Katia Corda: la definizione di donna sarda

Katia Corda così come è, senza trucco e senza inganno.
Katia Corda così come è, senza trucco e senza inganno.

Quando si parla di donna sarda si parla di una figura femminile forte, austera, indipendente e ribelle, o semplicemente la si considera tale perchè vede il mondo a modo suo.

E se parliamo di Katia Corda ci accorgiamo che tutto questo le appartiene; è inoltre affascinante, decisa e semplice, senza giri di parole o tempeste di pensieri, e tutto ciò la rende ancora più interessante ed allo stesso tempo mette chiunque a proprio agio.

 

Uno dei motivi per i quali la conosciamo è per il ruolo di co-protagonista nel film “Bandidos e Balentes“, pellicola nella quale non solo recita ma ha avuto un ruolo a 360 gradi, andando dalla selezione del cast addiritura al trucco passando per tutti i dipartimenti, coadiuvata ovviamente da uno staff eccezionale, il tutto diretto dal professionalissimo ma sempre pronto alla battuta Fabio Manuel Mulas; scritto e ideato da Gianluca Pirastu e con la sceneggiatura di Tonino Pischedda.

La locandina del film
La locandina del film

Il film è stato già proiettato al cinema di Santa Giusta (in provincia di Oristano) e ha ricevuto una critica molto positiva e pareri altrettanto buoni, tanto da fare il bis questo sabato nello stesso cinema, il Movies Multisala, a causa delle grandi richieste del pubblico.

Arriverà anche a Cagliari dal 23 febbraio all’ UCI CINEMA , con lo spettacolo delle 20.30, per un’ intera settimana.

 

Balentes: il codice non scritto” racconta di quella fase dell’interno Sardegna negli anni ‘50 dove si ha questo susseguirsi di faide e di episodi di banditismo, ma la narra dal punto di vista matriarcale, mostrando il ruolo fondamentale che le donne hanno in questo fenomeno, essendo loro quelle a volere vendetta, decidendo effettivamente il da farsi, spingendo gli uomini ad agire.

La bellissima Katia immersa anima e corpo nel ruolo di Angheledda
La bellissima Katia immersa anima e corpo nel ruolo di Angheledda

Angheledda (interpretata da Katia) è colei che decide di vendicare il proprio padre e rende suo fratello l’artefice di questa vendetta, mostrando come la donna abbia un ruolo decisivo nella storia, sia quella del film che reale.

Per chi non lo sapesse i Balentes, nella storia Sarda, non sono delle persone cattive ma coloro che spesso proteggono una comunità o un paese dove la legge non arriva o è molto lenta, facendosi praticamente giustizia da soli, diventando a loro volta dei fuorilegge.

 

Il concetto di Balente è poi cambiato nell’arco del tempo e ai giorni nostri ha raggiunto un significato quasi negativo, sopratutto a causa della stampa che ne ha fatto un uso improprio.

Il film riceverà a Febbraio un’onoreficienza a Chicago e verrà proiettato in tutti i circoli sardi in Italia e si spera nel mondo; ed essendo sottotitolato sia in italiano che in inglese (l’audio del film è in sardo) si spera abbia tanto successo all’estero quanto ne stà già avendo in Sardegna.

Il sardo in se è molto espressivo, e i dialoghi nel film sono sporadici, non essendoci il bisogno di parlare tantissimo, rendendo il film comunicativo a livello visuale, senza l’aggiunta di troppe parti parlate per farci capire cosa stia accadendo.

Katia con Elisabetta Contini in una scena del film.
Katia con Elisabetta Contini in una scena del film.

E’ un capolavoro da tenere d’occhio, ci ricorda Katia, realizzato con una cura al dettaglio pazzesca e una tecnica da far invidia ai candidati agli Oscar; risultato raggiunto non grazie ad un budget milionario, ma grazie ad uno sforzo collettivo ed una passione incomparabile a qualsiasi altro sentimento.

 

Tornando alla star di questa intervista, la nostra amata Katia, si capisce che è una donna vissuta, che non ha la vergogna di ammettere che qualsiasi lavoro sia onesto e che sembra lei stessa mai fermarsi, sprizzando energia e vitalità da tutti i pori.

Tutto ciò non lo si aspetta da una persona che ha vissuto personalmente la tragedia della nave da crociera Concordia, affondata qualche anno fa al largo delle coste Toscane, che ha anzi scritto di questa e di mille altre sue peripezie nel libro “e CHI se li (S) CORDA“, facendoci vedere il tutto in una chiave tragicomica, raccontando sè stessa tramite questa e tante altre vicende; dandoci una dose di ottimismo nella vita del quale abbiamo tanto bisogno e nel mentre regalandoci un sorriso.

La copertina del libro, distribuito da  "Arduino Sacco Editore"
La copertina del libro, distribuito da
“Arduino Sacco Editore”

Il libro si può acquistare in libreria su ordinazione, e naturalmente online.

 

La passione per la scrittura e per la recitazione nascono nell’infanzia per la nostra bella Katia, che sin da piccola si cimentava a scrivere e a recitare, spesso anche nella sua cameretta, per poi portare questa passione con sè fino ad arrivare al grande schermo.

Che viaggio!!!

Non solo bella ma dai molteplici talenti.
Non solo bella ma dai molteplici talenti.

Ha recitato spesso in costume e sarà presente anche in “Donoria“, un colossal medioevale nel quale interpreterà la sorella di una figlia ripudiata dal re perche’ illeggittima nel periodo del Giudicato di Arborea,coincidendo con l’arrivo una serie di avvenimenti sfortunati che verranno attribuiti dal popolo, allora ignorante, a Donoria.

Questa donna, additata come fattucchiera, venne allontanata dal villaggio di Rebeccu, nella zona di Bonorva; e lanciò agli abitanti una maledizione nella quale augurava al piccolo borgo ed ai suoi abitanti di non superare le 30 case, cifra che poi rimase invariata da quei tempi fino ad oggi.

Uno scorcio di Rebeccu. Fonte: Pinterest
Uno scorcio di Rebeccu.
Fonte: Pinterest

Una storia e leggenda che è viva e raccontata ancora oggi come giustificazione della fondazione e delle origini di Bonorva stessa.

Questa talentuosa e gentilissima signorina ci ha raccontato un pò di se, facendoci capire che ha ancora tanta strada da fare e che non ha paura di sforderare il suo charm e il suo indelebile sorriso e percorrerla tutta a testa alta.

E’ un misto tra mistero, fascino, intelletto ed energia, ed è la somma di tutto ciò che la rende sia interessante che diversa dalla massa.

Rivista Donna e i suoi lettori augurano tanto successo e fortuna a questa artista dalle mille risorse.

Saludi e trigu!

 

Emanuele Taino Foddai