Rivista Donna intervista uno degli eroi silenziosi nell’emergenza del coronavirus
Turni da 18 ore,notti insonni, ritmi di lavoro massacranti gli eroi
silenziosi nell’emergenza del coronavirus sono loro: medici e
infermieri . Giuseppe Striano infermiere Dietista dell’ Ospedale
San Paolo di Milano risponde alle nostre domande.
– E’ vero che negli ospedali siete come in guerra ?
ci sentiamo come in Guerra,col cecchino in agguato.
– Pensi che la struttura sanitaria sia in grado di contenere realmente il virus ?
Difficile fare previsioni,giorno dopo giorno perdiamo Reparti Ordinari per dedicarli al
Covid-19.
– Qual è il primo passo che prendete in ospedale davanti ad un caso di
coronavirus ?
Tutti gli accessi con sindrome simil-influenzale vengono trattati come
potenziali contagiati e si applica il Protocollo della Infettivologia Respiratoria.
– Esiste una regola scritta su come procedere ?
Si, esistono Protocolli
Nazionali,che possono essere integrati da quelli Aziendali.
– C’è un diritto alla cura?
Certo, lo prevede la Costituzione e il nostro Codice Deontologico.
– Quello che non si muore di coronavirus mi sembra una bugia è cosi?
Si muore anche per Coronavirus.
– C’è sproporzione tra le notizie che ci vengono date e la realtà ?
No,non vi è sproporzione.
– La bozza di decreto legge del governo dedicato all’emergenza Covid-19 punta
a rivoluzionare il volto della sanità italiana cosa ne pensi ?
Mi spiace,non lo conosco,per i prossimi 3 Mesi sara rivoluzionata, poi non so.
– Ci spieghi il termine Pandemia ?
E’ un termine convenzionale dell’OMS per dettare protocolli univoci nel caso di Epidemie che coinvolgono la maggior parte dei Paesi.
– Quando pensi che finirà questa situazione surreale ?
Ci si gioca molto nei prossimi 15 giorni.
– Per chiudere, mandi non solo alle nostre lettrici un pensiero positivo per farci
stare tranquilli ?
Forza e coraggio,ognuno di noi è responsabile per molti.
Umberto Buffa