23, 29, 30)/Caterina Di Tonno (19, 22) (Valencienne), Giuseppe Altomare (18, 20, 23, 29, 30)/Andrea Zaupa (19, 22) (Il conte Danilo Danilowitsch), Mihaela Marcu (18, 20, 23, 29, 30)/Larissa Alice Wissel (19, 22) (Hanna Glawari), Leonardo Cortellazzi (18, 20, 23, 29, 30)/Matteo Mezzaro (19, 22) (Camille de Rossillon), Stefano Consolini (Il visconte Cascada), Mauro Secci (Raoul de St. Brioche), Nicola Ebau (Bogdanowitch), Enrico Zara (Kromow), Salvatore Grigoli (Pritschitch), Veronica Franzosi (Njegus).

Mario Corradi, regista di questa nuova produzione, ha preferito eliminare i dialoghi ed ha totalmente riscritto il testo in prosa che ha affidato al personaggio di Njegus che, in questo caso, raccorda i vari numeri musicali e svolge, quindi, anche la funzione di narratore della vicenda. Quest’edizione, in due atti e non nei tradizionali tre, dal momento che le due feste nel palazzo di Hanna Glawari (II e III atto) vengono unite in un unico atto, si svolge, come da didascalia, a Parigi nel 1905, ma l’atmosfera ricreata è quella mitteleuropea della sfavillante Vienna della Belle Epoque e dell’Austria felix che, dopo pochi anni, lo “sparo” di Sarajevo farà definitivamente cadere nell’orrido baratro della guerra. I ritratti e l’arte di Giovanni Boldini, uno dei pittori più apprezzati dall’alta società parigina a cavallo dei due secoli, sono il comune denominatore di scene e costumi dell’allestimento cagliaritano: giganteschi tulle stampati con le riproduzioni dei quadri di Boldini segnano i diversi spazi in cui si dipana l’azione scenica, dove agiscono i vari personaggi in costumi dell’epoca.

Di diretta derivazione francese, in particolare dall’operà-comique, La vedova allegra, da quando va in scena, per la prima volta, a Vienna al Theater an der Wien, il 30 dicembre 1905, gode di ininterrotta fortuna, dovuta ad una combinazione perfetta tra commedia, colore musicale e celeberrime danze e al carattere apertamente provocante e sensuale della trama, che riporta al clima disinibito della Vienna di Sigmund Freud e Arthur Schnitzler. Capolavoro musicale assoluto dunque, ma, allo stesso tempo, divertimento, entusiasmo e freschezza universali ed immortali.

L’operetta, della durata complessiva di 2 ore e 30 minuti circa compreso un intervallo, viene rappresentata in lingua italiana, ma, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, viene eseguita con l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.

La vedova allegra, assente dal 1998 dalle scene cagliaritane, viene replicata: sabato 19 dicembre alle 19 (turno G), domenica 20 dicembre alle 17 (turno D), martedì 22 dicembre alle 20.30 (turno F), mercoledì 23 dicembre alle 20.30 (turno B), martedì 29 dicembre alle 20.30 (turno C), mercoledì 30 dicembre alle 20.30 (turno E).

Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da € 20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore blu).

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13. Rimane chiusa la domenica e i giorni festivi.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, fax 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube. Biglietteria online: www.vivaticket.it

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Giuseppe Altomare – Dopo essersi laureato, con il massimo dei voti e la lode, in Scienze Politiche, inizia gli studi musicali alla “Hochschule Mozartem” di Salisburgo con Rudolf Knoll. Prosegue gli studi con Iris Adami-Corradetti, perfezionandosi poi con Pier Miranda Ferraro, Franco Corelli, Carlo Bergonzi, Silvano Carroli. Il debutto avviene nel ruolo di Gianni Schicchi al 39° Festival Puccini di Torre del Lago con la regia di Rolando Panerai e la direzione di Marcello Panni. In seguito canta nei ruoli di: Marcello in La Bohème; Giannotto in Lodoletta; Sharpless in Madama Butterfly; Cascart in Zazà; Germont in La Traviata; Conte di Luna in Il Trovatore; Silvio in Pagliacci; Lescaut in Manon Lescaut; Renato in Un ballo in maschera; i ruoli del Padre e dell’Orco in Pollicino di Henze; Rolando in La battaglia di Legnano; Marchese di Posa in Don Carlo; Enrico in Lucia di Lammermoor; Escamillo in Carmen; Mercutio in Roméo et Juliétte; Valentin in Faust; Albert in Werther; Conte di Almaviva in Le nozze di Figaro; protagonista in Don Giovanni; Jago in Otello; Amonasro in Aida; Lorenzo in Capuleti e Montecchi; Noé in L’arca di Noé di Britten; Simone in Simone Boccanegra; protagonista in Nabucco; protagonista in Rigoletto; Zurgane in Les pêcheurs de perles; Scarpia in Tosca; protagonista in Macbeth. I principali teatri in cui si è esibito sono: Festival Puccini di Torre del Lago; Gran Guardia di Livorno; Giglio di Lucca; Comunale di Ferrara; Alighieri di Ravenna; Comunale di Modena; Tonhalle di Düsseldorf; Massimo di Palermo; Regio di Parma; Baltimore Opera Company, Lirico di Cagliari; Pittsburgh Opera; Opernhaus di Zurigo; Comunale di Bologna; National Concert Hall di Dublino; Auditorium Orchestra “Verdi” di Milano; Maggio Musicale Fiorentino; Macerata Opera; Opera di Roma; Carlo Felice di Genova; Scala di Milano; Teatro del Cremlino di Mosca; Fenice di Venezia. Ha lavorato con numerosi direttori d’orchestra tra i quali: Massimo de Bernardt; Nicksa Bareza; Maurizio Arena; Gianandrea Gavazzeni; Gustav Kuhn; Angelo Campori; Christoph von Dohnànyi; Daniele Callegari; Alun Francis; Alain Guingal; Keri-Lynn Wilson; Daniel Oren; Bruno Bartoletti; Riccardo Muti; Zubin Mehta; Donato Renzetti. Tra i registi figurano: Piera Degli Esposti; Giuseppe Di Stefano; Filippo Crivelli; Luigi Dall’Aglio; Henning Brockhaus; Alberto Fassini; Lamberto Puggelli; Bernard Uzan; Giuliano Montaldo; Lev Dodin; Robert Carsen; Pier Luigi Pizzi; Franco Zeffirelli; Yannis Kokkos. Del 1997 è la registrazione su cd di Lodoletta andata in scena alla Gran Guardia di Livorno nel 1994. Nel 2002 ha registrato su cd dal vivo per il Teatro Massimo di Palermo, nel ruolo di Noé, L’arca di Noé di Britten. Ha partecipato il 31 dicembre del 2003 al Concerto di Capodanno del Quirinale, trasmesso dalla RAI, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ha eseguito la Messa in do minore di Mozart, trasmessa in diretta su Radio3 dall’Auditorium di Milano, con l’Orchestra Verdi e con la direzione di Romano Gandolfi. Recentemente ha preso parte, alternandosi nei ruoli di Silvio e Tonio, alla produzione di Pagliacci al Teatro del Cremlino di Mosca con la regia di Franco Zeffirelli. Ha collaborato ancora con Pier Luigi Pizzi nel ruolo di Germont in La Traviata, tenutasi al Teatro Sejong di Seoul, riscuotendo un grande successo. È stato ancora Rigoletto come cover di Leo Nucci e per la direzione di Daniel Oren e Germont accanto a Mariella Devia. Ha cantato per la prima voltao alla Fenice di Venezia, nel ruolo di Scarpia, accanto a Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Walter Fraccaro. È recente l’uscita, con l’etichetta NAXOS, del dvd di Macbeth, dallo Sferisterio di Macerata, con la direzione di Daniele Callegari e la regia di Pier Luigi Pizzi. Svolge, inoltre, intensa attività concertistica sia nel repertorio cameristico che in quello sacro.

Anna Bertolotti – Nata a San Giovanni Valdarno (Arezzo) nel 1974, studia prima lingue, poi pittura, disegno, incisione, scultura. Dal 1998 vive a Milano, dove frequenta il corso di laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, approfondendo anche lo studio sull’azione scenica, attraverso la recitazione teatrale, e sulla fotografia. Attualmente pratica la professione di scenografa e costumista per teatro di prosa e lirico, per pubblicità e porta avanti la ricerca attorale. Tra le sue collaborazioni più assidue figura quella con la Compagnia “Quelli di Grock” e con il regista Claudio Orlandini e con lo scenografo e costumista Italo Grassi.

