Resta con noi di RivistaDonna.com… incontriamo Martufello

  • LEI ALL’ANAGRAFE è ISCRITTO COME FABRIZIO MATURANI: COME MAI è NOTO A TUTTI, INVECE, CON IL SUO NOM DE PLUME “MARTUFELLO”?

Mi chiamano così sin da quando ero bambino. Nella mia città, Sezze, vengono chiamati con questo nomignolo tutti i bambini vispi e dispettosi, una sorta di “scugnizzi” simpatici.

 

  • DA SEZZE, SUA CITTà NATALE, è APPRODATO AD UNA GRANDE METROPOLI QUALE ROMA: COME è STATO QUESTO PASSAGGIO?

Il passaggio è sempre un pò difficile ma devo ammettere che Roma mi ha accolto bene, ci lavoro da tantissimi anni ormai: Roma può essere considerata, dopo Sezze, la mia seconda patria mentre la mia seconda casa, naturalmente, non può essere che il Salone Margherita: il “Bagaglino”.

 

  • L’ARTE COMICA è UN’ARTE ANTICHISSIMA QUANTO IL MONDO: COSA L’HA PORTATA, SIG. MARTUFELLO, A SVOLGERE QUESTA PROFESSIONE?

Io, a dire il vero, da ragazzo sognavo di fare il bel tenebroso ma poi passavo davanti ad uno specchio e mi convincevo sempre più che avrei dovuto intraprendere tutt’altra strada. È così, allora, ho iniziato da ragazzetto a fare il comico, facendo divertire i miei paesani: scelta che, fortunatamente, si è rivelata la strada giusta!

 

  • …QUELLA DEL COMICO PER LEI è STATA Più UNA SCELTA PROFESSIONALE O DI VITA?

Entrambi: mi piace far ridere e nel frattempo mi diverto anch’io.  Io, come tutti, naturalmente, ho momenti di malinconia e tristezza: io sono una persona che nella vita quotidiana non si apre subito; bisogna saper scindere i due ambiti: il palco è una cosa, mi piace sentire la gente e il calore che emana mentre la vita è un’altra; va da sé che, nella vita di tutti i giorni, se trovo terreno fertile mi apro, ma devo ammettere che ciò non accade spesso. Io sono dell’idea che se i due aspetti vengono mischiati tra di loro si va a perdere un po’ di quell’aurea magica di cui sono portatori.

Martufello

  • FAR RIDERE NON è UN MESTIERE SEMPLICE: A SUO AVVISO LA SOCIETà HA VOGLIA DI CONTINUARE A RIDERE?

Penso di sì, spero di sì! D’altronde se si toglie il sorriso alla gente abbiamo tolto tutto… “Un sorriso arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona”!.

 

  • QUAL è, A SUO AVVISO, LA CHIAVE DEL SUO SUCCESSO?

Io credo sia semplicemente la genuinità e la mia totale naturalezza: io ho fatto tv per 24 anni consecutivi ininterrottamente. La mia più grande soddisfazione è quella di scendere tra le strade ed incontrare gente che mi dice che è cresciuta con me e che io, con la mia allegria, ho lasciato il segno. io sono del parere che le chiavi del successo siano poche: semplicità, naturalezza e genuinità; d’altronde io sono popolare; sono stato in tv con tutta la mia paesanità, e di questo ne vado molto fiero e ne sono orgoglioso ed il pubblico, questo, lo ha recepito e continua ancora ad apprezzarlo.

 

  • CI RACCONTA QUALI RICORDA PORTA DENTRO DI Sé DELLA SUA STORICA PARTECIPAZIONE ALLA NOTA TRASMISSIONE TELEVISIVA “ IL BAGAGLINO”?

Il “ Bagaglino” rappresenta tutta la mia vita: è stata parte di me e tutt’ora continua ad esserlo. È come se fosse un arto che non va più via: un braccio, un polmone o una gamba. Porto dentro di me ricordi bellissimi, è stata una stagione molto produttiva. Io ho fatto ben 35 anni di teatro e 24 di televisione.

 

 

  • IL SUO RAPPORTO CON CASTELLACCI E PINGITORE…

Io con Castellacci ho avuto un rapporto meraviglioso e mi dispiace che non ci sia più; la stessa dicasi per Pingitore, con il quale tutt’ora lavoro. Ho da poco terminato al Teatro “Tirso De Molina” di Roma lo spettacolo di Pingitore intitolato “ Buon compleanno”: sulla scena con me erano presenti Manuela Villa, Nadia Rinaldi e Stefano Ambrogi. Da Novembre parto con un nuovo spettacolo sino a Gennaio 2016 con la partecipazione di Pamela Prati; a Febbraio, invece, portiamo al Salone Margherita, il “Bagaglino”, per ben 10 giorni la Commedia “Buon Compleanno”, mentre da Marzo, per due settimane, sarò al Teatro “Tirso”, sempre con uno spettacolo di Pier Francesco Pingitore intitolato “ Per un pugno di schei”, con Manuela Villa.

