Il Lipofilling come rimedio per le cicatrici del volto

Intervista con il Dr. Simone Napoli

Simone-Napoli-RivistaDonna.com

 

E’ stato riproposto in questi giorni alla televisione Cake, un film interessante, magistralmente interpretato da Jennifer Aniston, che interpreta il ruolo di una donna sopravvissuta ad un incidente stradale e purtroppo l’incidente le lascia una vistosa cicatrice sul bel volto.

Cicatrici, a seguito di incidenti, acne, ustioni sono tutti problemi dolorosi, che rovinano il volto, gettano le persone nello sconforto, fanno cambiare la personalità, diminuendo la sicurezza nei contesti sociali, fanno perdere addirittura la voglia di socializzare.

Per questo chiediamo al Dr. Simone Napoli di parlarci di questo problema e di spiegarci come si può intervenire. Il Dottor Napoli è specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (Sicpre)

Dottor Napoli, parliamo di cicatrici al volto, un problema comune a tanti, oltre all’acne che penalizza particolarmente i giovani.

Le vittime di incidenti stradali, gli ustionati, le donne sfregiate, i giovani deturpati dall’acne e tutti coloro che ogni giorno, guardandosi allo specchio, desiderano nascondere quei solchi indelebili che disegnano sui loro volti geometrie innaturali e antiestetiche, possono finalmente ricorrere ad una tecnica efficace e non invasiva capace di restituire pienezza, volume e armonia alla pelle e ai contorni del volto.

Di cosa si tratta??

Il Lipofilling autologo, ovvero il trasferimento di grasso da una parte del corpo a un’altra allo scopo di aumentare il volume di aree corporee svuotate o depresse, è diventata una procedura standard utilizzata in numerosi interventi di chirurgia plastica ed estetica.

Ma si tratta di una metodologia nuova?

Nella letteratura moderna molti studi hanno confermato l’efficacia di questa tecnica nel trattamento delle cicatrici, soprattutto nei pazienti ustionati in cui il tessuto cicatriziale è spesso molto esteso e compromesso.

Tutti gli studi più recenti riportano un notevole miglioramento nella qualità delle cicatrici, con un elevato tasso di soddisfazione dei pazienti nella valutazione finale dei casi oggetto di studio.

E’ importante, in sintesi il metodo dei vasi comunicanti

Sebbene ancora non si conoscano i meccanismi responsabili di questo miglioramento, si ipotizza che le cellule staminali mesenchimali e i numerosi fattori di crescita contenuti nel grasso aspirato durante il lipofilling, contribuiscono al rimodellamento e ringiovanimento della pelle e delle cicatrici.

In tutti i casi trattati si riIeva un miglioramento delle cicatrici anche in termini di minor dolore, maggiore uniformità di pigmentazione e colore, minore rigidità e irregolarità, maggiore flessibilità.

Molti casi anche da me trattati hanno dimostrato che il lipofilling autologo rappresenta una tecnica molto efficace per il trattamento delle cicatrici facciali, con grande soddisfazione da parte dei pazienti.

Che cosa prevede l’intervento?

L’intervento prevede una serie di sedute a distanza di circa 3/6 mesi l’una dall’altra, durante le quali il grasso prelevato dal paziente viene re-iniettato nel tessuto cicatriziale al fine di colmare il solco della cicatrice e rivitalizzare il derma. Nel periodo che intercorre tra una seduta e l’altra, una parte del grasso verrà riassorbita, ma in misura notevolmente inferiore a quanto accade con l’uso dei filler di laboratorio. Dopo che tale riassorbimento si sarà stabilizzato, sarà possibile eseguire un secondo trattamento al fine di riempire le aree più depresse

Ph: Mariano Marcetti

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Cristina Vannuzzi