Marina Bucciarelli – Uno dei soprani più interessanti della sua generazione, ha perfezionato lo studio del canto con Mariella Devia. Vincitrice di numerosi concorsi, fra i quali il Concorso As.Li.Co. con La sonnambula di Bellini, ha già avuto modo di calcare il palcoscenico di importanti teatri e festival italiani fra i quali: Rossini Opera Festival di Pesaro, Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Regio di Torino, Verdi di Trieste, Filarmonico di Verona, Teatro Lirico di Cagliari, Carlo Felice di Genova, Sociale di Como. Nel corso della stagione 2011-2012 ha interpretato il ruolo di Isabella in L’inganno felice al Teatro Malibran di Venezia e quello di Pedro in Don Quichotte al Teatro Lirico di Cagliari. Ha preso parte, inoltre, a gala operistici al Festival di Colmar e alla Musashino Cultural Foundation di Tokyo. Ha inaugurato la Stagione 2012-2013 interpretando La Traviata al Teatro La Fenice di Venezia. In seguito ha cantato: Don Giovanni (Zerlina) al Carlo Felice di Genova, La cambiale di matrimonio (Fanny) al Teatro Malibran di Venezia, la Petite Messe solennelle di Rossini con la Royal Liverpool Philharmonic e all’Opéra de Marseille, Orfeo all’inferno (Euridice) con il Maggio Musicale Fiorentino nella cornice di Palazzo Pitti, La cambiale di matrimonio (Fanny) a Ingolstadt con la Georgisches Kammerorchester. Nel corso della stagione 2013-2014 ha debuttato il ruolo di Pamina in Die Zauberflöte al Nuovo Teatro Comunale di Bolzano. Successivamente ha cantato in Guglielmo Tell (Jemmy) al Regio di Torino ed in tournée al Festival di Edimburgo. Nel corso della stagione 2014-2015 ha interpretato L’inganno felice (Isabella) alla Fenice di Venezia, Guglielmo Tell (Jemmy) in una tournée americana del Teatro Regio di Torino (Chicago, Harris Theatre; Toronto, Roy Thompson Hall; New York, Carnegie Hall; Anna Arbor, Michigan University Hall) e ha tenuto un recital con la Lebanese Philarmonic Orchestra di Beirut. Sul versante sinfonico ha cantato, come solista, nei Carmina Burana a Mosca e nella Nona Sinfonia di Beethoven con l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano e l’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini” di Pesaro. Ha inaugurato la stagione 2015-2016 interpretando La cambiale di matrimonio (Fanny) alla Fenice di Venezia e, in seguito, i Carmina Burana a Mosca. Tra i suoi prossimi impegni figurano: La Cenerentola e Carmen al Massimo di Palermo.

Bruno Ciulli – Nato a Milano, si laurea in Scienze e Tecnologie dello Spettacolo. Vincitore di concorso alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo in qualità di lighting designer, dove svolge questa attività per 28 anni, dal gennaio 1981 fino al luglio del 2008. Contemporaneamente collabora, da libero professionista, in altre istituzioni musicali e di prosa, nazionali ed internazionali. Ha lavorato con i maggiori registi del panorama lirico e teatrale, firmando spettacoli nei principali teatri italiani ed esteri.

Stefano Consolini – È diplomato al corso di perfezionamento del Teatro Comunale di Bologna. Da subito si delinea per lui una carriera di tenore co-protagonista apprezzato per le doti musicali e sceniche che lo porta a lavorare con i maggiori direttori e registi e nelle fondazioni e teatri di tradizione sia in Italia che all’estero. Ha un vasto repertorio che spazia dal melodramma fino all’operetta ed alla musica contemporanea; svolge, inoltre, anche un’intensa attività concertistica sulla musica da camera e sulla canzone italiana del ‘900. Tra gli impegni futuri si segnala Adriana Lecouvreur a Napoli.

Coro del Teatro Lirico di Cagliari – Protagonista di una importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza e dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d’orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l’anno successivo in un’apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all’Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l’Italia nell’ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” – gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).

Mario Corradi – Musicista per studi (ha studiato pianoforte), regista per professione, ha passato tutta la vita nel mondo del teatro e dell’opera. Già ai tempi dell’università faceva parte del Cutmi (Centro Universitario Teatrale di Milano) e, come tale, aveva partecipato al Festival del Teatro Universitario che si era tenuto al Teatro Regio di Parma. Dopo la laurea in Filosofia si era trasferito negli Stati Uniti e, col Teatro Universitario della Yale University, aveva svolto, pur seguendo i corsi per il Ph.D. in Filosofia, un’intensa attività teatrale. Fra il 1970 e il 1974 si era esibito, in qualità di attore e di regista, in un vasto repertorio da Shakespeare ad autori contemporanei. Nel 1977 incontrò Jean-Pierre Ponnelle e iniziò a lavorare con lui come aiuto regista nei maggiori teatri europei, fino al suo debutto, nel 1982, a Palermo con Il matrimonio segreto. Ha collaborato, ancora una volta come aiuto regista, con Sandro Sequi a Genova per la prima ripresa moderna di Bianca e Fernando di Bellini e con Ken Russell per Madama Butterfly di Charleston-Spoleto, nel 1983. Già docente all’Università Cattolica di Milano (Storia della Filosofia Contemporanea), Mario Corradi si dedica, in modo particolare, alla formazione dei giovani interessati alla lirica in tutti i suoi aspetti. Per oltre un decennio ha tenuto, in occasione del Concorso Internazionale “Giuseppe di Stefano”, masterclass di interpretazione con Rolando Panerai e Magda Olivero. Mario Corradi, su richiesta di Massimo Bogianckino, allora Sovrintendente a Firenze, ha avuto pure una fruttuosa esperienza amministrativa, negli anni 1981-1982, quale membro della Direzione Artistica del Teatro Comunale – Maggio Musicale Fiorentino, nel ruolo di responsabile del settore internazionale e del balletto. È uno dei pochissimi registi italiani a essere regolarmente invitato in Germania a mettere in scena Richard Wagner: infatti fra i suoi prossimi impegni figura Tannhäuser all’Opera di Aquisgrana. Ha allestito le principali opere del repertorio lirico nei maggiori teatri del mondo: Aida (Bari, Trapani, Marsiglia, Yerevan), Amelia al ballo (Monte-Carlo, Parma), L’assedio di Corinto (Atene), Attila (Luglio Musicale Trapanese), Un ballo in maschera (Detroit), Il Barbiere di Siviglia (Salerno, Detroit), La Bohème (Detroit), Carmen (Detroit, Parma), Cavalleria rusticana (Taormina, Parma, Belo Horizonte), La Cenerentola (Parma, Tokyo, Atene), Così fan tutte (Detroit), Don Giovanni (Madrid, Parma, Valencia, Los Angeles, Hiroshima, Tokyo, Sapporo, Belo Horizonte), Don Pasquale (Detroit), L’elisir d’amore (Trapani, Detroit, Palm Beach), Falstaff (Parma, Marsiglia, Detroit), La fanciulla del West (Atene), Faust (Detroit, Kiev), Gianni Schicchi, Il maestro di cappella, La serva padrona (Trapani, Lecce), La Gioconda (Kiev), L’Italiana in Algeri (Trapani), Lucia di Lammermoor (Macerata, Bergamo, Brescia, Detroit, Seoul), Macbeth (Jesi, Malta), Manon Lescaut (Trapani), Madama Butterfly (Detroit), Il matrimonio inaspettato di Paisiello (prima esecuzione moderna in Italia) (Festival delle Ville Vesuviane di Napoli), Il matrimonio segreto (Palermo), Maria Golovin (Atene), Nabucco (Detroit), Norma (Detroit), Le nozze di Figaro (Tokyo, Palm Beach, Detroit), Orfeo ed Euridice (Bad Hersfeld, Madrid, Monte-Carlo), Otello (Los Angeles, Detroit), I Puritani (Tokyo), El retablo de maese Pedro (Cagliari), Rigoletto (Detroit, Malta), Rita e Il signor Bruschino (Trapani), Romeo et Juliette (Novara), Simon Boccanegra (Rio de Janeiro), La sonnambula (Dallas), Il Teseo riconosciuto (prima esecuzione moderna) (Jesi), Tosca (Atene, St. Gallen, Bari, Trapani, Detroit, Torre del Lago), La Traviata (Piacenza, Detroit, Belo Horizonte), Turandot (Kiev, Trapani, Novara, Alessandria, Malta), Werther (a Detroit con Andrea Bocelli e trasmessa in streaming, in diretta mondiale, il 14 novembre 1999).

