Tutto torna, anche nella moda: le figure retrò di Antonella Fini

L’arte della plissettatura riprende la strada nell’universo della moda ispirando le attuali tendenze. Oggi si riaffaccia con le nuove tecniche del decoro, per stupire. Figure retrò che con la grazia e la sensualità di un tempo non conoscono declino. Il famoso tessuto plissettato è un evergreen; a piegature regolari si ottiene grazie ad un particolare trattamento che porta l’ordito a ripiegarsi su se stesso. Il pezzo forte del plissé è la gonna, che rievoca quelle delle nostre mamme e delle nostre nonne rendendo ogni look più femminile e ricercato. Quel che si dice un autentico capo bon ton. Quest’anno le pieghe decretano il loro successo in gonne di media lunghezza o lunghe fino ai piedi con effetto trasparenza, protette da una sottogonna fino a metà coscia da lasciare intravedere in modo sensuale, e mai volgare, il resto delle gambe. Alla gonna si può abbinare una semplice t-shirt e scarpa da tennis, oppure renderla elegante con un top impreziosito da paillettes,ed un bel tacco 12. La novità è il bustino plissettato che, come ogni capo sciccoso, non si trova ovunque.

Indossare un abito lungo di plissé ad una cerimonia è sinonimo di ricercatezza, e in una linea morbida aiuta a nascondere qualche rotolino di troppo.

La primavera alle porte ci regala qualcosa di più e stende il red carpet al denim. Ormai lontano dalle sue origini, quando si rivolgeva alla classe operaia, ora  è il tessuto più versatile e di tendenza. Inventato nel 1871 dal sarto lettone Jacob W. Davis, che aggiunse i rivetti in rame per rinforzare i punti maggiormente soggetti ad usura, lo brevettò due anni dopo con l’imprenditore tedesco Levi Strauss. Ci pensò l’attore James Dean a portarlo sul grande schermo e lanciarlo nel 1955 con la t-shirt bianca e il giubbino in pelle.

Una storia affascinante, quella del denim – oggi brand di lusso sulle passerelle, al quale si riserva la stessa valenza dei tessuti di ben altra qualità – che già nel 2003 mi ispirò per la creazione di un abito da sposa, dimostrando l’importanza delle idee nella sartoria. Oggi vestiamo tessuto in jeans dalla testa ai piedi. Max Mara dallo scorso anno propone il denim in lana. Volete essere fashion? Scegliete capi in tessuto di jeans.

Potreste indossare i pantaloni in jeans ricamati con fili di perle e con strappi dai rattoppi stilizzati, e abbinarci una camicia bianca, modello blusa, con inserti in pizzo. In seta sarebbe l’ ideale, a cui abbinare un paio di tacchi. Laddove preferiate accostare lo stivaletto in denim, il pantalone deve essere corto. Il mio consiglio per questa mise è un sandalo gioiello.

Il bustino in jeans di alta sartoria si potrebbe accostare ad una bella gonna in taffetà della stessa tinta, con lunghezze asimmetriche, oppure abbinare ad una longuette dello stesso tessuto con uno spacco misurato. A voi la scelta! Io propongo il bustino in tessuto di jeans e pizzo ispirato alla nostra terra. Una figura snella può scegliere entrambe le proposte, altrimenti ovviare per la gonna a ‘semi ruota’, dalla lunghezza asimmetrica: corta davanti e lunga dietro, o ai lati. All’occorrenza potreste optare per il “due in uno” , due varianti dello stesso modello con l’abito ‘a sirena’ in jeans, che da tubino di giorno si trasforma in abito ‘a coda’ di sera.

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