Cesare Battisti dichiara: “Sono malato, ora sono cambiato”

La prima visita del difensore in carcere.

La Francia: Esamineremo altre richieste dall’Italiacesare-battisti-oristano-rivistadonna.com

“Mi dite in quale parte del mondo mi trovo? Ormai è tutto finito, ho 64 anni, sono malato, sono cambiato”.

Queste le prime dichiarazioni di Cesare Battisti, appena messo piede nel carcere di Massama ad Oristano.

Le ha riferite Mauro Pili, ex parlamentare sardo, che ha appreso la notizia da fonti qualificate.

Battisti ha parlato con diversi agenti penitenziari, ed ha avuto anche un colloquio con il direttore del carcere.

La Francia: esamineremo altre richieste dall’Italia.

Al momento non ci sono altre domande di estradizione per altri rifugiati in Francia.

“Quelle che saranno ricevute prossimamente da parte delle autorità italiane le analizzeremo in modo approfondito, caso per caso, come abbiamo fatto negli ultimi 15 anni”

E’ stato dichiarato da un portavoce della ministra della Giustizia Francese Nicole Belloubet, rispondendo a una domanda su possibili richieste future di estradizione da Roma.

Questo portavoce ha precisato anche:

. “Al momento non abbiamo liste di persone coinvolte”.

“Tutte le richieste sono oggetto di valutazione caso per caso. Il ministero della Giustizia verifica in particolare, prima della trasmissione della richiesta di estradizione alle autorità giudiziarie francesi per l’esecuzione, la regolarità della richiesta, in particolare riguardo alla prescrizione dei fatti e al carattere politico del reato”.

La prima visita del difensore in carcere

Ieri mattina, Cersare Battisiti ha ricevuto la sua prima visita al carcere di Massama.

L’ex terrorista, ha incontrato il suo avvocato, arrivato per un colloquio.

Si sono attuate le visite mediche e successivamente un colloquio con l’educatore. Queste sono state le prime formalità fatte apprendere da Battisti nel carcere.

L’ex terrorista come ricordiamo è arrivato il 14 Gennaio in Italia dopo la cattura in Bolivia e trasferito subito in Sardegna, ha incontrato il suo avvocato Davide Steccanella.

“Non lo conoscevo, l’ho visto oggi per la prima volta”.

Ecco ciò che ha dichiarato ai giornalisti che lo attendevano fuori dal carcere, al termine del loro colloquio.

Il loro incontro è durato circa un’ora, ed il legale si è limitato a spiegare che Battisti aveva avuto “una giornata pesantina”, che lui è il suo assistito e che per “giudicarlo umanamente” un’ora gli non basta. 

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L’incontro con il cappellano del carcere

Come detto precedentemente Battisti ha avuto due colloqui, rispettivamente con l’educatore ed il direttore del Carcere di Massama. Battisti inoltre, ha incontrato anche il cappellano della struttura Don Gabriele Cossu.

“Nei confronti di Battisti è stato eseguito un decreto di estradizione ed è stata compiuta una azione di giustizia doverosa da parte dello Stato, alla quale plaudo. Mi riservo poi di verificare, e di valutare un intervento, se ci siano stati elementi di spettacolarizzazione e se in sede istituzionale sia stato usato un linguaggio aderente alla Costituzione”.

Questa dichiarazione è del Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma, che ha parlato in merito della gestione del rientro in Italia di Battisti, richiamando anche la necessità che le istituzioni utilizzino “un linguaggio conforme alla Carta costituzionale”.

27 i latitanti ancora all’estero 

Escludendo Cesare Battisti ormai in carcere, sono ufficialmente 27 i latitanti politici di desta e sinistra fuggiti all’estero per sottrarsi alle condanne della giustizia italiana.

Ciò viene appreso dalle fonti del Dipartimento di Pubblica sicurezza. 

Di questi 27 latitanti, almeno una dozzina sono in Francia, il resto di essi è sparso per i paesi del centro e sud America, come Brasile, Nicaragua e Perù. Alcuni si nascondo in Giappone ed altri in Paesi Europei come la Gran Bretagna.