Leonardo Cortellazzi – Nato a Mantova, è laureato in Economia e Commercio e diplomato in canto con Lelio Capilupi al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Nel 2006 vince il Concorso internazionale “Giuseppe Di Stefano” per il ruolo di Ferrando in Così fan tutte di Mozart e debutta al Luglio Musicale Trapanese. Nel 2007 inizia il suo impegno con l’Accademia d’arti e mestieri del Teatro alla Scala, durante il quale partecipa, tra l’altro, al Concerto Pucciniano diretto da Riccardo Chailly, ai Vesperae solemnes de confessore di Mozart diretti da Myung-Whun Chung e canta in Così fan tutte diretto da Ottavio Dantone. Successivamente canta, tra l’altro, al Teatro Comunale di Bologna in Don Giovanni di Mozart, Pagliacci di Leoncavallo e Risorgimento di Ferrero; al Teatro La Fenice di Venezia in Lucia di Lammermoor (Arturo), Don Giovanni e Così fan tutte di Mozart; al Teatro alla Scala di Milano in Le nozze di Figaro, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Il ritorno di Ulisse in patria (Telemaco), L’occasione fa il ladro (Conte Alberto) e Don Pasquale (Ernesto); all’Egandin Festival in Anna Bolena (Percy); al Rossini Festival di Wilbad in Don Giovanni di Pacini; a Reggio Emilia, Modena e Treviso in L’occasione fa il ladro di Rossini (Conte Alberto); a Sassari in Lucia di Lammermoor (Arturo) e nel Circuito Lirico lombardo in Il cappello di paglia di Firenze di Rota e Il flauto magico (Tamino). Attivo in campo concertistico è stato apprezzato interprete del Requiem, della Messa dell’Incoronazione e della Missa Brevis KV 192 di Mozart, della Messa in do maggiore di Beethoven, della cantata Erschallet, ihr Lieder di Bach, del Gloria RV 588 di Vivaldi e del Nisi Dominus di Haendel. Tra gli ultimi impegni figurano L’elisir d’amore all’Opera di Massy e al Teatro Filarmonico di Verona; Dido and Aeneas (protagonista) al Teatro Ristori a Verona sempre per la Fondazione Arena; Il caso Makropoulos (Vitek) al Teatro La Fenice; Don Giovanni di Mozart all’Engandin Festival a St. Moritz; Falstaff (Fenton) al Teatro Verdi di Busseto per il Teatro Regio di Parma e al Teatro Petruzzelli di Bari; Pagliacci (Arlecchino) ad Avignone; Don Pasquale a Clermont Ferrand, Limoges Avignon e Vichy; Requiem di Mozart e L’elisir d’amore al Teatro di San Carlo a Napoli; Armida di Traetta al Festival della Valle d’Itria; La Traviata (Alfredo) al Teatro La Fenice a Venezia, L’incoronazione di Poppea (Nerone) al Teatro alla Scala e Dido and Aeneas a Firenze. Tra gli impegni recenti e futuri figurano: Roméo et Juliette (Tybalt) all’Arena di Verona, Il diario di uno scomparso e La Traviata al Teatro La Fenice di Venezia, Il trionfo del tempo e del disinganno al Teatro alla Scala, L’elisir d’amore a Muscat, Falstaff e Zenobia in Palmira a Napoli.

Caterina Di Tonno – Napoletana di nascita e romana d’adozione, dopo aver studiato pianoforte e violino, nel 1996 si diploma in canto con il massimo dei voti con Maria Luisa Carboni al Conservatorio di Musica di Pescara. Perfeziona la sua formazione con Shirley Verrett all’Accademia Chigiana di Siena, e con Alfonso Antiniozzi e Mariella Devia. Vincitrice di numerosi concorsi (Di Stefano di Trapani, Bellini di Caltanissetta, As.Li.Co. Citta del Vasto, Duchi d’Acquaviva di Atri, Toti Dal Monte di Treviso, Scaramuzza, Curci), debutta, nel 1998, in Carmen a Trapani intraprendendo un’intensa attività operistica e concertistica. Ha collaborato con direttori quali: Gelmetti, Tate, Gibaut, Manacorda, Fasolis, e registi quali: Abbado, Scaparro, Michieletto, De Rosa, Muscato. Tra gli impegni più rilevanti si ricordano: Bach al Festival MiTo, Cosi fan tutte e Die Zauberflöte (Papagena) a Treviso, ll Barbiere di Siviglia a Napoli, L’occasione fa il ladro (Berenice) a Lugo di Romagna, L’elisir d’amore (Adina) a Mantova per la Fondazione Toscanini, Falstaff (Nannetta) nel Circuito lirico lombardo, Sogno di una notte di mezz’estate di Mendelssohn a Napoli e Milano. Diretta da Zubin Mehta, canta in Rigoletto, in mondovisione con Placido Domingo, e poi in Aida al Maggio Musicale Fiorentino per la regia di Ferzan Ozpetek. Canta ancora in La serva padrona di Pergolesi, con Lorenzo Regazzo, al Teatro Comunale di Treviso. È Olimpia nell’opera La fuga in maschera di Spontini, prima al Teatro Pergolesi di Jesi poi al Teatro di Corte di Napoli diretta da Corrado Rovaris e poi da Francesco Lanzillotta per la regia di Leo Muscato. Dal 2011 comincia la sua partecipazione ai progetti mozartiani del Teatro La Fenice di Venezia negli allestimenti di Damiano Micheletto. Fra i recenti impegni figurano: La Cenerentola al San Carlo di Napoli, diretta da Gabriele Ferro e con la regia di Paul Curran.

Nicola Ebau – Baritono cagliaritano, si forma inizialmente come attore di prosa con il regista Marco Gagliardo, e, dal 1998 al 2002, recita in numerosi spettacoli teatrali. In seguito studia canto lirico al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari con Elisabetta Scano. Debutta nel 2004 con il ruolo di Stephan in Hans Heiling di Marschner diretto da Renato Palumbo con la regia di Pier Luigi Pizzi al Teatro Lirico di Cagliari, nel quale interpreta poi diversi ruoli tra i quali: Leporello in Don Giovanni di Mozart con la regia di Giorgio Strehler (ripresa da Marina Bianchi) e la direzione di Gérard Korsten; Le Comte Almaviva in Cherubin di Massenet diretto da Emmanuel Villaume con la regia di Paul Curran; Norace nell’opera I Shardana di Ennio Porrino diretto da Anthony Bramall con la regia di Davide Livermore. Nel 2014 ha interpretato il ruolo di Serenissimo in Čerevički di Čajkovskij diretto da Donato Renzetti con la regia di Yuri Alexandrov. Ha interpretato inoltre: Don Giovanni (Mozart) al Teatro Municipale di Faro (Portogallo) e al Teatro Politeama Greco di Lecce, nel quale è stato anche Morales in Carmen (Bizet); Belcore in L’elisir d’amore (Donizetti) al Teatro Fraschini di Pavia, al Teatro Sociale di Trento e al Teatro Marrucino di Chieti, in cui è stato anche Haly in L’Italiana in Algeri (Rossini); Peter in Hansel und Gretel (Humperdinck) al Teatro Verdi di Sassari; Marcello in La Bohème (Puccini) organizzata da Luciano Pavarotti al Mu.Vi (Music Village) di Modena; Thisandro e Plutone in Rosinda (Francesco Cavalli) a Potsdam e Bayreuth (Germania), e a Vantaa (Finlandia). Interpreta anche ruoli buffi: Nardo (Il filosofo di campagna di Galuppi), Don Pippo (L’oca del Cairo di Mozart), Uberto (La serva padrona di Pergolesi). Intraprende una tournée in Francia e Spagna con “Opera 2001” come Figaro (Mozart), ruolo che ha interpretato recentemente al Teatro Regio di Torino, nella riduzione per le scuole di Vittorio Sabadin. Collabora con direttori quali: Rafael Frühbeck de Burgos, Cristian Mandeal, Andrea Battistoni, Arthur Fagen, Paolo Arrivabeni, Carlo Goldstein, Roberto Gianola, Oliver von Dohnanyi, Mike Fentross, Antonio Cipriani e registi quali: Luca Ronconi, Graham Vick, Karl-Ernst e Ursel Herrmann, Joseph Franconi Lee, Vincenzo Grisostomi Travaglini, Arnaud Bernard, Beppe De Tomasi, Alexander Schulin, Paulo Matos. In ambito concertistico si esibisce in Italia e all’estero con un repertorio che comprende: Carmina Burana di Orff, Requiem di Fauré, Petite Messe solennelle di Rossini, Requiem di Donizetti. Ha frequentato varie masterclass in cui ha interpretato diversi ruoli soprattutto mozartiani: Leporello al Teatro Mancinelli di Orvieto con Spazio Musica di Gabriella Ravazzi; Il Conte Almaviva e Guglielmo a Tarquinia con Leone Magiera e Massimo Pezzutti; Don Giovanni al Teatro Olimpico di Vicenza con l’Accademia Harmonica di Francesco Esposito.

