Ansia da volo? A Minneapolis ci pensano i cuccioli

Temo che gli animali vedano nell’uomo un essere loro uguale che ha perso in modo estremamente pericoloso il sano intelletto animale: vedono in lui l’animale delirante, l’animale che ride, l’animale che piange, l’animale infelice.
(Friedrich Nietzsche)

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Superare l’ansia da volo coccolando dei cani. È l’obiettivo dell’aeroporto St. Paul International di Minneapolis, che da un anno ha attuato il progetto ‘Animal Ambassador’.

Secondo quanto riporta l’emittente locale ‘Kare11’, circa 20 cuccioli si susseguono nei turni per non lasciare mai soli i viaggiatori di passaggio all’aeroporto. Non ci sono limiti di tempo né di età per usufruire della loro compagnia prima del volo. Il progetto è molto semplice. In aeroporto vengono utilizzati 20 cuccioli, che si alternano fra loro, e che tengono compagnia ai viaggiatori prima di prendere il volo. Una motivazione psicologica e anche scientifica è alla base di questo tipo di attività che – come detto – dura ormai da un anno: è il legame che corre fra lo stress e la pressione sanguigna.

Nozioni che sta alla base della Pet Therapy che nasce in America nel 1953 ad opera dello psichiatra Boris Levinson che constatò che mentre assisteva un bambino autistico, quest’ultimo relazionando col suo cane, traeva maggior giovamento dalle sedute terapeutiche. Ma le prime e vere terapie con animali risalgono alla fine degli anni ’70 quando Turk proponeva ai malati mentali di migliorare il loro autocontrollo anche attraverso il prendersi cura degli animali.

“Il nostro lavoro è alleviare lo stress delle persone”, spiega Patti Anderson che aderisce al progetto col suo cane Ballad. “Molte ricerche autorevoli mostrano come accarezzare non solo un cane, ma qualunque animale rivestito da una calda pelliccia, riduca lo stress e abbassi la pressione sanguigna”.

di Ilaria Rundeddu