Quando la passione supera la professione, Francesco Scano si racconta a Rivista Donna.

La passione per la musica può cambiare la tua vita in modo straordinario, come se le note avessero un potere trascendentale, sia che tu sia un musicista esperto o un semplice cantante non professionista, la musica può essere la fiamma che accende la tua passione e alimenta la tua creatività, Francesco Scano canta per il piacere di farlo ma il suo “semi-falsetto” vocale, a detta di esperti , molto simile a quello del grande “Mango”, gli da quella forza per esibirsi su un palco e di prendersi i meritati complimenti.

 

Dove viene la tua passione per la musica Francesco?

La mia passione per la musica viene da tempi lontani perché anche in famiglia avevo qualcuno che cantava e suonava, diciamo una cosa tramandata, nel tempo mi sono perfezionato.

Ci racconti il tuo repertorio?

-Ho un repertorio abbastanza largo anche se preferisco le canzoni degli  anni sessanta/settanta, diciamo da Lucio Battisti passando per Mango, Celentano, Ramazzotti e tanti altri.

Hai mai sognato di diventare una cantante professionista?

-L’ho sempre sognato e ti dirò di più ho fatto qualche domanda anche in televisione per esempio a “The Voice Senior” ma non sono stato ancora chiamato, anche se ho la veneranda età di 68 anni mi piace pensare in grande.

 

 Pensi che la musica di oggi potremo ascoltarla anche tra vent’anni?

Penso assolutamente no ma, forse qualcosa in minima parte, discorso diverso per la musica “anni 60”,  in Italia ha influito attivamente sulla moda e il costume in genere, accompagnava amori e cambiamenti sociali, insomma, tutta un’altra Musica…

Di quale canzone ti sarebbe piaciuto scrivere il testo?

-Sicuramente della canzone di Lucio Battisti “Mi ritorni in mente”, il testo scritto da Mogol nella sua bellezza ripercorre un amore ormai passato, una relazione ormai finita.

Ci puoi raccontare un aneddoto particolare dietro una delle tue serate?

-Una signora di una certa età nella richiesta di un brano, sbagliò il titolo della canzone di Adriano Celentano, “Il ragazzo della via Gluck” diventò “Il ragazzo della Via Crucis”.

 


Dicono che la tua tecnica vocale ricorda il “semi-falsetto” di Mango quale è il suo pezzo che preferisci?

 Sicuramente la canzone è “Amore per te”.

Secondo te nel mondo della musica ci sono più raccomandati o gente di talento? 

Secondo il mio punto di vista,  soprattutto in televisione di raccomandati se ne vedono troppi, poi oggi con le dovute attrezzature come “l’Auto-Tune” è possibile evitare il più possibile le sbavature musicali.

Qual è il complimento più bello che musicalmente hai mai ricevuto?

-Il più bel complimento è il pubblico, il contatto con loro ti fa capire che percepisce quello che voglio esprimere.

 

Attualmente dove ti esibisci?

-Mi esibisco al Teatro Houdini nello spettacolo “Lucio Tunis Show” e in serate private in alcuni locali del Cagliaritano.

Hai qualche sogno nel cassetto?

-Come ho detto prima mi piacerebbe partecipare a “The Voice Senior” vista la mia veneranda età, inoltre vorrei mettere su un gruppo musicale per eseguire il mio repertorio con gli strumenti musicali.

Ho capito che canti per il piacere di farlo, come hai superato la paura del palco?

E’ sicuramente la passione che ti da quella forza necessaria, ma è anche lo stesso palco che ti da la certezza di non sbagliare.

 

 

                                                                                                                                            Umberto Buffa

 

 

Le foto sono concesse dall’intervistato che ci autorizza la pubblicazione.

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