Veronica Franzosi – Milanese, dopo la laurea in Scienze dei Beni Culturali, si diploma, nel 2013, come attrice professionista alla Paolo Grassi di Milano. Durante il terzo anno, vince la menzione come migliore attrice al Concorso “Finestra sulla drammaturgia tedesca” e partecipa all’allestimento di “Il Cane, la Notte e il Coltello” di Marius von Mayemburgm che debutta al Festival Vie e poi al Piccolo Teatro. Si diploma con Giampiero Solari con “Risveglio di primavera” di Wedekind e partecipa al documentario “Attori o Corsari” per SkyArte. Si divide tra il teatro (“Storia di Qu” di Dario Fo, diretta da Massimo Navone al Piccolo Teatro; Otello di Verdi con Stefano de Luca al Sociale di Como; Il Teatro di Gianni e Cosetta Colla; varie collaborazioni con il Teatro Libero di Milano e con la compagnia Chronos 3), la televisione (da due anni è nel cast di “Crozza nel Paese delle Meraviglie” con Maurizio Crozza e lavora per Disney Channel), il web (collabora con i gruppi Zootropio e Kinedimorae), il cinema (da segnalare “Qui e Ora” di Alberto Sansone per il Franco Parenti di Milano) e la pubblicità. Da un anno si occupa anche di didattica teatrale per bambini di età scolare.

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Italo Grassi – Nasce a Reggio Emilia e si diploma, con una tesi sperimentale in scenografia nel 1985 con il massimo dei voti, all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, alla scuola di Mario Ceroli ed Enrico Manelli. Per alcuni anni affianca l’attività scenografica nel teatro di prosa a docenze di disegno e storia dell’arte. Le sue esperienze nel New Industrial Design vengono segnalate da molte riviste specializzate e viene invitato a diverse esposizioni internazionali. Nel 1987 Carlo Fontana e Paolo Bassi lo chiamano a lavorare alla Direzione allestimenti scenici del Teatro Comunale di Bologna, dove rimane fino al 2000 ricoprendo l’incarico di Direttore degli allestimenti scenici a partire dal 1993. Durante questi anni debutta nella lirica come scenografo e costumista collaborando con diversi registi e teatri internazionali. Opera principalmente come scenografo, costumista e curatore di spazi museali ed espositivi. Dal 2006 al 2011 è stato docente di “allestimenti” alla Libera Università delle Arti di Bologna. Dal 2008 al 2013 è stato Direttore degli allestimenti scenici al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 2014 svolge libere docenze all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Molti sono stati gli spettacoli di rilievo nei migliori teatri internazionali, fra cui si ricordano: L’elisir d’amore andato in scena, nel 1999, alla Suntory Hall di Tokyo per la regia di Lorenzo Mariani e Robert le diable, sempre per la regia di Lorenzo Mariani, presentato al Festival di Martina Franca. Per lo stesso Festival, nel 1998, Il fortunato inganno, con regia di Guido De Monticelli, vince i Premi Abbiati e Samaritani. Con la regia di Francesco Esposito, Maria Stuarda viene riproposta, dal 2001, in molti teatri europei. Nel 2003, sempre con Francesco Esposito, inaugura il ritorno del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla con Carmen. Nella musica moderna lavora, tra gli altri, con Fabrizio Festa, Marco Biscarini, le sorelle Labeque, Nicola Tescari. Ha firmato le scene dell’opera moderna Tosca, amore disperato, scritta e musicata da Lucio Dalla ed ha progettato scene e costumi delle tre nuove opere di Marco Betta e Rocco Mortelliti, tratte dai racconti “Il commissario di bordo” di Andrea Camilleri. Raccoglie consensi unanimi nel 2012 per Cavalleria rusticana al Carlo Felice di Genova con la regia di Andrea Camilleri e Rocco Mortelliti. Con lo stesso Mortelliti firma Il Barbiere di Siviglia a Lecce e La Traviata a Kōbe (Giappone). Con la regia di Marco Gandini, dopo il successo del “Dittico Paisiello”, firma, nel 2004, Cavalleria rusticana e La vida breve. La collaborazione continua con La Traviata per i teatri lombardi e il Carlo Felice di Genova e nel 2005, La finta semplice per La Fenice di Venezia. Nel 2006 “I giuochi d’Agrigento” a Martina Franca, Pagliacci a Sassari e Così fan tutte a Piacenza e poi Tel Aviv, dove nel 2004 aveva già realizzato le scene di Le nozze di Figaro diretta da Zubin Mehta per la regia di Mariani. Tra i progetti più riusciti in Giappone, otto proposte di titoli verdiani meno noti (Teatro Biwako Hall-Kyoto). Quattro spettacoli hanno ricevuto importanti premi dal governo e dalla critica giapponese. Ultimo Il Corsaro nel 2006 per la regia di Keisuke Suzuki. Quest’esperienza è stata raccolta in un volume dedicato proprio al lavoro scenografico di Italo Grassi. Nel 2007 ha inaugurato insieme a Marco Gandini con Pia de’ Tolomei il nuovo Teatro di Showa University a Tokyo, dove hanno poi realizzato Falstaff e altre quattro produzioni. Sempre con Marco Gandini, nel 2012, alla Novaya Opera di Mosca hanno messo in scena Il Trovatore e nel 2013-2014 Aida e Tosca al Teatro Municipal di São Paulo. Recentemente sono andati in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Un ballo in maschera, Il viaggio a Reims e Farnace. A Seoul nel 2011 Simon Boccanegra con la direzione di Myung-Whun Chung. Per Ravenna Festival firma Don Pasquale, diretto da Riccardo Muti e regia di Andrea De Rosa, La Traviata e Rigoletto regia di Maria Cristina Mazzavillani Muti. Nel 2010 ha debuttato al Festival di Salisburgo con Betulia liberata di Mozart per la regia di Marco Gandini e la direzione di Riccardo Muti. Nel 2005 due edizioni sceniche di Pierino e il lupo la prima con Lucio Dalla per il Comunale di Bologna e la seconda con Ficarra e Picone per il Massimo di Palermo. Nel 2007 con la regia di Lucio Dalla è andato in scena a Bologna e Wexford (Irlanda), Arlecchino di Busoni e Pulcinella di Stravinskij (coreografie di Luciano Cannito), dove Italo Grassi ha disegnato anche i costumi e, nel 2008, Beggar’s opera per il Teatro Comunale di Bologna. Nel 2009 al Massimo di Palermo, insieme a Luciano Cannito, firma una nuova creazione di Romeo e Giulietta. Inizia la collaborazione con Mario Corradi firmando scene e costumi per Lucia di Lammermoor per l’Opera di Seoul e prosegue con Luisa Miller al Teatro di Aachen, dove adesso preparano Tannhäuser per il febbraio 2016. Tra gli allestimenti di mostre si ricordano: per il Museo Civico archeologico di Bologna “La forza e il destino: la fortuna di Verdi in Russia”, “A misura di bambino – cent’anni di mobili per l’infanzia in Italia”, “Elisabetta Sirani – pittrice eroina”, nel 2006 “Un diavolo per Capello – arte, acconciature, società”; nel 2008 e 2009, per i due musei d’arte di Lugano, “Enigma Helvetia: arti, riti e miti della svizzera moderna” e “Corpo, automi, robot”.

