Premio Alziator al T Hotel per Paola Sailis “Eccellenza della nostra Isola”

Dietro le quinte del Premio Alziator, riconoscimento alla creatrice Paola Sailis tra le “Eccellenza della nostra Isola” per i suoi meravigliosi Scialli.

Premesso che l’essere umano ha una predisposizione genetica per raccontare, rispondere ad una domanda è più facile di quanto si possa pensare e da anni applico questa teoria con successo collaborando con la stampa, stasera per “Rivista Donna” mi sono recato alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti per la letteratura e per le eccellenze in Sardegna in occasione della serata conclusiva del premio “Alziator” organizzato dalla omonima Fondazione.

Come mio solito cerco di avere anticipatamente un accredito per stare dietro le quinte ma, essendo un evento con l’ingresso libero al pubblico stasera non mi è stato concesso, un’ora prima dell’inizio della serata la sala è già gremita in ogni limite di posto, così non potendo stare nemmeno nei corridoi mi accomodo nella poltrona assegnata.

Le persone continuano a arrivare e le hostess faticano a sistemare tutti, ma alle 18,15 la serata prende inizio.

Anche se il mio obbiettivo di intervistare anticipatamente qualcuno degli ospiti è al momento rimandato, mi accorgo che avrei seguito l’evento a ridosso delle stesse persone che devono ritirare il premio e guarda caso proprio al mio fianco trovo Raimondo Mattana il marito della stilista Paola Sailis, mi racconta che sua moglie sarà premiata nella categoria “Moda” per i suoi Scialli, e che il riconoscimento sarà ritirato da sua figlia Denise in quanto la stessa Paola è impegnata in un altro importante evento (Una sfilata dei suoi Scialli a “L’Artigiano in Fiera a Fieramilano Rho” ).

 

Ecco la consegna dei primi riconoscimenti partendo dalla letteratura, non dimentichiamo che Francesco Alziator è stato un antropologo, filologo e letterato italiano, concentrando la sua attività nello studio e nella salvaguardia della cultura e delle tradizioni Sarde, in particolar modo a quelle della sua città, la sua amata Cagliari. La serata prosegue con le altre categorie passando dalle scienze alla cultura, toccando anche lo Sport dove viene consegnato il riconoscimento a Marta Maggetti medaglia d’oro ai mondiali di surf e al fantino “Tittia” (premio ritirato dalla sorella).

Ed ecco la categoria della “Moda”, al nome di “Paola Sailis”, Raimondo il marito seduto a fianco a me si alza per fotografare più da vicino la figlia “Denise” che si presenta nel palco vestita con i magnifici scialli della mamma a rappresentarla totalmente, così come le altre due modelle al suo fianco. Prima della consegna in un video la stessa “Paola Sailis” dichiara di essere onorata di ricevere un premio così importante, lei che da sempre si definisce una semplice ricamatrice di scialli.

La modestia di solito sembra rifiutare le lodi, in realtà desidera soltanto riceverne di più raffinate, e quale miglior occasione per fargliele personalmente, così concordo con il marito e la figlia un appuntamento dietro le quinte al termine dell’evento.

E eccomi pronto a intervistare una bellissima e emozionatissima “Denise Mattana” e papà “Raimondo” pronti a raccontare il percorso di mamma “Paola Sailis”.

Denise sono rimasto colpito dalle parole di tua mamma, si definisce una “semplice” ricamatrice con priorità assoluta alla famiglia è così?”

La sua passione è nata partendo da me, anni fa dovendo sfilare per un gruppo folk mi chiesero di indossare uno scialle, mamma che da sempre si è applicata a quest’arte, ne realizzò uno bellissimo, così è iniziato il suo percorso di creatrice. Ma la sua priorità siamo noi, è sempre presente e non esiste nessuna sfilata che le possa togliere questa attenzione, inoltre sostiene che il suo non è un lavoro ma un hobby, come non si risparmia nei viaggi per andare a trovare mio fratello che lavora fuori dalla Sardegna, ad ogni nostra telefonata mamma molla ago e filo citando il termine “Ogni punto un pensiero” perché in quei punti ci sono tanti dialoghi fatti tra di noi”.

Scusami Denise se insisto, ma perché tua mamma si definisce una semplice ricamatrice?”

“Perché lei non crede in se stessa, anche se ha in mano un’arte unica (da oggi considerata una eccellenza per la Sardegna) è molto autocritica e chiede spesso il nostro parere perché le sembra di non fare mai abbastanza”.

Ogni traguardo si raggiunge senza fretta ma anche senza sosta, come è arrivata tua mamma a questo importante riconoscimento”

“Lo sognava da tanto e diceva sempre: Mi dicono tutti che sono brava ma non mi arriva nessun riconoscimento, ma quel premio finalmente è arrivato e quando gli è stato comunicato qualche giorno fa, qualche lacrimuccia gli è scesa quasi non fosse vero”.

Raimondo tocca a te, dicono che dietro un’artista c’è sempre un suo alter ego, ma quanta capacità ci vuole per convivere con Paola?

“Vivere con un’artista è molto semplice, ma non bisogna mai parlare se prima non ti viene chiesto un parere, essendo profano aspetto che sia lei a chiedermi qualcosa, facendo la fila come tutti, in quel settore mi stacco dall’essere marito perché potrei essere di parte, però mi viene da dire che sono il primo a criticare i suoi lavori anche se alla fine chi ha questa creatività ascolta tutti ma poi nel settaccio finale quello che rimane è la sua idea”.

Un’ultima domanda Raimondo, Paola per promuovere le sue collezioni di Scialli, partecipa a tantissime sfilate locali, quanti chilometri percorri alla guida per accompagnare tua moglie?

Obbiettivamente tanti ma, quando sono con mia moglie e spesso anche con i miei figli mi accorgo che questa è la vita che vorrei sempre, il lavoro di Paola è un valore aggiunto alla nostra famiglia, e poi nei nostri viaggi conosciamo posti e persone nuove, il modo migliore per uscire dal solito tram-tram e arricchire la propria cultura”.

Come avete letto in ogni rapporto umano, la cosa più importante è parlare, molte persone non lo fanno più, ma se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo tornare indietro nel tempo dove si riuniva intorno a un falò a raccontare storie come questa di Paola Sailis e della sua bellissima famiglia, la sua frase “Ogni punto un pensiero” mi è rimasta nel cuore.

UMBERTO BUFFA