 

  • TUTTE LE CRONACHE PARLANO DEL SUO INCIDENTE IN SCOOTER AVVENUTO LO SCORSO 25 LUGLIO A VETRALLA (VT): POTREBBE RACCONTARE AI LETTORI E ALLE LETTRICI DI “RIVISTA DONNA” LA DINAMICA DELL’INCIDENTE? QUALI SONO LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE ATTUALI E COME STA VIVENDO QUESTI GIORNI?

La dinamica è semplicissima: io stavo percorrendo in scooter una strada nel centro abitato di Vetralla quando, all’improvviso, una signora ha svoltato a sinistra non vedendomi e facendomi perdere il controllo della moto. Ringrazio Dio che sono ancora qui a raccontarlo. Mi fanno male i piedi e riporto fratture sul corpo e scorticature in faccia

 

  • NEL SETTEMBRE 2014 FA PARTE DEL “MINIMONDO” DI “AVANTI UN ALTRO!” SU CANALE 5 NEL RUOLO DI BARZELLETTIERE: CI RACCONTI COME è STATA QUESTA ESPERIENZA LAVORATIVA…

È stata una bellissima esperienza, ho fatto tutta la stagione invernale e ringrazio Paolo per essersi ricordato di me e per avermi scelto. D’altronde a Paolo mi legano ben 4 anni di bellissimi ricordi e successi quando eravamo insieme al Programma “Beato tra le donne” e quando mi ha chiamato per questa nuova avventura ho accettato con gli occhi chiusi e con tutta la benda!

 

  • … LA VEDREMO NUOVAMENTE ALL’INTERNO DEL CAST NELLA NUOVA STAGIONE?

Sì, sono contento di essere stato confermato per questa nuova edizione di “Avanti un Altro!” 2015, che avrà inizio a partire dalla seconda metà di Settembre.

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  • MARTUFELLO, LEI L’ANNO SCORSO HA FESTEGGIATO BEN 40 ANNI DI CARRIERA PROFESSIONALE: COME LI HA FESTEGGIATI? COSA LE HA INSEGNATO IL PANORAMA TELEVISIVO ITALIANO?

Li ho festeggiati allo stadio “ Tasciotti” di Sezze alla presenza di tutto il paese e la partecipazione  degli amici di sempre tra cui Pamela Prati, Pingitore, Magalli e Baudo. È stata una grande serata piena di gioia e commozione al tempo stesso. Il panorama televisivo mi ha insegnato senz’altro ad essere me stesso: ho capito quanto la gente mi ama e quanta simpatia  nutre per me ed  contraccambio sempre con mia grande soddisfazione.

 

  • QUALI SONO I SUOI HOBBY?

Io sono un tipo “casaiolo”: dal momento che passo molto tempo tra la tv e il teatro quando posso mi piace stare a casa e godermi appieno la tranquillià.

 

  • A SUO DIRE LA FORMA DI SPETTACOLO Più SANA E Più BELLA è RAPPRESENTATA SENZA DUBBIO DALLA FESTA DI PIAZZA: LEI CREDE CHE AL MONDO D’OGGI SI STIANO PERDENDO QUEI VALORI E QUELL’ANTICA NATURALEZZA DEL PASSATO?

No assolutamente, per fortuna ancora no! La piazza è una cosa meravigliosa. A me piacciono tanto le feste di paese con le sue bancarelle tutte colorate: mi piace salire sul palco e mettere in scena uno spettacolo vero che nasce dentro il cuore; sono feste alle quali partecipa tutta la comunità con tanto impegno e sacrificio; è un evento irrinunciabile quello della festa di paese che spero vivamente non tramonti mai!

 

 

  • CI SONO DEI CONSIGLI CHE POTREBBE TRASMETTERE AI GIOVANI TALENTI DESIDEROSI DI INTRAPRENDERE LA CARRIERA ARTISTICA…

Il mio consiglio è esclusivamente uno: quello di studiare. Studiare non solo nelle scuole di recitazione ma in primis studiare frequentando la Scuola: se non si possiede una buona cultura, e del talento, non si arriva da nessuna parte. Un esempio su tutti il mio amico Paolo Bonolis! Io consiglio sempre ai giovani di non farsi trascinare dai falsi entusiasmi ma di rimanere con i piedi ben saldi per terra e galoppare tanto, senza mollare mai. Quello dell’Artista è un mestiere serio che va fatto con molta professionalità.

Adam Rizzi