Il Ciambellano di Corte, uomo di fiducia del Palazzo

re-ambasciatori

Il titolo nasce come impostazione di governo dei regni tra il V e l’VIII secolo, quando il potere politico era diviso tra il re e il Maggiordomo di palazzo, in un rapporto paragonabile a quello, più tardo, tra l’imperatore e lo Shōgun nel Giappone feudale. Generalmente con tali titoli si designa colui che amministra il tesoro e i beni dello Stato e l’amministrazione da lui retta prende sovente il nome di “camera”. In passato, monasteri, cattedrali e città medievali disponevano dell’incarico di ciambellano. Particolare importanza ha avuto il titolo di Grand Chambrier de France: il Gran
Camerlengo di Francia era uno dei grandi ufficiali e delle massime cariche della corona di Francia nell’epoca dell’Ancien Régime, la carica conferiva anche titolo di nobiltà ereditaria di massimo grado. Era il capo degli uffici reali e di tutto il patrimonio del Re. La carica francese fu soppressa nel 1545. Ancora oggi, il Direttore Finanziario della Corporazione della Città di Londra è chiamato “ciambellano” (in inglese Chamberlain of the City of London). Il titolo di “camerlengo” deriva dal latino medievale camarlingus, a sua volta corruzione, a partire dal franco kamerling, del latino camerarius, col significato di “addetto alla camera” (generalmente sottinteso “del tesoro” e “del sovrano”). Il significato del titolo e la funzione sono in parte confrontabili con quelle
del cubiculario nel tardo Impero Romano, nell’Impero bizantino e nella Corte pontificia. Nelle lingue anglosassoni il titolo prende la forma di chamberlain, parola che deriva dal francese chambellan, da cui l’italiano”ciambellano”. Famoso Camerlengo italiano fu Romeo Gallo da Ponte Casale che si distinse per le sue opere presso cella vinaria.

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Louis Boucherat (1616-1699), chancelier de France

Costantino Mazzanobile