Emma Morton: dopo X Factor prosegue il suo successo con l’inedito “Holidays”

Emma Morton Holidays cover

 

EMMA MORTON, 29 anni, scozzese di nascita e italiana d’adozione, vive in Italia da cinque anni, paese in cui ha trovato “l’amore e la consapevolezza che l’ha portata alla musica”. Emma racconta: «È nell’amore che ho trovato per le cose semplici e fondamentali che nasce la mia musica, la mia voce. Qui, in Italia, ho imparato a conoscere la cucina, la terra. La famiglia che ho costruito qui mi ricorda di amare me stessa e la mia storia che, oggi, rendo in musica». Laureata in letteratura presso l’Università di Edimburgo, Emma è sempre stata un’amante della parola scritta. Prima di dedicarsi al mondo della musica ha lavorato come giornalista per diverse riviste in Gran Bretagna e scritto poesie da quando era bambina, realizzando la sua prima pubblicazione all’età di 8 anni. Il suo percorso musicale è cominciato nell’ambito della musica jazz poco dopo essersi trasferita in Italia nel 2009. Dal 2010 al 2013 con i suoi progetti live è stata ospite in teatri e festival interpretando, oltre alle sue canzoni, brani swing italiani degli anni ’30 e ’40. L’artista inoltre scrive musiche per film e documentari insieme al compagno Luca Giovacchini, una passione che li unisce. Emma Morton ha partecipato all’ottava edizione di X FACTOR ITALIA, dove ha riscosso un enorme successo. Nel corso della semi-finale del talent la cantante ha presentato l’inedito dal titolo “DADDY BLUES“, che dà anche nome al suo primo EP pubblicato da Sony Music Italy.

Dalla Scozia all’Italia come mai questa scelta?

Una singola spiegazione del perché mi sono trasferita dalla Scozia in Italia non c’è; fondamentalmente sono più felice qui. Fin dalla prima volta che ho messo piede in questo paese ho sentito una specie di appartenenza pura, naturale. Pur non conoscendo nessuno mi sembrava di esser tornata a casa dopo anni che mi sentivo persa. Ho seguito il mio istinto e non sono mai tornata indietro. L’Italia mi ha dato qualcosa che non avrei mai pensato di trovare: la mia voce e attività come performer, la mia famiglia bellissima e la consapevolezza che ognuno di noi ha le risorse per scegliere come vivere.

Sei laureata in Letteratura e scrivi da quando avevi 8 anni. Cosa ricordi di quelle prime pubblicazioni?

Scrivo ed ho sempre scritto Confessional poetry; racconti delle mie esperienze, in particolar modo quelle più difficili. Trovo che aiuti a metabolizzare il trauma e a dare bellezza a cioè che non ne ha. Ricordo che la mia prima pubblicazione fu una poesia che affrontava la partenza di mio padre, mi piacerebbe rileggerla… forse è rimasta in una soffitta in Scozia.

Foto Emma Morton

Il tuo percorso musicale è incominciato nell’ambito della musica jazz. Spiegaci meglio…

Quando sono arrivata a Barga, un paesino bellissimo affianco a La Garfagnana, Tuscany, non avrei mai pensato di entrare nel mondo dello spettacolo. Ma grazie al bellissimo Barga Jazz Festival ho trovato degli amici musicisti che, sentendomi cantare dopo qualche bicchiere (hehe), hanno pensato che avessi le potenzialità per cantare in un progetto swing italiano. Mi sono messa a studiare a casa, imparare il repertorio e esibirmi prima nei locali, poi nei jazz club e festival. Da lì è partito tutto il mio percorso come cantante ed ho sperimentato da allora tanti altri generi come il country, pop, soul e l’elettronica.

Cosa è la musica per te?

Credo che musica sia la lingua nella quale ogni essere del mondo si riconosce. Senza la musica non credo che esisteremmo. Quindi, music for me is fucking pretty much everything.

Emma Morton per Piquadro 2

Hai un autore a cui ti ispiri?

Beh, ci sono tanti autori che mi ispirano. Stilisticamente cerco di seguire l’istinto, sono molto spontanea e seguo quello che mi sembra giusto al momento. Da quando ho iniziato a scrivere canzoni anziché poesie mi piace sperimentare con diversi processi creativi. A volte trovo degli accordi sul pianoforte che mi piacciono poi pigio “rec” sul cellulare e comincio a parlare a occhi chiusi, a volte registro per ore senza preoccuparmi di quello che sto dicendo, ma lasciando esprimere cioè che è innato e naturale. Il giorno dopo ascolto la registrazione, e scopro spesso delle cose interessanti su cui posso lavorare. Lo trovo più eccitante che semplicemente scegliere una tematica che potrebbe funzionare: preferisco che la tematica si scelga da sé, che sia lei a scegliermi.

