Pilar Fogliati accanto a Raoul Bova nella fiction “Fuoco amico TF45 – Eroe per Amore”
Pilar Fogliati, dopo la recente felice esperienza al cinema nell’ultimo film di Fausto Brizzi, Forever Young, si appresta a tornare sul piccolo schermo. La ventitreenne attrice romana, lanciata lo scorso anno dal serial Il bosco, da mercoledì 30 marzo reciterà accanto a Raoul Bova nella fiction Fuoco amico TF45-Eroe per amore. La serie, in otto puntate, prodotta da RB Produzioni, ruota attorno alle vicende di Enea De Santis, interpretato da Bova, capo di un distaccamento incursori dell’Esercito Italiano inquadrato nella Task Force 45 di stanza in Afghanistan, la cui missione personale consisterà nel fare luce sulla sparizione di suo padre Romeo, avvenuta tre anni prima in misteriose circostanze. All’interno della fiction, Pilar Fogliati vestirà i panni di Giulia De Santis, sorella minore di Enea, a cui è molto legata. Giulia lavora come ricercatrice presso l’Agenzia Spaziale Italiana e resterà sempre dalla parte di Enea, anche quando questi verrà accusato di essere un disertore e un nemico dello Stato dall’opinione pubblica e dalla stampa, aiutandolo ad affrontare diverse situazioni e problemi apparentemente insormontabili, grazie alla sua abilità nell’elaborare le immagini ricevute dai satelliti.
A proposito del personaggio da lei interpretato, la Fogliati dichiara: “È stato molto stimolante interpretare un personaggio come quello di Giulia, una giovane donna che a un certo punto del suo percorso si ritrova ad affrontare la nuda verità guardandola dritta negli occhi. Lei è dotata di numerose sfaccettature: è tenera e allo stesso tempo grintosa. Ed è capace di gestire al meglio intelligenza e azione, amore e odio, una pistola e un mazzo di fiori. Proteggere suo fratello a spese della sua vita, della sua professione e anche dell’amore, diventerà ben presto la sua priorità assoluta“. Infine, a proposito del suo illustre compagno di set, Pilar dichiara: “Lavorare con Raoul Bova è stato incredibile. La cosa che mi ha più colpito di lui è la sua profonda umanità. Mi ha messa, sin da subito, a mio agio, e questo mi ha aiutata molto nell’interpretare il ruolo di sua sorella. Per me è stato un onore aver partecipato al racconto di una storia così importante e necessaria, oggi”.