I diritti delle Donne

Daniela Cardia
Daniela Cardia

E’ ancora lunga la strada per una effettiva parità tra uomo e donna. Un distacco che non si riscontra solo nei paesi islamici e orientali del mondo ma, anche in occidente. Sebbene la nostra costituzione preveda la tutela e la pari dignità tra tutti i cittadini, il percorso di emancipazione che le donne italiane hanno iniziato nel 1948 deve essere ancora realizzato, così come in molti altri paesi. Insediata il 16 marzo 2006 la commissione regionale delle pari opportunità della Sardegna lavora assiduamente per colmare il divario e ogni forma di discriminazione diretta e indiretta nei confronti delle donne. Compito della commissione è portare a termine l’azione politica e proposte di legge che direttamente e indirettamente abbiano rilevanza per migliorare la condizione femminile. IL LAVORO DELLE PARI OPPORTUNITA’ E’ UNA GOCCIA NELL’OCEANO DELLE IMPARI OPPORTUNITA’ – sostiene la presidente Daniela Cardia – ma nel corso del nostro mandato ci stiamo impegnando fortemente per colmare la distanza che, nel lavoro, tra uomo e donna rimane ancora fortemente marcata”. “In particolare – sostiene la presidente – il nostro obiettivo è, oltre che arrivare ad avere liste elettorali dove il 50% dei candidati siano donne, anche fare formazione, preparando le ragazze alla politica”.A questo proposito infatti, lo scorso anno, la commissione ha organizzato dei corsi di vera e propria comunicazione e formazione politica per introdurre il “gentil sesso” alla conoscenza e all’acquisizione di tutte le competenze necessarie per concorrere insieme agli uomini alla carriera politica e amministrativa. Settore dove le donne trovano ancora molte difficoltà ad inserirsi. Sono ancora innumerevoli le difficoltà da superare ma non mancano i segnali di cambiamento.

Quali sono i progetti futuri su cui volete lavorare?

Il nostro obiettivo è aprire nell’isola un consistente numero di centri antiviolenza che possano offrire oltre a un’assistenza psicologica anche una consulenza legale. Esistono svariate famiglie infatti, in cui le donne che subiscono violenza non vengono assistite per mancanza di denaro. Nostro obiettivo è colmare questa lacuna, offrendo loro ogni tipo di aiuto materiale e morale, usufruendo anche dei fondi messi a disposizione dalla Regione per questo tipo di intervento. 

Cosa suggerisce a colei che prenderà il suo posto?

Auguro alla prossima presidente della commissione e al gruppo che lei guiderà di poter continuare a lavorare lungo il percorso tracciato fino ad ora. Senza lasciarsi condizionare e scoraggiare dagli ostacoli che potrebbero trovare.

Lei si ricandiderà per questo incarico?

No. Credo sia giusto non fossilizzarsi sempre all’interno degli stessi ruoli e voglio offrire e un’altra donna la possibilità di vivere la mia stessa esperienza.