Ringiovaniamo con il progesterone naturale

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C’è una lunga storia di trattamenti molto efficaci basati su un modo più naturale di affrontare i sintomi quali la naturopatia, l’omeopatia, la medicina cinese tradizionale, l’uso delle erbe e molti altri.
Una delle più significative terapie attualmente disponibili, che affronta in maniera sicura ed efficace gli squilibri ormonali femminili e i relativi problemi di salute, è il progesterone naturale. Nei primi anni del novecento, le ricerche che cercavano di svelare i misteri degli ormoni femminili rivelarono per la prima volta l’esistenza degli estrogeni. Ulteriori ricerche portarono a identificare un secondo ormone che si rivelò necessario per portare a termine con successo una gravidanza e che fu perciò chiamato progesterone (cioè pro gestazione). I primi esperimenti individuarono il progesterone nelle ovaie delle scrofe. In seguito si scoprì che la placenta sintetizzava grandi quantità di progesterone. Alla fine degli anni ’30, il progesterone usato nel lavoro sperimentale e nelle applicazioni cliniche proveniva dalle placente recuperate dopo il parto e rapidamente congelate per estrarre l’ormone. Nel 1939 si scoprì che una sostanza chiamata diosgenina contenuta nell’igname selvatico messicano (patata americana) – da non confondersi con quello che si trova nei supermercati che è essenzialmente una patata dolce – poteva essere facilmente trasformata in una molecola identica al progesterone prodotto dall’organismo, oggi conosciuta come progesterone naturale.
Fu la ginecologa britannica Katherina Dalton nelle sue ricerche pioneristiche degli anni ’50 a identificare la sindrome premestruale (SPM) e a definirla in questi termini. È stata anche la prima a usare comunemente il progesterone sulle sue pazienti. La dottoressa Dalton arrivò a usare il progesterone in base alla propria esperienza personale: aveva notato che le sue emicranie mestruali scomparivano durante gli ultimi sei mesi di gravidanza, quando i livelli di progesterone crescono naturalmente. Così lo sperimentò prima su se stessa, scoprendo che i suoi mal di testa cessavano, per poi arrivare a rapidi e indiscutibili risultati usandolo sulle sue pazienti.
Cominciò quindi la sua lunga e appassionata campagna per la diffusione di questo trattamento che oggi è ormai noto a livello internazionale. D allora la dottoressa Dalton è diventata una delle principali ricercatrici e un’autorità riconosciuta a livello mondiale nel campo della SPM; oltre a individuarla come il più comune dei disturbi endocrini femminili, fu anche la prima a dimostrare che essa è il risultato di una carenza di progesterone e che può essere curata aumentando i livelli di progesterone naturale.
Oggi uno dei personaggi più impegnati nel confutare le convinzioni errate sulle cause e la terapia degli squilibri ormonali è il dottor John Lee. Dopo trent’anni di pratica medica, il dottor Lee riscontrò che le donne che aveva seguito nel corso di tutti i loro anni fertili, entrando in menopausa si ammalavano di osteoporosi.
Nel 1982, dopo aver studiato il lavoro del biomedico Ray Peat sull’importanza del progesterone naturale nel funzionamento dell’organismo, il dottor Lee cominciò a usare sulle sue pazienti che soffrivano di osteoporosi una crema transdermica a base di progesterone naturale derivato dall’igname selvatico (patata americana). “Dopo circa vent’anni di professione medica”, racconta il dottor Lee, “avevo sempre più pazienti che soffrivano di osteoporosi. Nel 1976 e nel 1978 divenne evidente a chiunque si occupasse di medicina che la terapia a base di estrogeni, che ci avevano insegnato a usare per curare l’osteoporosi, non solo non funzionava granché bene per le ossa, ma era anche la sola causa conosciuta del cancro dell’utero. Decisi così di chiedere alle mie pazienti malate di osteoporosi di usare la crema a base di progesterone naturale e tenni sotto controllo i loro valori di densità minerale ossea giusto per vedere cosa sarebbe successo. Vidi così che nel giro di tre anni la massa ossea delle pazienti era aumentata in media del 15 per cento. Non si trattava di un semplice rallentamento dell’osteoporosi, erano le ossa che avevano avuto un deciso miglioramento. E mentre seguivo queste pazienti, imparai anche tutti gli altri benefici che il progesterone aveva su di loro. Mi dicevano che le cisti fibrose del seno erano tornate alla normalità, quelle che avevano l’acne o perdevano i capelli (calvizie di tipo maschile) mi mostravano che stavano ricrescendo. Cerano delle cose che in un primo momento mi sembrarono incredibili, ma poi, facendo ricerche nella biblioteca del nostro ospedale per vedere se qualcuno aveva fatto delle indagini, ho scoperto che si, questi problemi erano stati studiati e che si, gli effetti del progesterone erano già conosciuti”.
