Intervista a Michela Giangrasso: il sogno delle Miss

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Michela Giangrasso “Miss Donna Ideale Sardegna 1987” terza classificata alla fase nazionale a Sant Vincent. Dal 1981 al 1994 lavora nel campo della moda come indossatrice a livello regionale e nazionale.  La moda è la sua vita. Bellissima, in una delle sue esperienze di Show Room fa il salto a Milano giovanissima. Sfila per Antonio Marras, apre un’agenzia di moda  e decide un pò per caso di prendere l’ esclusiva per la regione Sardegna del Concorso Nazionale Miss Italia. Dal 2000 se ne occupa singolarmente. “Le soddisfazioni più grandi nel mio lavoro le ho avute con quaranta chili in più. Per avere successo non è necessario indossare una traglia 38 o 40 ma è premiata la passione  e l’impegno per arrivare a grandi risultati”.

Rivista Donna l’ha incontrata per voi…

Michela, la moda e la vittoria del titolo “Miss Donna Ideale Sardegna” e terza classificata nella fase nazionale a Sant Vincent…Quali emozioni, quali paure? Raccontaci…

Fare la modella, sfilare e sentirsi belle è un sogno per tante ragazze. Anche per me. Ho iniziato a fare l’indossatrice quasi per gioco a 13 anni, era un evento dedicato al mondo dei parrucchieri. Ero piena di timori ma anche entusiasta e incuriosita da questo mondo. Dopo questa esperienza, ho partecipato ad altre sfilate. Poi a 18 anni durante una delle serate a cui ho preso parte ho avuto l’opportunità di ricevere un’ offerta di lavoro a Milano. E’ stata una grande opportunità in cui ho imparato molto su questo mestiere ma forse, è stata un’esperienza troppo impegnativa, ero molto piccola e non ero abbastanza pronta per continuare su questa strada quindi ho deciso di ritornare in Sardegna e di prendermi una pausa. L’ultima sfilata a cui ho partecipato è stata per Antonio Marras un esperienza bellissima. Il titolo di “Miss Donna Ideale Sardegna” che ho vinto ad appena 19 anni e il terzo posto conquistato alla fase nazionale a Sant Vincent, sono stati  i due momenti più importanti del mio percorso di modella e a distanza di anni li ricordo con grande piacere. Ho provato un’emozione indescrivibile,  tante gioie, ed ero come tutte le ragazze piena di sogni.

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Cosa rappresenta per te il concorso di Miss Italia?

Miss Italia è un gioco, un’esperienza, ma vuole essere anche un’opportunità di lavoro per tante ragazze, come è avvenuto per coloro che, dopo il concorso, hanno raggiunto obiettivi importanti. C’è un lungo elenco di nomi di miss diventate protagoniste nel cinema, nella fiction, o che sono oggi impegnate come fotomodelle, giornaliste o in altre attività.

Da Miss a organizzatrice del concorso di Miss Italia come ci sente a essere passata dall’altra parte?

Da oltre vent’anni mi occupo di gestire in esclusiva il concorso di Miss Italia in Sardegna. Posso dire che questo lavoro ormai fa parte integrante di me, non potrei più farne a meno. E’ un concorso serio il più importante concorso di bellezza in Italia. E’ sempre una grande emozione ogni anno poter conoscere tutte le ragazze che si presentano. Le considero come figlie, sorelle, nipoti. Avendo già vissuto ciò che loro vivono durante questi momenti, capisco i loro timori, le loro insicurezze, i loro desideri. Sto molto tempo con loro, le ascolto, e se lo desiderano do suggerimenti e consigli su come affrontare e dare il meglio di sè stesse in ogni fase della selezione.

Quali sono le loro più grandi paure e le tue nei loro confronti?

Loro hanno paura di non essere all’altezza, di fare una brutta figura e di essere giudicate brutte e impacciate. Io temo che prendano questo concorso troppo sul serio e si fissino nel voler assomigliare a un loro ideale di bellezza femminile, rischiando di perdere di vista la loro personalità. Per questo parlo molto con loro per ricordare ad ognuna che è bella e speciale nella sua unicità e lo studio, la tenacia e la semplicità sono le carte vincenti del successo in ogni settore professionale.

Miss Italia può essere un buon esempio per promuovere un’alimentazione corretta?

Assolutamente sì. Miss Italia rappresenta la bellezza, che va necessariamente curata e, tra le attenzioni di maggior interesse gioca un ruolo importante l’educazione alimentare. Mangiare in modo sano e corretto è un aspetto che dovrebbe essere inculcato fin da bambini.

