Raf, la festa per i 40 anni di “Self Control”

 

 

Raf, tra passato e presente

 

Vi sono artisti che appartengono ai ricordi, legati indissolubilmente a un’epoca, a una generazione e Raf è certamente uno di loro … eppure … quando il Teatro degli Arcimboldi di Milano ha aperto le sue porte, il timore che il presente non potesse rendere giustizia al passato, è svanito nota dopo nota.

 

La scaletta poteva sbilanciare il concerto, con il rischio che le grandi hit offuscassero le produzioni più recenti, ma la scelta di alternare i brani con equilibrio ha reso l’esperienza fluida e avvolgente, permettendo alla musica di fondersi senza interruzioni.

Raf ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera, eseguendo brani iconici come “Sei la più bella del mondo”, “Il battito animale”, “Cosa resterà degli anni ’80”, “Ti pretendo” e “Infinito”. Il pubblico, composto da fan di tutte le età, creando un legame speciale con l’artista.

Il teatro, solitamente composto, si è trasformato in un luogo di pura emozione, le voci si sono levate in coro, le mani si sono sollevate, i corpi si sono mossi al ritmo della musica; non esistevano regole né limitazioni, solo il piacere di condividere l’attimo.

Ma vi era qualcosa che poteva sfuggire agli occhi distratti. All’inizio Raf appariva riservato, avvolto nella sua naturale discrezione ma poi, lentamente, quel velo si è dissolto, uno sguardo cercava risposte, un sorriso si faceva strada, una voce tradiva l’emozione: era il trionfo silenzioso di un artista che, senza clamore, sapeva concedersi con grazia e autenticità.

 

Chi guarda, vede. Chi osserva, scopre.

 

                                                                                                                         Tullia Gardi

 

 

Le foto digitali utilizzate hanno hanno fonte Google.

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