Stefano Cucchi: Intercettazioni al telefono dei carabinieri

Il caso di Stefano Cucchi: il carabiniere al telefono, aiuta i colleghi in difficoltà

“Bisogna avere spirito di corpo”.

Ecco l’intercettazione portata agli atti del processo

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“Bisogna avere spirito di corpo, se c’è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare”.

Questo è ciò che avrebbe detto il comandante del Gruppo Napoli, Vincenzo Pascale, secondo quanto è stato riferito da un carabiniere. E’ stato intercettato al telefono mentre parlava con un collega.

La conversazione dei due carabinieri è stata intercettata il 6 Novembre 2018. La trascrizione è contenuta in una nota della squadra mobile di Roma dal 17 Gennaio ed è stata messa in deposito agli atti del processo.

I questa intercettazione, che è presente nella nota della Squadra Mobile di Roma, si fa riferimento a due telefonate fatte il 6 Novembre 2018 tra il Vicebrigadiere dei carabinieri Mario Iorio ed il Maresciallo Ciro Grimaldi. 

Entrambi, in quel momento erano in servizio presso la stazione di Vomero – Aranella di Napoli.

Grimaldi all’epoca dell’accaduto era in servizio nella stazione di Casilina, e verrà sentito come testimone del Pm il 21 Novembre.

In questa intercettazione Iorio si riferisce al collega, quanto gli viene detto dal Colonnello Pascale.

“Mi raccomando dite al Maresciallo che ha fatto servizio alla Stazione, lì dove è successo il fatto di Cucchi…di stare calmo e tranquillo..mi stanno rompendo, loro e Cucchi”.

Questo è ciò che Iorio afferma nell’intercettazione, riportando al Maresciallo Grimaldi le parole dello stesso Colonnello.

Poi in seguito Iorio riferisce al suo collega le parole del comandante.

“Mi raccomando deve avere spirito di corpo, se c’è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare”.