L’avvocato Federica Montanaro “diritto di famiglia” per Rivista Donna

Non ho mai dubitato circa il fatto che da adulta avrei fatto l’Avvocato, sin da bambina avevo un obiettivo, e con passione l’ho perseguito sino a raggiungerlo.
Dopo il conseguimento del titolo però mi sono trovata dinanzi ad un’altra scelta, quella della specializzazione.
Anche noi Avvocati infatti, al pari dei medici, oramai ci perfezioniamo in una branca del diritto.
Sta infatti cadendo in disuso la figura “dell’avvocato di famiglia,”, ovvero il professionista a cui ci si rivolge per ogni genere di problematica legale.
Oggi è diventato fondamentale, in un ordinamento foriero di leggi, perfezionarsi in un ramo del diritto, essere sempre aggiornati e offrire un servizio altamente specialistico ai propri clienti.
Anche davanti a questa scelta però non ho dubitato! Sapevo che il diritto di famiglia sarebbe stato l’ambito in cui avrei operato ed infatti così è stato.
Le dinamiche della famiglia mi hanno affascinata sin dall’università e così, dopo la laurea e l’abilitazione alla professione, ho deciso di farne il mio lavoro.
Svolgo la mia attività professionale nei due studi legali che ho fondato, di cui uno ubicato nella splendida città di Lecce e l’altro in una cittadina della provincia di Brindisi, Mesagne.
Subito dopo l’abilitazione infatti ho deciso di “buttarmi”, iniziando a svolgere autonomamente la professione, e devo riconoscere che il mio coraggio, con il tempo, è stato premiato.
Le famiglie degli altri sono diventate anche un po’ la mia, ognuna diversa, ognuna con le proprie dinamiche, ognuna con un proprio trascorso, spesso fatto di questioni irrisolte poi esplose in maniera irreversibile.


Certo, non posso dire che sia un ambito “facile” da gestire; molteplici sono le variabili che si intrecciano e che noi avvocati matrimonialisti siamo chiamati a gestire.
C’è una forte componente psicologica ed emotiva. Il più delle volte infatti il cliente è deluso dal progetto di vita che vede fallire dinanzi ai suoi occhi, la preoccupazione maggiore rimangono comunque i figli.
Il timore principale è quello che una volta persa la quotidianità che ha caratterizzato il menage familiare, possa conseguentemente scemare il rapporto di affetto autentico genitore/figlio costruito nel corso degli anni.
Ovviamente così non è, a patto però che vi sia la collaborazione di entrambi i genitori che non devono perpetrare quegli atteggiamenti che integrano gli estremi della “sindrome da alienazione parentale”.
Sotto questo profilo il legale è chiamato ad arginare e opporsi ad ogni genere di comportamento belligerante perpetrato da un coniuge nei confronti dell’altro, non avendo il timore di arrivare a redarguire anche il proprio cliente se necessario.
Assecondare in tutto e per tutto i propri assistiti infatti potrebbe rivelarsi altamente nocivo quando si trattano materie delicate come la famiglia.
Mi sento di dire che l’Avvocato che tratta le materie della famiglia infatti, svolge una funzione potremmo dire “sociale”, che richiede responsabilità e impegno, in vista del benessere di tutti i componenti del nucleo familiare disgregatosi.
Il ruolo degli Avvocati di diritto di famiglia è dunque quello di consigliare e rassicurare il cliente, accompagnarlo con serenità verso la fine del matrimonio, per poi fargli comprendere che da lì in poi ci sarà una rinascita della quale non devono dubitare e nella quale devono confidare.
Certo, la famiglia sarà riorganizzata, gli equilibri muteranno, ma nulla è perduto!
Non di meno, l’aspetto strettamente legale è altrettanto complesso.
Oramai il legislatore ha agevolato con strumenti ad hoc la decisione dei coniugi di mettere la parola fine al matrimonio, i tempi si sono alquanto ridotti, e gli accordi consensuali di separazione e divorzio vengono sempre approvati dai magistrati che vedono di buon occhio il raggiungimento di soluzioni condivise, che non lasciano spazio a conflittualità, e ciò anche in vista dell’interesse superiore dei figli che, inevitabilmente, risentono degli effetti di separazioni difficili e turbolente.

Separazione, divorzio, assegni di mantenimento, assegno alimentare, revisione delle condizioni di divorzio e separazione, recupero degli assegni di mantenimento non corrisposti, affidamento minori e procedimenti innanzi al Tribunale per i minorenni sono oramai il mio pane quotidiano.
In conclusione mi sento di dire a tutte le coppie che si trovano nella condizione di aver preso la decisione di mettere la parola fine al proprio matrimonio, di affidarsi a professionisti del settore, seri e preparati, che potranno aiutare il nucleo a riorganizzare l’assetto della famiglia, in vista del benessere di tutti i suoi componenti.
Avv. Federica Montanaro, perfezionata in materia di diritto di famiglia