E’ cambiato in questi anni il criterio di selezione delle ragazze?

La bellezza è sempre al primo posto. Poi, entrano in fioco tanti altri fattori; il portamento, l’eleganza, la cultura, la spigliatezza, la simpatia, il gusto personale della giuria. Non è perciò sempre scontato che nelle selezioni e nella scelta delle tre ragazze che partiranno per Salsomaggiore in rappresentanza della Sardegna ci siano per forza le tre più belle in assoluto. Sono certamente belle ma anche tutti gli altri elementi sono determinanti.

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Sono tante le ragazze che ogni anno si presentano alle selezioni?

Non esiste un numero definito ma sono tante e da tutta la Sardegna. E’ vero anche, che molte sono restie a partecipare e preferiscono concorrere in concorsi minori. Una decisione che non sempre condivido perchè non credo sia necessario fare “gavetta ” per mettersi in gioco nel concorso di bellezza più importante d’Italia. L’importante è viverlo come un’ esperienza, un gioco, come se ci si trovasse dentro una “scatola magica” da cui, con un pò di fortuna e bravura si può ottenere tanto, oppure si può rimanere con un bellissimo e indelebile ricordo.

Cosa devono fare le ragazze per partecipare al concorso?

Possono partecipare tutte le ragazze maggiorenni iscrivendosi nella apposita sezione dedicata al concorso sul sito di Miss Italia. Lì trovano tutte le informazioni e i recapiti telefonici da contattare. Una volta iscritte noi le chiameremo per un colloquio conoscitivo a cui possono venire anche accompagnate dai genitori.

A proposito di genitori e famiglia, quanto sono importanti per una ragazza che partecipata a una selezione?

La famiglia è fondamentale. Io suggerisco sempre a tutte le ragazze di farsi accompagnare da un loro familiare o dai genitori. E’ importante sentire l’affetto e la comprensione delle persone che più di tutti le conoscono. Aumenta la loro autostima e serenità nell’affrontare questo momento. Inoltre, credo che sia positivo anche per la famiglia che può così, conoscere come si svolge ogni fase delle selezione e non avere timori nel sapere che la propria figlia sta affrontando questa “avventura”.

C’è una Miss a cui sei particolarmente affezionata?

Ho un bellissimo rapporto con tutte le ragazze ma, con Caterina Murino c’è un legame speciale. Lei ha seguito molti dei consigli che le ho dato e con la sua bellezza e bravura è riuscita a realizzarsi professionalmente. La stimo tantissimo e siamo grandi amiche. Non mancano le occasioni per vederci e sentirci.

Una delle cose più belle del tuo lavoro?

Io amo tutto del mio lavoro. Ogni mattina mi alzo entusiasta e piena di energia per affrontare la giornata e gli impegni lavorativi. Questo lavoro mi permette di conoscere molte persone, di confrontarmi, di crescere e di girare la Sardegna. Adoro andare nei paesini dell’entroterra per fare gli spettacoli nelle piazze a far conoscere il concorso di Miss Italia.

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Tra i tuoi tanti impegni lavorativi vi sono anche l’ideazione della trasmissione televisiva in onda su Videolina “Cento”, il programma “Cento parole e musica” e “Il libro degli ospiti”. Come nasce l’idea di una produzione televisiva?

Nel mio lavoro sempre in giro per la Sardegna a organizzare serate nella piazze dei paesi e nei locali sto a contatto con tantissime persone. Ogni evento si svolge in diretta e la macchina organizzativa di Miss Italia è sempre pronta a superare ogni evenienza. Ci vuole spigliatezza e dinamismo e io mi diverto a stare dietro le quinte e a gestire la trasmissione con i miei colleghi. Da queste serate, nascono molti spunti per capire a cosa è interessato il pubblico e da qui nasce la mia ispirazione per le trasmissioni tv. Sono il frutto del contatto con le persone, che, con i loro commenti e i loro suggerimenti mi stimolano a pensare trasmissioni che potrebbero essere di loro interesse.

Un progetto per il futuro?

Continuare a essere la responsabile del concorso di Miss Italia in Sardegna e perchè no? lavorare a un nuovo progetto televisivo.  Inoltre mi auguro di poter far capire a tante persone che, nonostante le difficoltà anche in questo momento nel mondo del lavoro c’è spazio per tutti.

Un augurio alla prossima Miss .…

Le auguro di vivere questa esperienza come un gioco, come un’avventura, in qualsiasi modo possa andare. Di dare il meglio di se stessa e di non perdere le occasioni che la vita le può offrire. E’ un’esperienza che rimarrà per sempre nella vita.