Paralisi nel sonno: Che cos’è, le cause e i rimedi

La paralisi nel sonno è quella sensazione di svegliarsi, ma come se si stesse vivendo un incubo.

Ecco alcune cose da sapere sulla paralisi nel sonno.

Ci si sveglia all’improvviso, senza riuscire ad alzarsi dal letto. Provate a parlare ad alta voce ma rimane nella gola. Non potete fare nessun movimento.

Le sensazioni legate a questo stato sono: Paura, senso di costrizione, difficoltà respiratorie e ansia.

Cos’è la paralisi nel sonno? Quali sono le cause?

Essa è nota come paralisi ipnagogica: si tratta di un disturbo del sonno che in genere ha una durata di tempo breve, da pochi secondi ad un massimo di due minuti.

Purtroppo la sensazione di paura e panico possono essere intensi ed avere una durata più lunga.

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La leggenda sul demone del sonno

Esiste una leggenda su uno spirito demoniaco collegato al sonno e alle tenebre, questo demone è presente in varie culture ed è antichissima. 

Questa storia la ritroviamo nelle fiabe, nei miti scandinavi e nelle leggende che raccontano di mostri grotteschi simili a folletti cattivi, goblin,gargoyle, che sono in grado di entrare nel viaggio onirico a tradimento disturbando il sonno.

Un dipinto molto celebre su questo tema: l’Incubo di Johann Heinrich Füssli, datato 1781, ha rappresentato una creatura mostruosa seduta sull’addome di una donna dormiente, sdraiata sul letto in una stanza avvolta dall’oscurità

Già dai tempi passati, nell’antica Grecia, a Roma e nei paesi dell’Oriente e nel mondo babilonese, era presente questa presente che affonda nel mistero della notte e di ciò che evade dal controllo della nostra coscienza.

Incubus era il nome del demone che turbava il sereno riposo: era un omino che veniva raffigurato in una posizione contorta, seduto sul petto di chi dorme. Un’entità che è capace di penetrare nelle case come intruso che toglie il respiro.

Il nome Incubus proviene dal latino, diviso in due parole: “In” che significa sopra, e ”Cubus”, dal verbo cubare, cioè giacere. Si pensa che questo demone succhiasse la forza vitale del dormiente, in particolare giovani donne. 

Lascia le sue vittime in stato di completa paralisi da cui ci si risveglia faticosamente.

Se pur siano dei racconti antichi l’immagine che da questo mito infondo ci parla di qualcosa di attuale, legato alla condizione descritta come paralisi del sonno.

E’ uno stato di atonia muscolare legata alla paralisi e alle difficoltà respiratorie, dove si aggiungono anche delle sensazioni di panico e ansia. 

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Che cos’è la paralisi nel sonno?

Fisiologicamente parlando, durante questo stato, gli studiosi hanno verificato un “aumento dell’attività gabaergica nella formazione reticolare pontina, in grado di inibire i motoneuroni inferiori”.

In sintesi ciò significa che i nuclei della colonna dorsale sono inibiti, per questo non è possibile in quel minimo arco di tempo compiere i movimenti abituali.

Il corpo rimane in uno stato di riposo, ma la mente è cosciente e per questo chi sperimenta la paralisi nel sonno percepisce ciò che lo circonda, vede e sente. 

E’ presente una notevole riduzione alla risposta degli stimoli, e quindi risulta impossibile compiere delle azioni volontarie. 

In alcuni casi è possibile solamente muovere gli occhi o la lingua, invece gli arti sono completamente paralizzati o poco movibili.

Esistono altre cause, come la difficoltà a respirare, ovviamente più accentuata alla sensazione di panico che si prova dall’essere inermi. E’ come assistere ad una scena esterna, vedere e non poter agire e questo crea grande paura. Chi ha sperimentato questa condizione, ricorda a distanza di tempo come sia un’esperienza innaturale che può terrorizzare.

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Le cause della paralisi del sonno

Dietro alla paralisi nel sonno si verifica una discordanza tra corpo e mente. La fase REM, acronimo di Rapid Eye Movement, cioè Movimento Oculare Rapido, ha delle peculiarità oltre al movimento oculare. Questa fase è caratterizzata da alterazioni della respirazione, della pressione sanguigna ed a livello muscolare.

L’attività celebrale è perenne, ma facendo eccezione dei muscoli coinvolti durante la respirazione nella fase REM, si verifica lo stato di atonia: la paralisi muscolare. Essa durante la fase REM sembra correlata ad una funzione difensiva, ci proteggerebbe da movimenti incontrollati non coscienti dovuti all’attività onirica, e sono particolarmente pericolosi.

Nell’ospedale Niguarda a Milano si sono svolti degli studi riguardanti l’attività della corteccia motoria che, durante la fase REM sembra essere simile a quella rilevata durante la veglia. È intensa, ma gli stimoli non vengono tradotti in movimenti muscolari.

Quando si è svegli ma si ha la sensazione di essere bloccati, insieme al senso d’impotenza può essere collegata a periodi di forte stress, ansia o patologie quali la depressione, la mancanza di sonno e l’agorafobia.

Essendo un fattore anche psicologico, per capire il motivo della paralisi notturna, potrebbe aiutare farsi delle domande.

Nella vita di tutti i giorni sto affrontando qualcosa che mi fa sentire impotente? Sento di essere bloccato e di non avere la libertà di agire?

Ci sono ancora molto misteri legati a questa patologia che può colpire persone di tutte le età sin dall’infanzia.

Chi l’ha sperimentata racconta che ciò può causare anche allucinazioni, sia visive che uditive, insieme alla sensazione di una presenza schiacciante.

Questa paralisi generale te avviene al risveglio o durante la fase di addormentamento.

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Rimedi e cure

Il neuroscienziato land Jalal, si è occupato della paralisi nel sonno, ed ha creato una procedura chiamata Meditazione-Rilassamento o MR terapia, sviluppata in parte insieme al neuroscienziato Vilayanur S. Ramachandran.

La terapia MR si basa su quattro interventi:

La rivalutazione del significato dell’attacco a livello cognitivo, che viene effettuata a posteriori, a occhi chiusi, ripensando all’avvenimento.

Si punta sulla regolazione emotiva: un distacco progressivo dall’evento, a livello emotivo e psicologico.

È stato sperimentato un protocollo di Meditazione interiore, focalizzata sull’attenzione verso un oggetto positivo dal punto di vista emotivo.

Infine, l’ultimo step riguarda il rilassamento muscolare, che é in grado di migliorare il controllo del respiro e dei movimenti, e la reazione di panico.

I ricercatori Patricia L. Brooks e John H. Peever, hanno analizzato il ruolo dei neurotrasmettitori acido gamma-aminobutirrico (GABA) e glicina. Questo entra in relazione con disturbi nella fase REM, come la paralisi nel sonno.

Essi hanno ipotizzato che capendo come funziona la regolazione di queste sostanze chimiche, si potrebbero avere dei risultati  importanti anche per quanto riguarda la ricerca sulle malattie neurodegenerative. Sembra che l’80% dei soggetti colpiti periodicamente dai disturbi del sonno in fase REM abbia maggior possibilità di incorrere in alcuni disturbi, come il morbo di Parkinson.