Veronica Pisano, una miscela di ispirazioni e il cinese mandarino

Veronica Pisano, una miscela di ispirazioni, dal folk al pop, alla voglia di libertà. La sua musica è sincera e sperimentale, sempre pronta a volare lontano. Ci racconta dei suoi viaggi e della sua passione vera alla scoperta di nuove realtà. Da qui nasce la voglia di cantare il sardo in lingue sempre diverse: il russo e ora il cinese mandarino.

Una canzone acustica, con una chitarra sempre dal sapore folkloristico. Come nasce la scelta?

La scelta dei suoni è qualcosa che va di pari passo con la voglia di comunicare al meglio. Io ho scelto di trasmettere le parole e i suoni della mia terra nel mondo e cerco di farlo nel modo più autentico che conosco.

Qual è il pezzo a cui tieni di più?

Sicuramente è “No potho reposare”, un pezzo tradizionale sardo sempre attuale.

Dopo aver cantato le più belle canzoni sarde in russo, ora cinese mandarino. Perché?

Ho scoperto la passione di studiare le lingue e, da quando ho iniziato, non mi sono più fermata. Così, dopo aver studiato russo per tre anni, ho deciso di ampliare le mie conoscenze e immergermi in due lingue per me nuove: il giapponese e il cinese. Studiare cinese mandarino è particolarmente difficile, ma è una sfida che mi affascina.

Veronica Pisano è molto presente su You Tube… parlaci di questa scelta.

Data l’emergenza Covid e l’impossibilità di fare concerti, ho deciso di esibirmi sul mio canale You tube a livello internazionale. Anzi, per essere precisa, ho due canali You tube, uno si chiama “Veronica Pisano” e l’altro “Musica tradizionale sarda con Veronica Pisano”. Molti dicono che “crisi” significhi “opportunità” e infatti sto avendo molte più soddisfazioni adesso rispetto a quando suonavo nei locali. La tecnologia, in questo, mi sta aiutando moltissimo.

Ci puoi spiegare meglio il tuo nuovo progetto e i tuoi rapporti con la Cina?

Abbiamo tradotto una decina di canzoni tradizionali sarde in russo e parte di queste sono già fruibili su You tube. Inoltre, chi volesse approfondire e avere anche i testi delle canzoni, può contattarmi e non esiterò a rispondere. Presto inizierò sicuramente a tradurre le canzoni in cinese mandarino. Come ho detto, si tratta di una lingua difficilissima e quindi sarà anche una grande soddisfazione e sono sicura che il mio progetto sarà accolto positivamente in Cina.

Come è cominciata la tua carriera?

Ho iniziato da molto giovane a cantare in serate piano bar con un amico di mio padre. Successivamente ho studiato canto lirico e moderno alla scuola civica di Cagliari. Nel 2013, quando ho conosciuto Maurizio Gastaldi, la musica folk è entrata nella mia vita. Non l’ho più abbandonata. Ho girato tutta la Sardegna con la musica.

Essendo un’arista poliedrica, hai anche altre novità?

Ho ricevuto una laurea honoris causa, da un ente di studi internazionali, per qualità morali e civili. Questa è stata proprio una bella sorpresa. E poi mi è stato conferito un accademico di merito per la promozione culturale e per le rassegne canore della Sardegna nel mondo.

Tra il rosso, il verde e il blu, quale colore ti sentiresti di essere?

Sono più vicina al rosso, una sfumatura. Direi fucsia. Una volta qualcuno mi disse che la mia “aura” è di quel colore.