Il Dubbio è il feto del Pensiero di Ercole Renzi

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Un importante aforisma di Stefano Benemeglio, padre delle Discipline Analogiche recita:

Il Dubbio è il feto del Pensiero

 
Perché il Dubbio è la lente con la quale traguardiamo la nostra realtà e che definisce il nostro atteggiamento nei confronti delle scelte della vita, piccole o grandi che siano. È un filtro a monte con il quale ci confrontiamo che materializza paure, incertezze, indecisioni e indugi. È la vocina che ci fa riflettere su presunte inadeguatezze, limiti e incapacità. E allora viviamo cercando di accertare costantemente la sua veridicità nei fatti della vita, anzi, inconsapevolmente, cerchiamo situazioni per metterci alla prova quasi alla ricerca di una sentenza di conferma. Il Dubbio, con questa sua presenza, crea tensione e se questa tensione è sgradita alla nostra parte logica che la vive come disagio, in realtà è ricercata dalla nostra istanza emotiva che fa di questa tensione il suo cibo. Ed ecco spiegato il masochismo della ricerca di situazioni complicate che ci mettono alla prova, che ci fanno soffrire ma che in realtà per la nostra dimensione emotiva costituiscono un vero e proprio rifornimento energetico! 
Ma da dove origina questo Dubbio che ci accompagnerà per tutta la vita?
Si forma in conseguenza alla Profezia che il genitore scaglia come reazione ad ogni atto di trasgressione del figlio: nasce dal suo amore e dalla sua sollecitudine affinché il figlio non cada negli stessi errori in cui il genitore sa di essere incorso. Perché…

Il fallimento di mio figlio sarà il mio fallimento!

La Profezia nasce come atto di amore, ma in realtà spesso è “un amore che uccide” perché è l’arma di cui solo il genitore dispone e che si imprime in modo indelebile nel sistema mentale dell’individuo, continuando ad agire nel suo pensiero per tutta la vita. Per il figlio costituisce l’atto celebrativo del genitore, la continuazione del rapporto con lui e viene riproposta dalla coscienza come riflessione tutte le volte che alla persona si presenta una situazione complicata o un ostacolo di difficile superamento. La Profezia viene espressa dal genitore in forma diretta o indiretta, con parole, gesti, allusioni, sarcasmi fino a vere e proprie invettive tutte le volte che il figlio fa balenare il sospetto di voler agire contro “la legge genitoriale”. È una sanzione preventiva, un mettere in guardia, un warning di rara efficacia che, per esempio, tuona così:

Vedrai che…
Fa attenzione che…
Nel tuo interesse ti dico che…

Ed ecco allora che di fronte agli inevitabili fatti della vita che la vedono fallire, la persona penserà ai propri difetti ed inefficienze, quelli per cui originariamente ha iniziato a percepire una scarsa o mancata accettazione da parte dei genitori e conclamerà il Dubbio generato dalla Profezia genitoriale, commutando quella che era una semplice idea in un vero e proprio Pensiero attraverso il quale valuterà e filtrerà l’intera sua esistenza. Insomma, Il Dubbio profetico è il dubbio che il genitore possa avere ragione. 
Un altro aforisma benemegliano recita: 

Uccide più il dubbio che la certezza

Dialogando con la nostra istanza emotiva più profonda possiamo risalire ai momenti topici dell’esistenza in cui si è cominciato a scrivere questo script per acquisirne consapevolezza, vedere il film, sorprendere il Dubbio all’opera e provare a depotenziarne gli effetti vincolanti nel presente. 

Il percorso di riequilibrio emotivo che offrono le Discipline Analogiche è proprio finalizzato al raggiungimento di questo obiettivo!
Vi auguro una settimana libera da dubbi!

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Ercole Renzi