Malattia di Parkinson: tra ricerca clinica e confronto

Lo stato dell’arte dopo duecento anni dagli Shaking Palsy.

Un incontro di alto profilo scientifico curato dai neurofarmacologi dell’ateneo di Cagliari con gli specialisti del Brotzu guidati da Gianni Cossu. Interviene anche il pro rettore Micaela Morelli.

 

 

Giovedì 6 e venerdì 7 aprile, dalle 14.30 alle 18.30 e dalle 8.45 alle 18.30, l’Hotel Regina Margherita – viale Regina Margherita, di Cagliari – ospita “1817-2017: la malattia di Parkinson”. Ai lavori – coordinati dal Centro Parkinson dell’Azienda Brotzu in collaborazione con la Neurofarmacologia del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Cagliari – partecipano alcuni dei principali esperti internazionali.

 

Il tema.

Dalla lectio di Gian Luigi Gessa (“Interazione dopamina-noradrenalina nel controllo delle funzioni corticali”) a Nicola Modugno (Pozzilli) con “Terapie complementari nella malattia di Parkinson”. Ma alla due giorni, in quattro sessioni si affrontano le tematiche e le più recenti intuizioni terapiche e cliniche sulla patologia che prende il nome di James Parkinson. Da segnalare gli interventi e la partecipazione di, tra gli altri, di Maurizio Melis, Micaela Morelli, Marco Diana, Walter Fratta, Francesco Marrosu. Tra i discussant, di rilievo le presenze degli specialisti Morgante (Messina/Londra), Cortelli (Bologna), Rascol (Tolosa), Ceravolo (Pisa), Bonifati (Rotterdam) e Calabresi (Perugia). Gaetano di Chiara dibatte di (Dopamina, tra movimento ed emozioni”, Gianni Cossu di “Out of Cns”: sistema gastroenterico e neuropatie periferiche nella malattia di Parkinson”, Mauro Carta di “Fisiopatologia delle discinesie”.

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Segni e sintomi. L’incontro, arricchito dalle presenza di alcuni dei maggiori opinion-leader nazionali e internazionali, è stato immaginato per celebrare duecento anni di progressi nella comprensione dei segni eei sintomi della malattia di Parkinson, delle sue cause, del suo trattamento e degli auspicabili futuri sviluppi di una cura non più solo sintomatica. “Una malattia che in questi 200 anni ha mostrato di essere molto più complessa rispetto a quanto apparisse dai primi studi sui sintomi motori. La riunione – spiega Gianni Cossu, neurologo, Centro Parkinson azienda Brotzu, responsabile scientifico dei lavori – è articolata sulla falsariga dei capitoli di “The Shaking Palsy”, elaborati da James Parkinson nel 1817. Si delinea lo stato dell’arte nella conoscenza della malattia. Uno spazio centrale della riunione è dedicato a ricordare il contributo della scuola neurofarmacologica cagliaritana che negli ultimi decenni ha avuto un ruolo centrale nella ricerca preclinica e clinica sulla dopamina e sui suoi straordinari effetti nel controllo del movimento e delle emozioni”.

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