Il dottor Lee afferma inoltre che nelle sue pazienti, oltre al benefico effetto sulla densità ossea, il progesterone aveva anche portato a una diminuzione degli altri sintomi della menopausa, come sindrome premestruale, cisti fibrose del seno, vampate, secchezza vaginale, depressione, ipertensione, emicranie, ipotiroidismo e colesterolo alto. Il dottor Lee si convinse ancora di più dell’efficacia del progesterone naturale quando scoprì che molte donne potevano diminuire gradualmente la loro dose di estrogeni per poi smetterli del tutto senza per questo compromettere la loro massa ossea. Anche se gli estrogeni vengono spesso ritenuti necessari per la secchezza vaginale e per le vampate, si accorse che anche questi problemi potevano migliorare usando solo il progesterone naturale.
Negli ultimi quindici anni il dottor Lee ha portato avanti una sua ricerca indipendente sulle molte applicazioni del progesterone naturale. Questa, del tutto svincolata dalle case farmaceutiche, presenta una più ampia visione delle possibili opzioni oggi a disposizione delle donne e offre un’alternativa efficace, totalmente sicura e completamente priva di effetti collaterali. Il dottor Lee ha trovato che, unito a una dieta corretta e ad alcuni cambiamenti dello stile di vita, questo ormone naturale è capace di eliminare gran parte delle sofferenze che accompagnano sia la SPM che la menopausa. Grazie alle sue ricerche, è arrivato alla conclusione che c’era un tema comune che legava tutte le sue pazienti che presentavano i dolorosi e spesso debilitanti sintomi della SPM, della pre-menopausa e della menopausa: la presenza di una quantità eccessiva di estrogeni nell’organismo – dominio degli estrogeni. Questi, invece di giocare il loro ruolo essenziale nell’ambito della ben equilibrata sinfonia degli ormoni steroidei, soffocavano la voce degli altri strumenti creando una dissonanza biochimica. Una maggiore quantità di estrogeni, sia sotto forma di contraccettivi orali che di TSO, era l’ultima cosa di cui aveva bisogno l’organismo di una donna.
È fondamentale anche ricordare che è il progesterone a essere responsabile del mantenimento dell’endometrio nelle condizioni necessarie per la sopravvivenza dell’embrione e in seguito del feto per tutta la durata della gestazione. Pochi si rendono conto, invece, che il progesterone è la madre di tutti gli ormoni; è il precursore più importante nella biosintesi dei corticosteroidi surrenali – gli ormoni che ci proteggono dallo stress – e di tutti gli ormoni sessuali – testosterone ed estrogeni. Questo significa che ha la capacità di potersi trasformare in altri ormoni se e quando l’organismo ne ha bisogno. Il fatto che deve essere sottolineato è che gli estrogeni e il testosterone sono i prodotti finali del metabolismo del progesterone, senza un suo adeguato livello. Gli estrogeni e il testosterone non saranno disponibili nella giusta quantità. Oltre a essere un precursore degli ormoni sessuali, il progesterone svolge anche molte funzioni fisiologiche. L’integrazione con progesterone naturale ne corregge la carenza che è il vero problema. Non si conoscono suoi effetti collaterali né fino a oggi sono stati individuati suoi livelli di tossicità. Il progesterone naturale aumenta la libido, protegge dalla fibrocisti del seno, fornisce una protezione contro il cancro del seno e dell’utero, conserva il rivestimento dell’utero, idrata e ossigena la pelle, inverte la crescita di peli sul viso e il diradamento dei capelli, agisce come diuretico naturale, aiuta a combattere la depressione e aumenta il senso di benessere, favorisce la combustione dei grassi e l’utilizzo dell’energia immagazzinata, normalizza la velocità di coagulazione del sangue ed è il precursore di altri ormoni importanti. Perfino i due sintomi più frequenti della menopausa, le vampate e la secchezza vaginale, scompaiono rapidamente con applicazioni di progesterone naturale. Inoltre svolge molte azioni benefiche in tutto l’organismo, dato che protegge contro gli effetti collaterali nocivi degli “estrogeni non contrastati”, sia che questi siano prodotti dall’organismo prima della menopausa o una conseguenza di una terapia a base di estrogeni o degli xenoestrogeni ambientali: esso aiuta l’organismo a riacquistare un miglio equilibrio ormonale. Tutti gli effetti indesiderati degli estrogeni sono combattuti dal progesterone. Riportare alla normalità i livelli di progesterone vuol dire ristabilire il corretto equilibrio ormonale.
