Il Dermatologo Dottor Paolo Greco ci parla dei nei e delle loro peculiarità
In questo interessante ed informativo articolo il Dr. Paolo Greco ci spiega tutto su i nei e sfata alcuni miti, educandoci sulla loro cura e salute.
Cosa sono i Nei o Nevi melanocitici?
I nei sono proliferazioni benigne di melanociti, le cellule della cute che producono la melanina,
quel pigmento bruno responsabile del colore della pelle, degli occhi e dei capelli e che tende
fisiologicamente ad aumentare dopo l’esposizione solare.
I nei si presentano come macchie o noduli di colore e forma differente e possono comparire, oltre
che sulla pelle, anche in altre sedi corporee, come gli occhi o le mucose.
Quando compaiono i nei?
I nei melanocitici possono essere congeniti o acquisiti.
I nevi congeniti sono quelli già presenti alla nascita o che compaiono nei primi 3 anni di vita. A
seconda delle loro dimensioni vengono classificati in piccoli, medi e giganti e spesso vengono
volgarmente definiti “voglie”.
I nevi acquisiti sono quelli che compaiono nel corso della vita. Essi tendono ad aumentare
generalmente fino ai 35-40 anni, per poi andare incontro ad una parziale e progressiva riduzione.
I nei sono “pericolosi”?
I nei, in quanto proliferazioni benigne, non sono di per sé delle formazioni “pericolose”.
Tuttavia è opportuno che siano periodicamente controllati perchè, in circa 1/3 dei casi, il
melanoma insorge su di un neo già esistente.
Quali sono i nei a maggiore rischio?
I nei più a rischio di trasformazione maligna sono quelli congeniti ed in particolare quelli giganti.
Per questi ultimi il rischio varia dal 4,5% al 10% e nella metà dei casi il melanoma insorge prima
della pubertà.
È vero che i nei presenti sulle mani o sui piedi hanno un maggior rischio di trasformazione
maligna?
No. Si tratta di un falso mito. Tali nevi non presentano un rischio di degenerazione in melanoma
differente da quelli localizzati in altre sedi.
I nei nei bambini sono pericolosi?
Il melanoma in età prepubere è una evenienza abbastanza rara.
Tuttavia è importante tenere sotto controllo le lesioni di nuova insorgenza che tendono a crescere
ed i nevi congeniti di grandi dimensioni.
Le ustioni solari sono un fattore di rischio per la trasformazione maligna dei nei?
Sicuramente sì. Le ustioni solari sono attualmente considerate il principale fattore di rischio per
l’insorgenza del melanoma, soprattutto quelle che si verificano in età pediatrica.
Bisognerebbe quindi evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, le lampade
abbronzati e sarebbe opportuno utilizzare sempre le protezioni solari.
È corretto applicare le creme solari solo sui i nei?
È assolutamente sbagliato. Occorre proteggere tutta la pelle e non solo i nei, poichè il melanoma
insorge nell’80% dei casi su pelle sana, dunque come una formazione nuova.
È vero che asportare un neo è pericoloso, perchè potrebbe comportarne la trasformazione maligna?
Falso. L’asportazione di un neo non comporta l’insorgenza di un melanoma. Al contrario,
l’asportazione di un “neo sospetto” rappresenta una procedura importantissima nella prevenzione dal melanoma.
E’ corretto eliminare i nei con il Laser?
I nei possono essere rimossi con il Laser solo se si ha la certezza della diagnosi di benignità. Per
questo è opportuno che la procedura venga effettuata esclusivamente dal Dermatologo con
esperienza clinica.
Nei casi dubbi è sempre opportuno effettuare l’asportazione chirurgica tradizionale ed il successivo esame istopatologico che consenta di escludere un tumore della pelle.
Quali sono i “segnali di allarme” della trasformazione maligna di un neo?
Per l’autodiagnosi di una lesione sospetta è stata proposta la semplice regola dell’ABCDE:
A= ASIMMETRIA: una metà della neoformazione è diversa dall’altra;
B= BORDI: i bordi della neoformazione sono irregolari e/o frastagliati;
C= COLORE: la neoformazione presenta un colore policromo, ossia più colori
D= DIMENSIONE: la neoformazione ha un diametro maggiore di 6 mm;
E= EVOLUZIONE: la neoformazione ha modificato nel giro di poche settimane o mesi la propria
forma, colore, bordi, dimensioni o ha dato segno della sua presenza con la comparsa di prurito,
dolore, bruciore, sanguinamento, ecc.;
Tale regola, però, non è sempre ed assolutamente corretta, poiché esistono melanomi perfettamente simmetrici, con bordi regolari e di diametro inferiore ai 6 mm, che solo lo specialista può individuare.
Per le lesioni nodulari, invece la regola da tenere in mente è quella dell’EFG:
E=ELEVATED: Neoformazione rilevata
F=FIRM: Neoformazione non mobile
G=GROWING: Neoformazione che tende a crescere
Le neoformazioni con queste caratteristiche devono essere fatte visionare immediatamente dallo specialista.
Le macchie che compaiono sul viso sono sempre benigne?
Assolutamente no. Il melanoma del volto può, nelle fasi iniziali, mimare una comune macchia
solare. E’ quindi opportuno, prima di sottoporsi a procedure estetiche di rimozione delle lesioni
pigmentate del viso, farle visionare al Dermatologo.
I peli presenti su di un nevo possono essere rimossi?
Certamente sì. L’utilizzo del rasoio o delle pinzette per eliminare i peli non comportano nessun
rischio.
Mi è capitato di traumatizzare un neo con la rasatura, devo preoccuparmi?
È stato dimostrato che i traumi sui nei non ne comportano generalmente la trasformazione
maligna. È opportuno comunque farli controllare dallo specialista.
In cosa consiste la “Mappa dei Nei”?
È un esame non invasivo che dura all’incirca 30 minuti. Consiste nell’osservazione capillare di
tutte le lesioni pigmentate con uno strumento chiamato Dermatoscopio, una sofisticata lente ad alto ingrandimento. A questo esame preliminare segue l’acquisizione di immagini macroscopiche total-body, che consentono di avere una visone d’insieme della situazione clinica del paziente, e
microscopiche delle neoformazioni sospette che lo specialista intende ricontrollare a breve termine.
Se ho molti nei ho un rischio maggiore di sviluppare il melanoma?
Sicuramente sì. È stato dimostrato che i soggetti con più di 50 nei hanno un rischio maggiore di
sviluppare un melanoma rispetto alla popolazione generale. Questo rischio è ancora maggiore se
tali nei sono molto irregolari e il soggetto ha una carnagione molto chiara.
Ogni quanto tempo occorre controllare i nei?
Nei soggetti che non hanno particolari fattori di rischio, è sufficiente un controllo annuale.
In particolari condizioni, però, lo specialista può programmare anche dei controlli più ravvicinati.
Negli intervalli tra una visita e l’altra è inoltre importantissimo l’autoesame della nostra pelle.