Ilaria Di Roberto: vittima di Cyberbullismo

Raccontiamo lo storia di Ilaria Di Roberto, vittima di cyberbullismo, diffamazione, pirateria e truffa

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Ilaria Di Roberto è una scrittrice emergente di 29 anni ed ha voluto raccontare la sua storia, cruda ma veritiera, intaccando così la sua persona, rimanendo vittima dell’altra faccia della medaglia di internet.

Nel 2017 conobbi sulla piattaforma sociale Facebook un ragazzo con il quale instaurai da subito un bel feeling. Dal primo incontro maturammo un legame piuttosto forte, legame che in un secondo momento il ragazzo decise di “interrompere” continuando però a rimanere in contatto con me tutti i giorni in qualità di amico. Il nostro rimase tuttavia un rapporto piuttosto intimo, basato sulla fiducia, condivisione e rispetto reciproco.

Nei mesi a seguire il mio ex ragazzo, nonché amico continuò mio malgrado a frequentarsi con altre ragazze: nella sua cerchia di frequentazioni c’era una ragazza con la quale una notte, a seguito di una sbronza ebbe dei rapporti intimi. Notai immediatamente che questa ragazza provasse un pò di stizza nei miei confronti: non sopportava il legame che vi fosse tra me e lui.

Sta di fatto che in più occasioni cercò di seminare zizzania e metterci l’uno contro l’altro. Tuttavia scelse di non rompere il nostro rapporto, al contrario decise di prendere distanze dalla stessa, considerando anche la sua eccessiva gelosia. I due non stavano insieme, ma la ragazza, secondo ciò che lui mi diceva, aveva sviluppato nei suoi confronti una sorta di “ossessione” dalla quale lo stesso decise di liberarsi quanto prima, bloccandola sui vari social network.

Da quel momento Ilaria iniziò ad avere parecchi problemi, poi venne presa di mira e diventando vittima di hacking cyberbullismo.

Qualche giorno dopo il ragazzo iniziò ad essere infastidito sui medesimi social: il dominio del suo profilo Instagram venne hackerato e successivamente anche quello di Facebook. Alcune delle foto presenti all’interno di questi siti furono rubate; con le stesse, gli autori di tali nefandezze si apprestarono a creare ulteriori profili per lo più a stampo denigratorio, inizialmente a suo nome e in un secondo momento anche a nome dei vari membri della famiglia.
In quello stesso frangente anche io iniziai ad esser vittima del medesimo disagio: di frequente arrivavano sul mio profilo instagram dei messaggi dai più disparati fake: si trattava per lo più di messaggi di carattere offensivo e denigratorio all’interno dei quali venivo persuasa ad interrompere il rapporto con lui. Mi scrivevano che nel caso in cui avessi continuato a frequentarlo, presto sarebbero stati loro a farci entrare in guerra anche adoperando le maniere più disparate. Il ragazzo in questione possiede tutti gli screenshot relativi a tali informazioni.

Oltre a ciò, sia io che il ragazzo ricevevamo di continuo sui nostri telefoni sms contenenti dei codici di accesso Google, Instagram, Facebook e conferme di ordini effettuati su vari siti di vendita online come Just Eat, Booking.com ed altri di cui non ricordo il nome.

Col tempo questi attacchi, di hackeraggio e cyberbullismo iniziarono a farsi sempre più persistenti e pensanti.

A distanza di qualche giorno ricevetti su Messenger un messaggio da parte dell’ennesimo fake contenente un link che mi metteva al corrente del fatto che alcune delle mie foto presenti sul mio profilo Facebook erano state caricate su un sito porno ricollegabile all’indirizzo porn.com. Dapprima credetti si trattasse di uno scherzo, ma quando andai a cliccare sul link che mi era stato inviato e venni reindirizzata sul sito per adulti, realizzai che era stato davvero creato un profilo a mio nome; entrando nello specifico, un profilo a nome di “Ilaria vogliosa di cazzo” sul quale erano presenti gran parte delle mie foto. In alcune di queste ero vestita, altre ritraevano corpi di ragazze completamente nude e senza volto, intente in atti sessuali. Specifico che nei giorni a seguire venni contattata telefonicamente ed anche su Messenger da diverse persone, le quali si offrivano per avere rapporti sessuali con la sottoscritta.

