Il Codice Rosso è legge dello Stato

Come preannunciato in un precedente contributo, il Senato ha approvato il disegno di legge di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, il quale diventerà effettivo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

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Lo svolgimento delle indagini saranno più rapide; quanto ai reati commessi in contesti familiari o nell’ambito di rapporti di convivenza, le pene saranno più severe; è, altresì, sancita l’introduzione di alcune nuove fattispecie di reato come ad esempio il revenge porn, sfregi al viso e matrimoni forzati, con aumenti di pena per i reati di violenza sessuale e stalking.

La polizia giudiziaria sarà incaricata di comunicare al pm le notizie di reato relative a maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e lesioni aggravate compiute all’interno del nucleo familiare o tra conviventi; la vittima dovrà essere ascoltata nel termine massimo tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato.

Nel caso venga accertata la violenza, il responsabile potrà essere condannato ad una pensa detentiva dai tre ai sette anni; la pena potrà essere aumentata fino alla metà se la violenza è avvenuta davanti ad un minore, ad un disabile o ad una donna incinta, o se l’aggressione è armata.

Oltre alla introduzione del reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (cd. revenge porn), il disegno di legge prevede anche l’introduzione del nuovo delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (nuovo art. 583- quinquies c.p.): Art. 583-quinquies c.p. – Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni.

Aumentano le pene per chi commette stalking o violenza sessuale.

Nel primo caso, la pena detentiva passa dai 6 mesi-5 anni al minimo di un anno e massimo di 6 anni e 6 mesi, mentre nel secondo, le pene passano a 6-12 anni, quando la reclusione minima è di cinque anni e quella massima di dieci.

Inoltre, nel caso di atti sessuali con minori di quattordici anni ai quali è stato consegnato o anche solo promesso, denaro o altra utilità, la violenza diventa aggravata.

Viene introdotta una nuova fattispecie di reato per chi provoca la deformazione dell’aspetto della vittima, con lesioni permanenti al viso.

La pena è la reclusione da otto a quattordici anni, mentre, se lo sfregio causa la morte del danneggiato, la pena è l’ergastolo. Inoltre, per chi viene condannato, è prevista l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio relativo alla tutela, alla curatela ed all’amministrazione di sostegno, ed in più sarà più difficile ottenere benefici come l’assegnazione di lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione.

Rischia da uno a sei anni di carcere e la multa fino da 5 a 15 mila euro, chi commette il reato di revenge porn, ovvero chiunque diffonda, consegni, ceda, invii o pubblichi foto o video a contenuto sessuale di una persona senza il consenso della stessa, per vendicarsi dell’ex, dopo la fine della relazione.

Prevista la medesima pena per chi riceve immagini hard e le diffonde senza il consenso delle persone rappresentate.

La pena è aumentata se il reato è commesso dal partner o da un ex o se il reato è compiuto mediante strumenti informatici e telematici.

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Avv. Roberto Pusceddu