IMPRESA 4.0: IL ROADSHOW DI CONFINDUSTRIA A CAGLIARI

Si è svolta a Cagliari, organizzata da Confindustria Sardegna e Confindustria Sardegna Meridionale, la quinta tappa del roadshow nazionale promosso da Confindustria in collaborazione con Confindustria Digitale e Assinform che, a partire dal 2016 e per tutto il 2017, sta percorrendo la penisola per aiutare le industrie italiane ad avviarsi sul percorso della trasformazione digitale.confindustria

 

La giornata è stata caratterizzata da un approccio strettamente operativo, con testimonianze di imprese locali e sessioni di lavoro finalizzate ad aiutare imprenditori e manager a capire in concreto come trasformare la propria azienda in un’impresa digitale e come accedere alle agevolazioni previste dal piano del Governo “Industria 4.0”: incentivi fiscali, iperammortamenti, crediti d’imposta, finanza agevolata e infrastrutture di rete.

 

Dopo l’apertura dei lavori affidata a Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna Meridionale e della Camera di Commercio di Cagliari, sono intervenuti: Raffaele Paci, Assessore della Programmazione della Regione Sardegna, Elio Catania presidente di Confindustria Digitale, Alberto Scanu, Presidente di Confindustria Sardegna, Gianluca De Cobelli, senior advisor di EY, Carlo Purassanta presidente di Steering Committee Piattaforme di filiera per le Pmi di Confindustria Digitale, Dario Scaffardi, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Generale di SARAS e Andrea Alessandrini, Amministratore Unico di Nobento Antonello Busetto, direttore Assinform.

Alberto Scanu, presidente Confindustria Sardegna.
Alberto Scanu, presidente Confindustria Sardegna.

 

Agli esperti di Ict, Paola Andreozzi di Microsoft, Alberto De Angelis di Ibm e Marco Pozzi di Sorint, è spettato il compito di illustrare operativamente come fare per trasformare un’azienda tradizionale in un’impresa 4.0.

 

Maurizio de Pascale ha evidenziato l’importanza dell’innovazione digitale per il futuro del comparto manifatturiero in considerazione delle nuove opportunità di business che si creeranno per le aziende di ogni settore e dimensione nonché per la possibilità di creare sinergie tra produzioni diverse. La digitalizzazione sarà “una occasione fondamentale per accorciare le distanze dai mercati e quindi particolarmente importante per le imprese che operano di un’isola come la Sardegna Un’evoluzione che per avere successo ha necessità del massimo sostegno da parte delle Istituzioni non solo in termini di incentivi finanziari ma anche di dotazioni di infrastrutture abilitanti. In tal senso un ruolo fondamentale potrà essere svolto dalle politiche messe in campo dal Governo nazionale e dalla Giunta Regionale.

 

 

Anche l’Assessore della Programmazione e Vice Presidente della Regione Raffaele Paci ha evidenziato il fatto che “la Regione sostiene con tantissimi strumenti il processo di innovazione, che non si applica solo ai settori ad alta tecnologia ma anche all’edilizia, all’agricoltura, all’artigianato o al turismo: basta pensare al nostro artigianato su Amazon o alla tecnologia digitale applicata ai Giganti di Mont’e Prama. Mettiamo a disposizione finanziamenti per le imprese ma anche strumenti come la strategia s3, il fablab, l’agenda digitale. È indispensabile un legame stretto con la scuola e l’Università e noi ci siamo con il coding Iscol@ e il supporto al contamination lab. Sono disponibili ingenti risorse nazionali nel progetto Industria 4.0 e risorse europee in Horizon 2020, allora uniamo le forze di imprese e Regione per intercettarle. Siamo pronti anche a studiare la possibilità che il Digital Innovation Hub occupi uno spazio nell’ex Manifattura Tabacchi, a supporto delle imprese creative culturali che fanno arte, cultura, musica, cinema in quello splendido spazio”.

 

Dall’Osservatorio sull’Innovazione Digitale di EY- Confindustria, è emerso che la Sardegna è posizionata al 2° posto in Italia per il livello di finanziamenti pubblici stanziati per il digitale, sia a livello di i fondi strutturali europei che di investimenti pubblici per la R&S. E’ al 4° posto per il livello di digitalizzazione della scuola, grazie soprattutto al Progetto Scuola Digitale lanciato nel recente passato dalla Regione. La Sardegna risulta più sviluppata della media delle regioni italiane in termini di penetrazione dei PC nelle famiglie e, inoltre, dimostra una notevole vitalità sia nella creazione di start up innovative che nella registrazione di brevetti collegati all’ICT. Un sicuro elemento di sviluppo deriverà dal completamento della copertura con reti ultra broadband sia fisse che mobili, indispensabili per la realizzazione di piattaforme Smart City.

 

Elio Catania ha sottolineato che con il piano Industria 4.0 il Paese si è dotato per la prima volta di una politica industriale basata sull’innovazione. E’ questo un passaggio fondamentale che come sistema delle imprese siamo impegnati a scaricare nei territori per raggiungere la più ampia platea di Pmi aiutandole concretamente nel percorso di trasformazione competitiva digitale. Si sta tracciando la via italiana a Industria 4.0, mobilitando le imprese e le loro rappresentanze in decine di incontri sul territorio, puntando alla creazione di una rete nazionale di Digital Innovation Hub e ad azioni mirate di formazione. In questa direzione la Sardegna appare fortemente orientata a valorizzare le proprio risorse ed eccellenze al fine di cogliere al meglio le nuove opportunità in campo.

 

Dario Scaffardi, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Generale di SARAS e Andrea Alessandrini, Amministratore Unico di Nobento hanno portato l’esperienza d’innovazione delle rispettive aziende.

 

In particolare Scaffardi ha presentato il progetto #Digital Saras che avrà un impatto rilevante sui processi e sulla qualità del lavoro nella raffineria di Sarroch, la più grande del Mediterraneo.  Il manager ha spiegato come le tecnologie che sfruttano big data o l’industrial internet costituiscano una notevole opportunità per incidere sui costi, come nel caso della manutenzione “predittiva”. Ma il digitale, ha sottolineato Scaffardi, “significa anche sviluppo delle competenze dei lavoratori, senza i quali non c’è progetto che possa avere successo”.

 

Alberto Scanu infine, nel sottolineare come la digitalizzazione possa contribuire non solo ad accrescere la competitività delle imprese ma anche ad incrementare i livelli occupazionali e la qualità del lavoro, ha illustrato la proposta, avanzata nei giorni scorsi all’Assessorato Regionale della Programmazione, di costituire, anche in Sardegna, un “Digital Innovation Hub” volto a sostenere e promuovere i processi di innovazione per le imprese, supportati anche dal programma governativo “Industria 4.0”. L’obiettivo è quello di creare una rete di eccellenze sciuentifiche e tecnologiche facendo interagire tutti i soggetti protagonisti della ricerca e dell’innovazione stimolando ed intercettando le esigenze delle imprese manifatturiere.