“Il corpo sbagliato” il nuovo libro di Francesca Spanu.
Raccontare l’incontro con una “scrittrice” al momento della pubblicazione del suo nuovo libro è un’occasione speciale, Francesca Spanu racconta di non si sentirsi ancora tale ma lo fa con molta modestia perché il suo modo di scrivere ha un enorme impatto sul suo racconto, una connessione emotiva tra lettore e protagonista quasi da terza persona onnisciente che conoscendo alla perfezione la psicologia dei suoi personaggi può rivelare più informazioni e tenere contemporaneamente una certa distanza emotiva, la intervisto ad un mese dall’uscita di “Il corpo sbagliato”arrivato in breve tempo alla seconda edizione ecco le sue parole:
Ciao Francesca di certo non sei una scrittrice che si improvvisa dall’oggi al domani, dove nascono le tue idee?
La vita attorno a me.
Scrivere è un’arte che si impara con tanta pratica e tantissima teoria, quando è utile leggere?
Leggere è fondamentale. La lettura per me è un’attività indispensabile, come mangiare. Devo leggere ogni giorno.
C’è una narratrice che vedresti particolarmente adatta a dare voce alle tue storie?
Ne vedo due: Beatrice Mariani e Melissa da Costa.
Quanti libri hai pubblicato e quale ti rappresenta di più?
Ne ho ho pubblicati due, quello che mi rappresenta di più è l’ultimo “Il corpo sbagliato”.
Molti affermano che per scrivere un libro si debba creare una sorta di “lettore ideale” tu per chi scrivi Francesca?
Io scrivo per tutte e tutti.
Quanto di quello che scrivi finisce con l’essere scartato?
La metà.
Parlaci che influenze letterarie hai avuto e degli scrittori che ami.
Io leggo tantissimo. Posso dirti i miei due libri del cuore: La ragazza di Bube e Il Conte di Monte Cristo
Vuoi raccontarci il tuo nuovo libro “Il corpo sbagliato”?
Il corpo sbagliato è la storia di Cecilia, una donna che dopo trent’anni di obesità decide di curarsi e si sottopone ad un intervento di chirurgia bariatrica. C’è una rinascita ma che non è prova di insidie e cadute.
La protagonista del tuo libro Cecilia soffre di una relazione tossica, la scrittura può avere proprietà terapeutiche?
La prima scrittura forse, dopo la storia diventa una cosa diversa da Te che scrivi.
Quando hai capito che volevi diventare una scrittrice?
I sogni sono una cosa e la realtà è un’altra, ancora non mi sento scrittrice.
Esistono influenze reciproche fra letteratura e vita?
Ne sono profondamente convinta.
Per chiudere la nostra intervista, vuoi lanciare un invito ad acquistare il tuo libro?
Leggete il “Corpo Sbagliato”, ritroverete parti di voi e vedete delle cose da altre punti di vista.
Ringrazio Francesca Spanu per la grande disponibilità.
Umberto Buffa
Le fotografie dell’articolo sono gentilmente concesse dalla intervistata.