Salvatore Grigoli – Si diploma in canto al Conservatorio Statale di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo e si perfeziona, successivamente, con Gabriella Tucci, E. Vimola, Romolo Gazzani, Roberto Coviello e Alfonso Antoniozzi. Vince numerosi concorsi e premi fra cui: Concorso Nazionale “Agimus” (2007), Concorso Internazionale “Giuseppe di Stefano” (2009), I Concorso per Cantanti Lirici “Fedora Barbieri” (2008), Concorso “Salvatore Cicero” indetto nel 2009 dall’Orchestra Sinfonica Siciliana, Concorso Internazionale città di Alcamo (migliore voce belliniana). Ha frequentato, inoltre, il Maggio Formazione del Maggio Musicale Fiorentino. Nella stagione 2015-2016 torna a Beirut per Messa di Gloria di Puccini e al Teatro Massimo di Palermo per Le streghe di Philip Glass e per un concerto intitolato “Le Regine donizettiane” con Mariella Devia. Debutta, inoltre, al Teatro Municipale di Piacenza nell’opera inaugurale Il Turco in Italia, interpretando il ruolo di Don Geronimo. Tra gli impegni della stagione 2014-2015 figurano: Don Checco al Teatro di San Carlo di Napoli con la regia di Lorenzo Amato e la direzione di Francesco Lanzillotta, Gisela di Henze al Massimo di Palermo con la regia di Emma Dante e la direzione di Constantin Trinks, Il Barbiere di Siviglia al Filarmonico di Verona con la direzione di Stefano Montanari e la regia di Pierfrancesco Maestrini, Guglielmo in Così fan tutte a Beirut con la regia di Alessio Pizzech. Si è esibito, inoltre, di recente in Carmina Burana negli Stati Uniti, Werther in Polonia, The Messiah di Händel alla Philharmonie di Essen, Il Barbiere di Siviglia al Maggio Musicale Fiorentino. Specialista dell’opera contemporanea, ha cantato in diverse produzioni per la Biennale di Venezia. Tra gli altri ruoli interpretati si ricordano: Haly in L’Italiana in Algeri, Tobia Mill in La cambiale di matrimonio, Belcore in L’elisir d’amore, Malatesta in Don Pasquale, Procolo in Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Schaunard e Marcello in La Bohème, Papageno in Die Zauberflöte, Ben in Il telefono di Menotti, Robinson in Robinson Crusoe di Carlo Boccadoro e il Nevrastenico in La notte di un Nevrastenico di Nino Rota, debuttati in teatri come San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Manoel di Malta, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Opera Giocosa di Savona, Donizetti di Bergamo, La Verdi di Milano, Tuscia Opera Festival di Viterbo, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Festival di Opera Barga, Luglio Musicale Trapanese e Taormina Festival.

Enrico Maria Marabelli – Nato a Pavia, vincitore di numerosi concorsi, debutta in Falstaff (Ford) a Como con l’As.Li.Co. Ha, quindi, modo di calcare i palcoscenici di alcuni importanti teatri, in ruoli quali: Don Giovanni (Masetto; Avignon), Il Barbiere di Siviglia (Bartolo; Berlino, Wexford), La forza del destino (Fra Melitone; Berlino), Falstaff (Ford; Bruxelles), L’elisir d’amore (Belcore; Berlino), La fille du régiment (Sulpice; Novara), Il viaggio a Reims (Antonio; Monte-Carlo, Genova, Wexford), La cambiale di matrimonio (Norton; Pesaro), Le nozze di Figaro (Figaro; St. Gallen, Aix-en-Provence), La scala di seta (Germano; Berlino), La sonnambula (Alessio; Bruxelles, Amsterdam), La pietra di paragone (Fabrizio; Monte-Carlo), Die Zauberflöte (Papageno; Aix-en Provence, Lisbona), La Bohème (Schaunard; Cagliari, Genova, Ancona), La Cenerentola (Dandini; Aix-en-Provence), Il Console (Assan; Torino), Mirandolina (Cavaliere di Ripafratta; Wexford), L’Arrighetto (Pesaro). Ha collaborato con numerosi direttori d’orchestra, fra i quali: Bruno Campanella, Nicola Luisotti, Enrique Mazzola, Kazushi Ono, Daniel Oren, Alberto Zedda. Ha inaugurato la stagione 2015-2016 interpretando Bartolo in Il Barbiere di Siviglia all’Opéra Royal de Wallonie de Liège, ed in seguito ha cantato come solista nei Carmina Burana a Mosca. Fra i prossimi impegni figurano: La scala di seta (Blansac) all’Opéra Royal de Wallonie de Liège, Romeo et Juliette (Mercutio) alla New Israeli Opera di Tel Aviv, La Bohème (Schaunard) a Saarbruecken e La Gazzetta (Don Pomponio) in tournèe a Tel Aviv con l’Opéra de Liège. Ha inaugurato la stagione 2014-2015 interpretando Il Barbiere di Siviglia (Bartolo) alla Semperoper di Dresda, ed in seguito ha interpretato La Cenerentola (Dandini) all’Opéra Royal de Wallonie de Liège e i Carmina Burana a Mosca e, con la New Israeli Opera, a Masada. Le passate stagioni lo hanno visto interprete di titoli quali: La fanciulla del west all’Opéra National de Paris, La Gazzetta all’Opéra Royal de Wallonie de Liège, Il Barbiere di Siviglia (Bartolo) alla Staatsoper di Berlino e alla Novaja Opera di Mosca, La Bohème al Teatro Lirico di Cagliari, al Concertgebouw di Amsterdam e all’Opera de Palma de Mallorca, La cambiale di matrimonio (Slook) a Malta, La Cenerentola (Dandini) alla Čaikovskij Hall di Mosca, L’equivoco stravagante all’Opéra Royal de Wallonie de Liège, La furba e lo sciocco al Teatro di San Carlo di Napoli, La scala di seta al Musikfestspiele di Potsdam e alla Deutsche Oper di Berlino, Falstaff (Ford) alla Monnaie di Bruxelles e al Teatro Lirico di Cagliari, Lucrezia Borgia al Teatro Regio di Torino, Tosca (Sagrestano) e Madama Butterfly al Festival Puccini di Torre del Lago, Tutti in maschera al Wexford Festival Oper, Roméo et Juliette a Novara, Semyon Kotko al Teatro Lirico in Cagliari, Il Turco in Italia al Theater an der Wien, Don Giovanni (Masetto) al Théâtre Municipal di Avignon, La forza del destino (Fra Melitone) e L’elisir d’amore alla Staatsoper di Berlino, Theatralisches Abenteuer e I finti filosofi al Teatro Pergolesi di Jesi, Il viaggio a Reims (Antonio) e La pietra del paragone all’Opéra di Montecarlo, Il Console al Teatro Regio di Torino, La cambiale di matrimonio e L’Arighetto al Rossini Opera Festival di Pesaro, La Traviata al Festival di Aix-en-Provence, Il viaggio a Reims e Prinzessin Brambilla al Wexford Festival Opera, La sonnambula alla Monnaie di Bruxelles e al Concertgebouw di Amsterdam. Fra i ruoli interprati si segnalano, inoltre, il protagonista in Il maestro di cappella (Firenze), Sharpless in Madama Butterfly (Festival di Torre del Lago, Wiesbaden), Sprecher in Die Zauberflöte (Aix-en-Provence, Lisbona), Ford in Falstaff (Milano), Bartolo in Il Barbiere di Siviglia e Cavaliere di Ripafratta nella Mirandolina (Wexford Opera Festival), Belcore nell’Elisir d’amore (Opera Giocosa di Savona), Dandini nella Cenerentola (Festival di Aix-en-Provence), Schaunard nella Bohème (Cagliari e Genova), Masetto nel Don Giovanni (Milano; regia di Daniele Abbado), protagonista in Gianni Schicchi e Tre commedie goldoniane di Malipiero (Circuito Lirico Regionale Lombardo).