Cosa vuoi trasmettere a chi ascolta le tue canzoni?

Voglio trasmettere semplicemente la mia storia con lo scopo che qualcuno, da qualche parte, ci si riconosca, e si crei così una rete di unione invisibile che ci rinforza. Come ho detto prima, penso che la musica sia un linguaggio unico che ci arriva con un altro impatto rispetto ad altre forme di comunicazione. Per cui quando canto voglio trasmettere cioè che è vero, cerco di non pensare alla voce come uno strumento ma come un mezzo di comunicazione di qualcosa di importante. La bellezza sta in quello, non solo nella tecnica vocale.

Emma Morton per Piquadro 1

L’avventura di X Factor, come è iniziata?

X Factor è iniziato come un “calcio sul di dietro”. In senso positivo. Avevo bisogno di uno svolta e la nascita della mia baby Billie mi ha dato la forza per provare, rischiare, e creare qualcosa di più solido per lei e la mia famiglia.

Quali sono state le difficoltà e le soddisfazioni di questa esperienza nel reality?

La soddisfazione più grande è stata quella di aver avuto così tanto supporto ed incoraggiamento dal pubblico. Beh, sono una scozzese in Italia, ma mi sono sentita così accolta e capita, è stato veramente toccante. Il lavoro che ho fatto con Rossana Casale come vocal coach è stato fondamentale, grazie a lei ho ottenuto la padronanza della mia voce e ora mi sento una performer molto più forte.

La difficoltà principale era trovare l’equilibrio fra l’essere in gara ed essere madre. Ho portato Billie con me e l’ho allattata durante l’intera trasmissione ma non è stato semplice da gestire. Le giornate di lavoro erano molto lunghe e Billie mi mancava tanto. Abbiamo iniziato la routine di stare sveglie la notte perché non ci vedevamo di giorno, ma alla fine la mancanza di riposo mi ha fatto sentire un po’ crazy.

Quanto è importante per te il sostegno del tuo compagno Luca Giovacchini?

Senza l’amore ed il supporto del mio compagno (e anche chitarrista!) non so se avrei potuto trovare tutte le forze per affrontare la vita che ho oggi. Dal primo momento lui ha creduto in me e mi fa sentire una regina. 🙂 La sua cultura musicale e sensibilità mi ha insegnato molto e mi ha fatto crescere alla svelta non solo come artista ma anche come donna.

Emma Morton per Piquadro 3

Altre passioni oltre la musica?

Dopo la musica la cosa che mi appassiona di più è cucinare. Ho lasciato casa a 16 anni e ho preso un anno di pausa dagli studi abitando e lavorando in un albergo che aveva un ristorante d’eccellenza. Lì ho lavorato con degli chef incredibili ed è iniziata così la mia passione di cucinare. Oggi, abitando nel Paese con la miglior qualità gastronomica del mondo posso passare le serate cucinando per la famiglia ed amici con grande sfogo e piacere.

Il tuo ultimo inedito Holidays. Come Nasce?

“Holidays” è nata come prima collaborazione con il brand Piquadro per regare una canzone speranzosa per Natale a tutti i suoi clienti e miei ascoltatori.

Prossimi progetti discografici?

Attualmente sto lavorando su un disco di inediti in Italia con il grandioso autore Matteo Buzzanca, ma mi sto anche dedicando ad altri progetti discografici. Una collaborazione con Indian singing sensation Shweta Pandit, e dei featuring con un grande produttore a Londra nell’ambiente della dance.

 Come è il tuo rapporto con i fan?

Da quando ho partecipato a X Factor ho ricevuto un oceano di messaggi di supporto da tutte le parti d’Italia e da persone di tutte le età. Sono contenta di avere la possibilità di connettermi con un pubblico molto vario. Non riesco nemmeno a rispondere a tutte le mail che ho ricevuto ma cerco di comunicare il mio apprezzamento tramite la musica che pubblico. Mi considero molto fortunata a ricevere tutto questo amore e spero di poterlo onorare continuando la mia strada musicale con autenticità.

I