La ricerca clinica e le esperienze personali stanno accumulando prove sempre più numerose e convincenti dei molti ruoli che il progesterone naturale gioca nel nostro organismo. Molte importanti scoperte sull’importanza di esso per la nostra salute sono state dimenticate lungo la strada, oscurate dal ruolo di protagonisti che gli estrogeni si sono accaparrati. Uno dei problemi della medicina è che tende a etichettare gli ormoni in base alle loro funzioni presunte, portando quindi a classificarli come ormoni sessuali, della tiroide, ecc., ma il corpo è un organismo molto complesso, non è facilmente riconducibile a una classificazione schematica, e gli ormoni svolgono tantissime funzioni. Per esempio, le cellule cerebrali concentrano il progesterone e il testosterone fino a livelli superiori a quelli presenti nel sangue. Provate a immaginare recettori del progesterone nel cervello! Ovviamente le cellule cerebrali non si comporterebbero così se il progesterone e il testosterone non avessero un ruolo importante da svolgere al loro interno. Questa recente scoperta aiuta a chiarire i curiosi risultati osservati dal dottor Lee nelle sue pazienti che, sotto terapia con il progesterone, riferivano di una maggiore capacità di concentrazione e di altri miglioramenti a livello mentale.
Il progesterone naturale, come abbiamo già visto, viene estratto dall’igname selvatico messicano. Il modo più efficace per somministrarlo è tramite assorbimento cutaneo, che è del 40-70 per cento più efficace dell’uso per via orale, questo perché il fegato rimuove un’alta percentuale degli ormoni ingeriti, inviandoli al tratto intestinale dove sono convertiti in forme solubili in acqua che si legano con altre sostanze per essere poi espulse. I più diffusi ed efficaci prodotti a base di progesterone naturale sono disponibili sotto forma di creme, oli o speciali applicatori. Il progesterone viene prima assorbito nello strato di grasso sottocutaneo per essere poi uniformemente diffuso in tutto l’organismo attraverso la circolazione. Con un uso continuato, i livelli di progesterone nel grasso raggiungono un equilibrio e le successive dosi portano a un aumento dei livelli nel sangue e all’intensificazione degli effetti fisiologici. È per questo motivo che le applicazioni di progesterone possono richiedere due o tre mesi prima di dare i migliori risultati.
L’organismo di ogni donna è diverso da tutti gli altri, quindi è importante trovare la giusta dose per ogni caso. Quelle consigliate sono semplici suggerimenti, la pazienti che soffrono di sintomi più gravi potrebbero richiedere all’inizio dosi maggiori o applicazioni più frequenti. Provate pure con diversi dosaggi fino a trovare quello giusto per voi: non ci sono pericoli, può anche essere necessario provare diversi prodotti fino a trovare quello che dà i migliori risultati.
Il progesterone naturale viene più facilmente assorbito se applicato in quelle parti del corpo dove la pelle è più sottile e dove più alta è la concentrazione di capillari, comprese quindi le zone dove tendiamo ad arrossire. Le aree migliori sono il viso, il collo, il petto, l’addome e la parte interna delle braccia e delle cosce. È meglio alternare le diverse zone, applicando la crema un giorno in una, il giorno successivo in un’altra e così via. Usato come crema per la pelle, il progesterone naturale ha un meraviglioso effetto rinfrescante, aumenta l’idratazione e l’ossigenazione delle cellule. Le donne che l’hanno usata sono rimaste colpite per la sua efficacia cosmetica e per il suo effetto contro le rughe, esso è un ingrediente delle creme idratanti da più di 45 anni.
Quando l’acne si manifesta in donne di trenta o quarant’anni fa sospettare un aumento del livello di androgeni (ormoni maschili). Il dottor Lee ha trovato che in quasi tutte le sue pazienti con questa patologia, la somministrazione di progesterone portava dei benefici. La sua ipotesi è che la diminuzione dei follicoli nelle ovaie, con la conseguente carenza di progesterone, porti a una maggior produzione di androgeni nelle ghiandole surrenali. Quando i livelli di progesterone vengono riportati alla normalità, la produzione di androgeni scende e la pelle si ripulisce.
Nel corso della sua pratica medica, il dottor Lee ha anche notato che le donne che soffrivano di ipotiroidismo (la tiroide è la ghiandola che regola il metabolismo) erano più numerose degli uomini. Ha anche notato che molti sintomi, come la ritenzione di grassi e di liquidi, il rigonfiamento del seno, il mal di testa e la bassa libido, erano simili a quelli del dominio degli estrogeni. Aumentando i livelli di progesterone, non solo nelle sue pazienti i sintomi del dominio degli estrogeni diminuivano o scomparivano del tutto, ma lo stesso accadeva al loro supposto ipotiroidismo. Gli estrogeni, il progesterone e gli ormoni tiroidei sono legati fra loro, gli estrogeni immagazzinano le calorie del cibo sotto forma di grasso, mentre gli ormoni tiroidei trasformano le calorie dei grassi in energia utilizzabile. Gli ormoni tiroidei e gli estrogeni hanno quindi un’azione contrastante. Il dottor Lee ha ipotizzato che gli estrogeni inibiscano l’azione della tiroide sulle cellule dando luogo ai sintomi dell’ipotiroidismo nonostante valori normali dei livelli di ormoni tiroidei nel sangue. I sintomi dell’ipotiroidismo nelle sue pazienti con estrogeni non contrastanti (carenza di progesterone) diminuivano somministrando progesterone per ristabilire il normale equilibri ormonale.

 

Costantino Mazzanobile