Mihaela Marcu – Nata a Timisoara (Romania), dopo il Liceo musicale, frequenta il Conservatorio di Musica della sua città, dove si diploma con il massimo dei voti e prosegue gli studi con i corsi biennali di perfezionamento. Inizia giovanissima le prime esperienze in palcoscenico con il Coro dell’Opera di Timisoara e con concerti da solista, proseguendo poi la sua formazione artistica con le masterclass di Corneliu Murgu, Vladislav Piavko, Renée Corenne. Nel 2007 ottiene una borsa di studio, dalla CEE Musiktheater Academy di Vienna, che le consente di approfondire, durante il triennio 2007-2009, la preparazione di alcuni ruoli, fra i quali quello di Fiordiligi in Così fan tutte di Mozart. Nel 2009 diventa Solista dell’Opera Nationale di Timisoara, dove attualmente è impegnata e dove affronta ruoli quali: Mimì (La Bohème), Micaela (Carmen), Contessa (Le nozze di Figaro), Hanna Glawari (Die lustige Witwe), Rosalinde (Il Pipistrello). Con questi ultimi due ruoli è stata in tournée in Olanda e in Belgio con le versioni originali in tedesco. Sempre con Die lustige Witwe, ma nel ruolo di Valencienne, è stata applaudita al Teatro Cilea di Reggio Calabria ed al Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Nella stagione 2010-2011 debutta i ruoli di Musetta (La Bohème) e di Lauretta (Gianni Schicchi). Il debutto più recente è Violetta (La Traviata), per il quale riscuote un vivo successo di pubblico e di critica. Continua l’attività concertistica in Romania, Italia, Belgio, Olanda, Germania, Austria (dove si è esibita anche alla Wiener Staatsoper). È stata riconosciuta, dalla critica musicale, come “miglior voce e miglior artista di Romania del 2011” per la sezione operetta-musical. Recentemente ha interpretato: Medora (Il Corsaro) e Vitellia (La clemenza di Tito sotto la guida di Gianluigi Gelmetti a Trieste, Musetta (La Bohéme) e Requiem di Mozart al Municipal di São Paulo, Giulietta (I Capuleti e i Montecchi) e Hanna Glawari (La vedova allegra) al Filarmonico di Verona. Tra gli impegni recenti e futuri figurano: Giulietta (I Capuleti e i Montecchi) in tournée in Oman col Filarmonico di Verona, Violetta (La Traviata) a Marseille, Musetta (La Bohéme) alle Terme di Caracalla, Giulietta (I Capuleti e i Montecchi) e Adina (L’elisir d’amore) alla Fenice, Norina (Don Pasquale) a Trieste, Creusa (Medea in Corinto) a Martina Franca, ancora Giulietta (I Capuleti e i Montecchi) ad Atene, Gilda (Rigoletto) al Filarmonico di Verona, Musetta (La Bohéme) a São Paulo e Rosalinde (Die Fledermaus) a Trieste.

Gaetano Mastroiaco – Nato a Cagliari, studia con Gabriella Artizzu e si diploma in pianoforte al Conservatorio della sua città, dove studia anche direzione d’orchestra. Dal 2000 lavora per il Teatro Lirico di Cagliari come maestro collaboratore di sala e palcoscenico, pianista in orchestra, clavicembalista e organista, accompagnatore al pianoforte di cantanti e strumentisti. Da oltre dieci anni è pianista accompagnatore per le selezioni e i concorsi per professori d’orchestra indetti dalla Fondazione. Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti direttori come: Lorin Maazel, Roberto Abbado, Marko Letonja, Gennadi Rozhdestvensky, Alexander Vedernikov, Renato Palumbo, Mikhail Jurowski, Maurizio Benini, Rafael Frühbeck de Burgos, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Hubert Soudant, Donato Renzetti, e registi quali: Giancarlo Cobelli, Giancarlo Del Monaco, Lorenzo Mariani, Stefano Vizioli, Denis Krief, Eimuntas Nekrosius, Stephen Medcalf, Hugo De Ana, Graham Vick, Alberto Fassini, Pier Luigi Pizzi, Michele Mirabella, Luca Ronconi. Da anni lavora con il Coro del Teatro Lirico di Cagliari, di cui è stato pianista accompagnatore (per la direzione di Paolo Vero, Andrea Faidutti, Fulvio Fogliazza e Marco Faelli) e direttore in concerti per le scuole. Ha collaborato come consulente musicale per la casa discografica Dynamic e per la Rai, in occasione della registrazione di opere liriche e della loro diffusione audio-video in Europa. Nel 2006 ha inciso la colonna sonora di Jimmy della collina (regia di Enrico Pau), film in concorso in prestigiosi festival internazionali. Nel 2008, per la Stagione lirica e di balletto del Teatro Lirico di Cagliari, ha eseguito l’accompagnamento strumentale di Falstaff, sostituendo l’Orchestra nella riduzione pianistica della partitura, in occasione di due rappresentazioni dell’opera diretta da Gabriele Ferro. Svolge attività concertistica come solista e in ensemble da camera. Da diversi anni si dedica inoltre alla direzione d’orchestra (recentemente è stato assistente di Julia Jones e Hubert Soudant). Dal 2010 ad oggi ha ricoperto il ruolo di Direttore musicale di palcoscenico del Teatro Lirico di Cagliari, dove è stato Altro Maestro del coro e assistente del maestro del coro Marco Faelli. Attualmente è Maestro del Coro del Teatro Lirico di Cagliari.

Matteo Mezzaro – Avviato fin da giovane allo studio della musica, affina la propria formazione sotto la guida di maestri quali: Zubin Mehta, Ottavio Dantone, Gustav Leonhard, Christopher Hogwood, Ton Koopman, Michael Radulescu, Filippo Maria Bressan, Jordi Savall, esibendosi in numerosi concerti di monodia, musica rinascimentale e barocca, oltre a spettacoli di commedia dell’arte, opera barocca e opera romantica. Nel 2009 ottiene la laurea triennale in canto rinascimentale e barocco e, l’anno successivo, consegue il diploma in Organo e Composizione Organistica. Parallelamente agli studi accademici, si avvicina definitivamente al repertorio operistico, che attualmente sta perfezionando sotto la guida del tenore Sergio Bertocchi. In ambito lirico debutta con il ruolo di Paolino in Il matrimonio segreto di Cimarosa al Teatro Malibran di Venezia. Nella stagione 2010-2011 interpreta Beppe in Rita di Donizetti, il Tenore Guglielmo in Le convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti nei teatri di Pisa, Lucca e Livorno, con la direzione di Federico Maria Sardelli, Demetrio in The Fairy Queen di Purcell al Teatro Wielki di Poznan, Mitrane in Demetrio di Mayr al Festival Opera Obliqua (prima esecuzione in tempi moderni), Mitridate in Il tigrane di Vivaldi per il Festival Opera Barga, con la direzione di Federico Maria Sardelli, Arlecchino in Mandragora di Karol Szymanowski e Uriel in Die Schöpfung di Haydn al Festival di Santander. Nella stagione 2012-2013 interpreta il ruolo di Nemorino in L’elisir d’amore al Teatro Alfieri di Asti, Mozart in Mozart e Salieri di Korsakov al Teatro Verdi di Pisa, Eurillo in Gli equivoci nel sembiante di Scarlatti al Teatro dei Differenti di Barga, Dott. Cajus in Falstaff al Teatro della Fortuna di Fano, Marchese della Conchiglia in La Cecchina di Piccinni al Piccolo Festival del FVG e Rustighello in Lucrezia Borgia di Donizetti al Teatro di Padova. Inaugura la stagione 2013-2014 debuttando il ruolo di Fracasso in La finta semplice di Mozart nei teatri di Como, Pavia e Cremona, in seguito interpreta il ruolo di Gherardo in una nuova produzione di Gianni Schicchi di Puccini al Regio di Parma e quello del Conte Alberto in L’occasione fa il ladro al Verdi di Trieste. Nel corso della stagione 2014-2015 canta in Don Giovanni (Don Ottavio) al Teatro Sociale di Como ed a Pavia e Cremona, Die Zauberflöte (Tamino) al Teatro dell’Aquila di Fermo ed in Oman, Requiem di Mozart al San Carlo di Napoli, L’elisir d’amore (Nemorino) al Teatro Manoel della Valletta e L’Orfeo di Monteverdi al Comunale di Ferrara. Inaugura la stagione 2015-2016 prendendo parte alla produzione di Otello del Festival Verdi di Parma, e, in seguito, canta nei Carmina Burana a Mosca. Fra i prossimi impegni figurano: Capriccio di Strauss all’Opéra di Metz, Die Zauberflöte (Tamino) all’Opera di Muscat e Oedipus Rex con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino in tournée a Modena, Ferrara e Napoli. Attivo anche in ambito concertistico il suo repertorio di musica sacra e oratoriale include Requiem di Mayr, Johannes Paulus II di Signorini e Unico corpo di Kirschner, Cantata bwv106 di Bach, Theresienmesse di Haydn, Messiah, Carolin Te Deum, Ode for S. Cecilia’s day, vari Anthem’s di Haendel, Requiem di Mozart, Die Schöpfung di Haydn, Via Crucis e Missa Solemnis di Listz, Fantasia corale op. 80 di Beethoven, Petite Messe solennelle di Rossini, Cantata Saint Nicholas di Britten.

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari – È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni ‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius. Negli ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” – gennaio 2001), Čerevki e Oprnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach per la Dynamic e Don Pasquale per Rai Trade. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.

