Intervista all’insegnante Anna Skliarova

Anna Skliarova è nata e cresciuta in Russia nella città di Saratov. Ha lavorato in due università diverse della sua città, successivamente ha pensato di trasferirsi in Italia per continuare ad alimentare la sua vocazione: l’insegnamento. Ama la natura e si dedica all’orto; le piace anche sperimentare cose nuove… Pratica sport e adora la musica di tutti i generi. È vegetariana dall’età di 12 anni, da quando aveva iniziato a praticare yoga, adesso non lo è più, ma è solo una questione in sospeso, presto riprenderà. Ha praticato per qualche anno e contemporaneamente Karate Shotokan e Taekwondo. Si interessa di crescita personale.

Ciao Anna, il tuo canale “Russo in pratica” ha avuto tanto successo. Le persone ti seguono da anni. Qual’e’ il tuo segreto? Hai un metodo d’insegnamento dagli altri?

È un metodo d’insegnamento diverso dagli altri. Si chiama il “Metodo comunicativo“. Si tratta di molta ricerca a livello pedagogico e metodologico… lo studio da decenni. È iniziato tutto quando ero professoressa universitaria, ma anche prima, da studentessa universitaria. Avevo due professoresse molto brave, che mi hanno indirizzata in questa direzione: la professoressa di pedagogia e la professoressa di metodologia dell’insegnamento. Loro erano molto appassionate di questa scuola del linguista russo Pasov, della città di Libez, che aveva una vera e propria scuola del “metodo comunicativo“. Hanno scritto diversi libri, io li ho letti e mi hanno fatto molto effetto, perché è un metodo difficilissimo da applicare. Per un’insegnante in una scuola “normale” è impossibile, perché richiede molto tempo di preparazione per ogni singola lezione, invece ho scoperto che nel formato YouTube è possibile, perché la lezione una volta uscita, rimane lì per anni e chi vuole la segue in una maniera assolutamente libera, può ripetere quante volte vuole, quindi questo “metodo comunicativo “ ha trovato la sua applicazione. Anche se quando una persona parla, io non la sento e gli errori non vengono corretti. L’unico modo è vedere e rivedere le lezioni già passate, finché ogni piccolo dettaglio non venga bene bene. Alle radici di ogni successo c’è sempre molta fatica. Non è una cosa che ho fatto in un attimo. La prima lezione che feci nel lontano 2017 mi costò molti giorni di lavoro e apprendimento del programma di montaggio. Le prime volte che registravo i video, c’era sempre qualcosa che non andava. Non lo chiamerei successo, ma molto molto sforzo, che copre completamente la parola “successo “. Incredibilmente difficile e non ti da nessuna soddisfazione a livello materiale. È un hobby. Comunque sono molto contenta che ci siano delle persone che seguono queste lezioni e che riescono ad imparare qualcosa. Era questo il mio obiettivo: trasmettere qualcosa di bello a chi non si è mai avvicinato alla lingua russa.

Oltre a seguire i tuoi video, si possono fare lezioni private con te?

Non faccio lezioni individuali, solo di gruppo, online. Fino a qualche anno fa facevo lezioni di sei ore al giorno (one day), quando nelle varie città italiane si organizzavano questi corsi, dalla mattina fino al pomeriggio. Si faceva la pratica di conversazione e gli esercizi. Ci si divertiva. Non faccio pubblicità di questi corsi, perché ho pochissimi gruppi e la disponibilità è molto limitata, ma soprattutto il livello di preparazione di questi gruppi è più o meno simile. Se qualcuno vuole inserirsi, può scrivermi e lo metto in lista. Cerco di rispondere sempre a tutti.

Quante lingue conosci?

Il russo è la mia lingua madre e dalla mia laurea possiedo le conoscenze dell’inglese e il francese. Ho un’ altro canale YouTube dove parlo esclusivamente in inglese , applicando lo stesso metodo comunicativo d’insegnamento , come nel canale in italiano. Poi conosco l’italiano, che ho imparato pochi mesi prima di arrivare in Italia, molti anni fa in Russia, da sola, con qualche lezione da un’insegnante, perché dovevo insegnare la lingua italiana ai principianti. Queste sono le quattro lingue che parlo fluentemente, che si cerca di particare in qualche modo tutto i giorni. In passato ho studiato molte lingue diverse, ma a livello superficiale. Era una curiosità assoluta. Volevo confrontare le diverse lingue, ma soprattutto, per me era impossibile viaggiare in un paese senza saper dire almeno tre o quattro parole in quella lingua. Questo aiuta molto anche nell’insegnamento e per capire come funziona il linguaggio dell’essere umano, come siamo fatti. È una bella cosa.

In famiglia che lingua parli?

Con mio marito parlo l’italiano , lui è italiano. Mia figlia è cresciuta bilingue. All’inizio è stato uno sforzo… da parte della mamma è sempre uno sforzo, da parte di chi deve passare questo patrimonio culturale linguistico al figlio, in un paese in cui non si parla questa lingua, è sempre una cosa molto difficile. Quando siamo tutti e tre a casa parliamo un po’ il russo e un po’ l’italiano.

Scegli tu l’outfit per i tuoi video?

Si, li scelgo io e non ci metto tanto impegno. L’importante è variare il colore da una lezione video a un’altra, perché non deve diventare una cosa noiosa e ripetitiva. Chi guarda i miei video fa già fatica ad imparare una lingua molto difficile, richiede un certo sforzo, e quindi l’insegnante deve essere quel personaggio che sta davanti a te, che ti propone questa variazione di volta in volta…solo i colori classici si ripetono un po’ più spesso, come il bianco e il nero.

Ti ispiri ad un personaggio famoso?

In passato c’erano delle persone vere o inventate, tipo della letteratura che mi ispiravano molto. In quel periodo della vita mi aiutavano a superare un certo problema, per trovare la migliore soluzione. Oggi no. Arrivi ad un certo punto, quando sei autosufficiente da questo punto di vista e riesci a fare tutto da solo, sapendo che questa è la tua vita. La strategia della vita, ognuno la deve avere per la sua . Se imitiamo qualcun altro, la vita non è più nostra. Questo è indispensabile. Ognuno di noi ha la propria anima, ha il proprio destino, deve percorrere un certo numero di lezioni di vita. Non possiamo affidare la vita a qualcun altro.

 

 

Un saluto a rivista donna e ai suoi lettori. Anna Skliarova