Nonostante fosse passato molto tempo, questa storia sembrava non voler proprio terminare, anzi, spesso venivano a far visita presso il mio domicilio persone non di mia conoscenza che mi accusavano di aver ricevuto messaggi dal contenuto offensivo a mio nome sulle varie piattaforme sociali. In tali circostanze cercavo di spiegargli che avevo già fatto denuncia alla polizia postale a causa di questa situazione. Tuttavia, continuavo ad essere contattata su Instagram anche da diversi zingari che mi accusavano di averli insultati pesantemente sui vari social. Al fine di dimostrarmi ciò, queste persone erano solite inviarmi gli screenshot relativi a tali ingiurie che per l’appunto provenivano da profili fake creati a mio nome o a nome di altri, ma che poco dopo venivano chiusi. Parallelamente a questo, sempre su Instagram non facevano che ripetermi che presto tra me e il ragazzo citato prima ci sarebbe stato solo rancore, che avremmo discusso e che una terza persona ci avrebbe presto divisi.

Le ingurie sopportate da Ilaria non finiscono qui. Infatti la ragazza si iscrisse ad un corso di ballo dove incontrò una ragazza che le sembrò famigliare. Era una ex ragazza del suo ex con cui aveva mantenuto i rapporti, che la fissava con aria di sfida.

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La ragazza in questione si fece sentire per riprendere i rapporti con lui, ed anche se in un primo momento lui era scettico poi iniziò a rifrequentarla.

Da quel momento in poi le cose iniziarono a peggiorare visibilmente.

Parallelamente a ciò, io continuavo a ricevere messaggi su Instagram, sempre da profili fake, nei quali mi veniva ribadito che presto lui mi avrebbe abbandonata per stare con lei; in aggiunta a questo mi veniva ribadito che contro la ragazza non avrei avuto alcuna speranza, visto che con lei aveva condiviso ben cinque anni, mentre con me solo due. Mossa dal dubbio, gli confessai che trovavo abbastanza strano il fatto che la ragazza fosse tornata dal nulla e in particolare solo dopo avermi incontrata, ma lui, ormai di nuovo coinvolto sentimentalmente da lei mi diede contro, dicendo che i miei sospetti erano completamente infondati, che si fidava della sua ex e che la mia era solo gelosia perchè avrei voluto essere al suo posto e più specificatamente, essere come lei. Rimasi sconcertata di fronte al suo cambio di carattere, notai come nel corso delle settimane fosse diventato sempre più scontroso nei miei
confronti..

Il ragazzo, da quel momento, tralasciando qualche sporadico episodio non ebbe più problemi di hackeraggi e cyberbullismo, invece gli episodi per Ilaria si ripetevano a dismisura ogni giorno.

Questo ragazzo dopo aver detto che voleva chiudere con lei e l’altra ragazza con cui invece stava continuando a uscire, bloccò tutti i contatti con Ilaria.

Oltre a questo, si aggiunse anche la truffa e la frode.
Ilaria stava cercando delle offerte di lavoro, quando si imbatté in una pubblicità che riguardava un centro esoterico.
La ragazza affascinata dal mondo dell’esoterismo e dell’occulto fece un tentativo, conoscendo l’uomo che era a capo di questo centro.
L’uomo in questione le promise guadagni cospiqui e un cambio di vita radicale dove lei doveva lavorare nella società per leggere i tarocchi ai clienti.
Oltre ad aver chiesto alla ragazza di diventare socia, le fece firmare una cambiale 40.000 euro e che questi soldi li avrebbe restituiti col tempo con il suo guadano della lettura dei tarocchi.
La storia diventa sempre più pesante ed insostenibile, in quanto il signore a capo di questo centro esoterico le fece fare un tatuaggio per essere effettivamente socia fedele del centro, ed inoltre facendole girare un video dove giurava fede allo studio e richiamando figure storiche, quali Hitler e Himmler, poi successivamente pubblicato nel canale social di Facebook come atto vendicativo.

Quest’uomo in seguito cercò di diffamare Ilaria in tanti modi possibili, quali dicendo che era malata di mente e che doveva essere riunchiusa in un istituto mentale.

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Ciò venne scoperto grazie ad alcuni suoi clienti con cui l’uomo stesso parlava, però sapevano perfettamente che la ragazza non era come lui la ritraeva.

Inoltre sono stati creati innumerevoli profili fake su Facebook e Instagram, le sono stati presi dei file nel suo vecchio indirizzo di posta elettronica.

Oltre a questo, successivamente a tutte queste dinamiche, Ilaria, che nel 2016 ha pubblicato un libro di poesie autobiografiche intitolato Anima con la casa editrice Blackwolf Edition and Publishing, quindi stipulando un contratto dove il suo libro è stato messo in vendita su internet solo in modalità cartacea, trovò il suo libro in formato pdf da poter scaricare gratuitamente.

Questa è una storia per sensibilizzare le persone, che internet può essere un luogo velenoso, che può portare a fatti indicibili, e che può rovinare la vita di una persona in pochi secondi.

Il cyberbullismo, l’hacking, le truffe e le frodi, le piraterie e le diffamazioni di questo genere devono essere combattute in modo tale che il mondo di internet possa essere sicuro.