Rivista Donna intervista Nadia Roberti

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E’ una donna solare, energica e con tanta- tantissima- voglia di ballare e di trasmettere agli altri la sua passione per le danze popolari che insegna con grande entusiasmo la bresciana Nadia Roberti.

 

Nadia, si presenti alle nostre lettrici…

Sono una donna con due anime diverse : la passione per la danza si contrappone alla mia natura  di “ragioniera”, che faccio di professione. Da vent’anni pratico le danze popolari e faccio parte del gruppo Girovagando A.S.D. di Carpenedolo (BS).

Sono una persona curiosa ed attiva e ciò trova libero sfogo nel mondo del folk. Il ballo popolare  spazia in tutte le latitudini del mondo e la tipologia delle danze tradizionali cambia da ogni Paese da cui proviene, perciò la ricerca , lo studio e la pratica possono essere infinite.

 

Lei è maestra di danze popolari e molto attiva dal punto di vista politico. Come le vede le donne di oggi?

Disunite, anche se consapevoli. Siamo autonome, coraggiose e forti, ma abbiamo perso il senso di cooperazione, di complicità che ci aiuterebbe a raggiungere grandi risultati.

 

Crede che siamo davvero arrivate a una parità di genere o che ci siano ancora alcune difficoltà al riguardo?

Siamo molto lontane dalla parità, soprattutto nel nostro Paese. Ci sono tante battaglie da combattere, dalla parità di retribuzione alla considerazione ed al rispetto.

 

La danza può- a suo avviso- aiutare sia le donne sia gli uomini a rispettare maggiormente la propria fisicità e quella altrui?

La danza è un insieme di ritmo-movimento che si svolge in uno spazio ed è un metodo di comunicazione universale, come la musica. Ballando si comunica con il corpo, quindi non vedo pratica migliore per rispettare la propria e l’altrui fisicità.

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In che misura definirebbe la danza un’ arte, un’ attività sportiva e una passione?

La danza popolare è principalmente una passione che assume un’identità d’arte perché esprime le tradizioni e comunica attraverso esse. Può definirsi anche attività sportiva perché il movimento è assicurato!

 

Lei in particolare che cosa ama di essa?

La possibilità di stare insieme e divertirsi, muovendosi a ritmo ed in sincrono, sentendo l’energia del gruppo.

 

Perchè ha scelto la danza di genere popolare?

Perché oltre alla pratica, c’è una costante ricerca delle origini della danza stessa, delle musiche che la accompagnano, degli strumenti che suonano, dei motivi che hanno spinto i popoli a danzare con quei passi e con quelle specifiche coreografie. Inoltre il contesto storico e l’area geografica da cui provengono fanno della danza popolare un’espressione della vita che diventa tradizione.

Laura Gorini

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