Sebastiano RolliColornese, nato nel 1975, inizia giovanissimo ad occuparsi di musica con il padre direttore di coro. Dopo gli studi di Musica da camera e Composizione nei conservatori di Parma e Milano, e di drammaturgia musicale con Marcello Conati, intraprende la carriera di direttore d’orchestra evidenziandosi come uno dei più interessanti interpreti della propria generazione. Negli ultimi anni ha avviato collaborazioni con l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Parma, l’Orchestra Stabile dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra “Gianandrea Gavazzeni” di Brescia, l’Orchestra “Gioachino Rossini” di Pesaro, l’Orchestra del Teatro Donizetti di Bergamo, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, l’Orchestra Regionale del Veneto, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, l’Orchestra Nazionale Morava, l’Orchestra Nazionale Slovena, in diverse produzioni liriche, sinfoniche e incisioni discografiche. Ha recentemente diretto titoli quali: Il Trovatore, La Traviata, Rigoletto, Aida, Attila, Nabucco, Il Barbiere di Siviglia, Le nozze di Figaro, Il Tabarro, Cavalleria rusticana. Nella stagione 2011-2012 ha diretto, con grande successo, le produzioni di Macbeth alla Slovak National Opera di Bratislava e di Maria Stuarda al Teatro Sociale di Rovigo e al Teatro Donizetti di Bergamo. Ha inaugurato la stagione 2013-2014 con Il Trovatore e Maria di Rudenz al Teatro Donizetti di Bergamo. In seguito ha diretto Falstaff al Teatro Verdi di Busseto per il Festival Verdi del bicentenario con Renato Bruson e Maria Stuarda al Teatro Filarmonico di Verona con Mariella Devia e Sonia Ganassi. Nel 2013, 2014 e nel 2015 ha inaugurato il Petr Dvorsky Festival di Jaromerice. Tra i suoi successi più recenti figurano: Torquato Tasso al Teatro Donizetti di Bergamo e un recital alla Concert Hall di Dublino con Juan Diego Florez e la RTÉ National Symphony Orchestra; I Puritani alla Slovak National Opera di Bratislava; Suor Angelica e Gianni Schicchi all’Opera Nazionale di Tirana con Ermonela Jahoo, Anna Bolena a Tenerife con Mariella Devia, Requiem di Fauré e Quattro pezzi sacri di Verdi al Lirico di Cagliari e al Teatro Nazionale di Tirana. Fra i suoi prossimi impegni vi sono: La Cenerentola al Teatro Filarmonico di Verona, Lucia di Lammermoor al Teatro Regio di Parma, La sonnambula al Teatro Bellini di Catania, Rosmonda Regina d’Inghilterra a Firenze e Bergamo ed un recital con Juan Diego Florez ad inaugurazione del Festival Internazionale di Granada. Fra le sue numerose pubblicazioni, sono compresi due studi critici su: “Giuseppe Verdi. I maestri del melodramma” e “Giuseppe Di Stefano. I suoi personaggi” per Azzali Editori. Viene regolarmente invitato da istituzioni musicali e conservatori a tenere masterclass di approfondimento sull’interpretazione verdiana o sulla musica corale. È stato docente di interpretazione dello spartito e dizione vocale per cantanti ai corsi “Mythos” della Fondazione Arturo Toscanini di Parma e della Fondazione Teatro alla Scala di Milano.

Mauro Secci – Nato a Cagliari, dopo la laurea in Economia e Finanza e la laurea magistrale in Scienze Economiche, nel 2011 ha iniziato a studiare canto lirico al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” della sua città sotto la guida di Elisabetta Scano. Ha seguito i corsi di perfezionamento con Riccardo Zanellato, Marcello Nardis e Maria Del Mar Carillo Donaire. Nel novembre 2011 è stato tra i solisti della Fantasia corale di Beethoven diretta da Alberto Pollesel. Nell’estate 2013 ha cantato i Liebeslieder-Walzer di Brahms sotto la direzione di Riccardo Leone e a settembre, in occasione della visita di Papa Francesco a Cagliari, ha cantato nel coro liturgico che ha accompagnato la messa solenne. Successivamente ha cantato come solista in un Omaggio a Verdi all’Auditorium dei Conservarono di Cagliari ed in alcune località della Sardegna, ha interpretato il ruolo di Clem in The little sweep dì Britten diretto da Giacomo Medas e, di recente, è stato Don Ottavio nello spettacolo Don Giovanni Faidate al Teatro di Serrenti. Recentemente ha ricoperto, al Teatro Lirico di Cagliari, il ruolo del Principe di Persia in Turandot per la direzione di Giampaolo Bisanti, Giuseppe nella Traviata diretta da Donato Renzetti, La guardia e Il cerimoniere in Gli stivaletti ancora diretta da Donato Renzetti e Il messaggero in Aida diretta da Antonello Allemandi.

Larissa Alice Wissel – Soprano lirico leggero, inizia a sei anni lo studio del violino e del pianoforte a Las Palmas di Gran Canaria. Riceve le prime lezioni di canto da Helmut Lips a Stoccarda. A tredici anni ottiene a Berlino la borsa di studio per giovani talenti dello “Julius Stern Institut” ed entra nella “Universität der Künste” come giovane studentessa di canto lirico sotto la guida di Rudolf Riemer, approfondendo il repertorio liederistico con Herbert Kaliga e Maria Ehrke-Urbanovic. Nella “Hochschule für Musik Hans Eisler” entra nella classe di violino di Eberhard Feltz. In Italia inizia gli studi di canto lirico con Alessandra Althoff Pugliese; successivamente frequenta i corsi di perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo e varie masterclass con Bernadette Manca di Nissa. Ha in attivo molti recital in Italia e Europa, anche con repertorio cameristico e sacro, tra i quali una tournèe con la Petite Messe solennelle di Rossini con il Teatro Lirico di Cagliari nel luglio 2013. Nel 2014 vince, come esordiente, il Concorso As.Li.Co. a Como e, al Concorso di Rheinsberg a Berlino, tra 450 partecipanti, risulta vincitrice del ruolo della Regina della Notte nella produzione di Il flauto magico che avrà luogo la prossima estate. A febbraio debutta nel ruolo di Maga Batticuore nell’opera contemporanea Arcibaldo Sonivari a Pordenone. A Napoli è vincitrice della IV edizione del Concorso internazionale “Santa Chiara”, ottenendo il Primo Premio e il Premio della giuria popolare. Attualmente studia con Fernando Cordeiro Opa a Bologna. Larissa Alice Wissel è cresciuta con le lingue tedesca, francese e spagnola come madrelingua. Parla, inoltre, italiano e inglese e ha conoscenze della lingua norvegese. Tra gli impegni recenti e futuri figurano: Il Re pastore, Orfeo ed Euridice, Don Pasquale a Trieste; I racconti di Hoffmann nel circuito As.Li.Co e La Bohème a Macerata e nel circuito As.Li.Co., Zenobia in Palmira a Napoli.

Enrico Zara – Dopo aver frequentato i primi due anni di conservatorio a Cagliari e a Bologna, prosegue lo studio del canto lirico privatamente con il soprano Giusy Devinu, il contraltista Gianluca Belfiori Doro e con Gianni Mastino con il quale studia attualmente. Nel 2007 consegue la laurea specialistica in Musicologia e Beni Musicali all’Università degli Studi “Sapienza” di Roma. Ha lavorato come artista del coro al Teatro Regio di Torino nel 2011 (Parsifal, I vespri siciliani, Carmina Burana) e al Teatro Lirico di Cagliari dal 2009 ad oggi (Semën Kotko, Aida, Cavalleria rusticana, Pagliacci, Der fliegende Hollander, Nona Sinfonia di Beethoven, Carmen, Don Quichotte, Nabucco, Fidelio, Aleksandr Nevskij, Messa da Requiem di Verdi, Otello, Macbeth, I Shardana). Ha intrapreso, inoltre, un’attività concertistica come solista, collaborando con artisti affermati della scena musicale e teatrale isolana. Recentemente ha interpretato Gastone in La Traviata eseguita, per il Teatro Lirico di Cagliari, in diverse località della Sardegna. Nel settembre 2013 ha interpretato i ruoli di Un Pastore sardo/La Vedetta/Un altro guerriero nell’opera di Ennio Porrino I Shardana, nell’allestimento del Teatro Lirico di Cagliari.

