Giornata internazionale dell’infermiere: “Al fianco dei cittadini: sempre vicini ai loro bisogni di salute.”

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Come ogni 12 Maggio anche quest’anno è stata celebrata con commozione ed orgoglio la “Giornata Internazionale dell’Infermiere”, figura professionista che trae le sue origini dall’arte dell’infermiera britannica Florence Nightingale , passata alla storia come “La Signora con la lanterna”, prima ad aver applicato il metodo scientifico, attraverso l’utilizzo della statistica, al servizio dell’infermieristica moderna. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno risuona così: “Gli Infermieri al fianco dei cittadini: vicini ai loro bisogni di salute. Sempre.” Quello dell’Infermiere, di fatti, a ben vedere, è un mestiere che porta a stare costantemente al fianco di pazienti bisognosi di cure ed assistenza (sanitaria e morale). Chi sceglie la strada dell’infermieristica sa di dover mettere sempre al primo posto le proprie competenze e professionalità a tutela di tutti i cittadini, senza far distinzione di sesso, razza, credo religioso o qualsivoglia altra possibile forma di discriminazione. Particolarmente sentito è stato l’intervento dell’attuale Presidente del Collegio IPASVI BAT, il Dr. Michele Ragnatela, intorno al quale si sono stretti anche il Consigliere IPASVI Savino Petruzzelli e l’intero Staff, a detta del quale, a buon ragione, la categoria degli Infermieri rappresenta una risorsa importantissima perchè in grado di garantire non solo il diritto alla salute ma, allo stesso tempo, anche l’equità e l’universalità di accesso ai Servizi sanitari, nonché tutta quella serie di diritti inalienabili del cittadino, sanciti dalla Carta costituzionale, a favore dei quali sempre più al mondo d’oggi bisogna battersi strenuamente per far sì che non vengano calpestati insieme alla dignità che spetta ad ogni uomo. L’Infermiere, continua il Dr. Ragnatela, è quel professionista che con dedizione, impegno e responsabilità combatte quotidianamente con i problemi altrui al fine di promuovere un’assistenza sanitaria sostenibile; ma è anche colui che, sia che operi in strutture pubbliche quanto piuttosto in strutture private, deve saper mostrarsi sempre come valido sostegno morale nei confronti di tutti i propri pazienti: l’unica arma vincente di chi si appresta a svolgere questo mestiere, di fatti, è quella di saper coniugare professionalità e moralità nel rispetto di un codice ed un’etica deontologica ben precisa. Il buon Infermiere deve operare avendo sempre ben in mente il dettato della Nightingale, la quale sosteneva che la felicità nella vita si ottiene solo ed esclusivamente ponendosi obiettivi specifici e l’obiettivo precipuo dell’Infermiere, una volta indossato il suo camice, è senz’altro quello di dover prendersi cura incondizionatamente della comunità per dar vita, così, ad un processo assistenziale ben saldo e duraturo.

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Florence Nightingale

Adam Rizzi