Andrea Zaupa – Nato a Bassano del Grappa, intraprende lo studio del canto con il soprano Rosanna Lippi e si diploma, con il massimo dei voti, al Conservatorio Statale di Musica “Cesare Pollini” di Padova. Si perfeziona, in seguito, sotto la guida del basso-baritono Sherman Lowe e consegue il diploma alla Scuola dell’Opera di Bologna. Partecipa e vince numerosi concorsi lirici internazionali, da ultimo il “Toti Dal Monte” di Treviso. Ha interpretato: Dandini in La Cenerentola al Festival di Pafos (Cipro), al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Teatro dell’Opera di Irun; Conte Robinson in Il matrimonio segreto al Teatro Comunale di Ferrara e al Teatro Sociale di Rovigo; Slook in La cambiale di matrimonio per Ticino Musica; Don Carissimo in La Dirindina a Venezia; Gubetta in Lucrezia Borgia a Padova; Perichaud/Rabbonier in La Rondine a Lucca, Modena, Livorno, Pisa e Ravenna. È un applaudito Guglielmo in Così fan tutte al Castello di Pafos (Cipro), protagonista in Don Giovanni al Teatro Caporali di Panicale, Schaunard in La Bohème al Teatro Comunale di Bologna e Dulcamara in L’elisir d’amore a Vigevano. Sostiene il ruolo di Gaudenzio in Il signor Bruschino al Festival di Wexford e nei teatri del Circuito piemontese. Nella medesima opera è Bruschino Padre per i teatri Nuovo di Torino e di Aosta. È Tobia Mill in La cambiale di matrimonio per il Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia e per l’Opera di Boulder (Colorado), Masetto in Don Giovanni al Teatro Comunale di Bassano del Grappa e per il Piccolo Festival del FVG, Dandini in La Cenerentola al Teatro Verdi di Pisa e Martello in Tutti in maschera al Festival di Wexford. Interpreta Orfeo in De l’ombre eterne nei teatri Comunale di Bologna, Pavarotti di Modena e Comunale di Ferrara. È il protagonista in Il maestro di cappella al Piccolo Teatro Regio di Torino ed è Uberto in La serva padrona a Venezia.

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L’azione si svolge a Parigi nel 1905.

Atto I

Salone del palazzo dell’ambasciata di Pontevedro.

Nell’ambasciata del piccolo ed immaginario regno del Pontevedro fervono i preparativi del ballo che l’ambasciatore, il barone Mirko Zeta, darà la sera stessa per celebrare il compleanno del re. Nel corso della festa le coppie si intrecciano: Camille de Rossillon corteggia Valencienne, moglie dell’ambasciatore, che però non ha il coraggio di tradire il marito; il visconte Cascada fa la corte alla moglie del console Bogdanowitch, Silviana; Raoul de St. Brioche corteggia la moglie del consigliere d’ambasciata Kromow, Olga. Pritschitch, colonnello in pensione, è succube di sua moglie Praskowia, desiderosa anche lei di improbabili evasioni sentimentali.

Tutti aspettano l’arrivo di Hanna Glawari, affascinante pontevedrina da poco rimasta vedova di un ricchissimo banchiere. Il piccolo regno, in pesante crisi finanziaria, non può lasciarsi sfuggire la sua ingente eredità. Infatti, se la donna andasse sposa a uno straniero, tutte le ricchezze sarebbero perdute. Occorre dunque cercare un pretendente nel paese e il conte Danilo Danilowitsch, primo segretario d’ambasciata, sembra proprio il candidato adatto. Ma il conte non gradisce questi progetti nuziali e preferisce passare le serate nel famoso locale parigino “Chéz Maxim’s”.

Valencienne ha perso il ventaglio sul quale Camille ha scritto la frase “Io ti amo”: lo ritrova il geloso Kromow, che così sospetta di Olga. Zeta per evitare scandali, dichiara di averlo regalato lui stesso a sua moglie.

Danilo viene presentato ad Hanna, ma i due scoprono di conoscersi già. Infatti, dieci anni prima, il conte era innamorato di lei, che allora era una povera contadina: per volontà della famiglia, che minacciava di diseredarlo, aveva dovuto troncare la relazione. Il nuovo volto di Hanna lascia adesso Danilo sorpreso ed emozionato, eppure la sfugge ancora, temendo di essere accusato di agire per interesse.

Valencienne intanto tormenta il povero Camille e cerca di convincerlo a chiedere in sposa la vedova. In questo modo lei rimarrà una donna onesta e fedele, anche se infelice.

La festa volge al termine e le dame scelgono un cavaliere per le danze. Tutti vorrebbero ballare con Hanna, che rifiuta e sceglie invece Danilo. Il conte finge disinteresse, annunciando di cedere il privilegio per 100.000 franchi, da devolvere in beneficenza. Nessuno accetta la proposta. Si fa avanti Camille, ma ora Valencienne è gelosa e lo obbliga a rinunciare. Il campo resta dunque libero: un giro di valzer fra Hanna e Danilo suggella il loro rinnovato sentimento.

Atto II

Palazzo di Hanna Glawari.

Nel giardino del palazzo di Hanna Glawari, gli invitati parigini si congratulano con la padrona di casa per la festa in costume pontevedrino. Il barone Zeta, temendo che de Rossillon si innamori della ricca vedova, ma sapendo da Njegus che ha già un’amante, affida proprio a sua moglie Valencienne il compito di farlo fuggire con la sconosciuta.

Consegna inoltre il ventaglio a Njegus, incaricandolo di capire chi sia la vera proprietaria. Costui, dopo aver inutilmente cercato di scoprire se il ventaglio appartenga a Olga o a Silviana, viene aggredito da Praskowia, che equivoca, pensando che la frase “Io vi amo” sia una dichiarazione d’amore di Njegus a lei.

Giunge un dispaccio cifrato dal Pontevedro, che sollecita l’ambasciata ad inviare un rapporto sulla vedova. L’ambasciatore e gli altri funzionari decidono di riunirsi nel padiglione del giardino per stilare una risposta.

Continuano i pressanti corteggiamenti di Camille, cui Valencienne risponde scrivendo sul retro del ventaglio la frase “Io sono una donna onesta”: poi finalmente cede ed accetta di appartarsi con lui proprio nel padiglione. Njegus li vede e, quando il barone Zeta e gli altri si avvicinano per entrare, in preda al panico li ferma, spiegando che lì dentro ci sono Camille e una signora.

Kromow teme sia sua moglie, ma Zeta spia dal buco della serratura e riconosce Valencienne. Furioso, manda Njegus a chiudere l’uscita secondaria. Njegus riesce a far fuggire la donna, mentre Hanna accetta di sostituirla per salvare l’onore della baronessa e far ingelosire così Danilo. Quando il barone ordina alla coppia di uscire, appaiono Camille e Hanna tra lo sconcerto generale. Per giunta Hanna sbalordisce tutti annunciando il suo fidanzamento con Camille de Rossillon, che, per non compromettere Valencienne, lo subisce.

La festa è conclusa e gli ospiti lasciano la casa, dopo essersi congratulati freddamente con Hanna. Furioso di gelosia, Danilo va a consolarsi da Maxim’s, mentre la bella vedova, ormai sicura dell’amore del conte, balla spensierata.

Atto III

Palazzo di Hanna Glawari.

Nel giardino del palazzo di Hanna Glawari si svolge un’altra festa, che questa volta vuole ricreare l’atmosfera di “Chéz Maxim’s”. sono state invitate persino le vere grisettes del locale, che si esibiscono in uno scatenato can-can, a cui si unisce Valencienne. Arriva un altro dispaccio dal Pontevedro: l’oro della vedova non dovrà uscire dal regno, pena la condanna di tutti i funzionari dell’ambasciata. Danilo, geloso, tenta di dissuadere Hanna dallo sposare Camille. Hanna gli confessa di avere sostituito la donna del chiosco solo per salvarne la reputazione. Finalmente, sulle note di un valzer, i due si dichiarano il loro amore.

Ritorna però in scena il ventaglio, di cui non si è ancora trovata la proprietaria. Tutti gli invitati si chiedono a chi possa appartenere e Zeta dubita della moglie. Valencienne gli fa però notare che, se da un lato c’è scritto “Io vi amo”, dall’altro si legge anche “Io sono una donna onesta”. La morale è dunque salva e la baronessa fa il gran gesto di perdonare il marito, reo di averla ingiustamente sospettata. La tresca con Camille può così ricominciare…

Nel frattempo, il visconte Cascada e Raoul de St. Brioche chiedono ancora una volta la mano della vedova. Ma Hanna informa che nel testamento si dispone, in caso di nuove nozze, la perdita dell’eredità. Danilo si dichiara allora pronto a sposarla, proprio perché povera. Hanna, felice, accetta, rassicurando l’ambasciatore che le finanze del regno sono salve: una seconda clausola del testamento precisa infatti che l’eredità perduta dalla moglie passerebbe al nuovo marito.

Tutto ora è sistemato per il convenzionale lieto fine: Hanna e Danilo possono abbandonarsi al loro amore.