Acqua termale, perchè è fonte di benessere

Dal bagno in epoca etrusca e poi romana alla stazione di posta nell’alto Medioevo per curare i cavalli ammalati di rogna, rifiorite nel 1800 di Leopoldo II granduca di Toscana, diventate infine destinazione chic e curativa negli anni Venti con l’apertura del ristorante 1919 ancora oggi attivo: tutto intorno alla sorgente che ribolle, con l’acqua a 37,5 gradi piena di sostanze benefiche per l’apparato cardio-circolatorio (riduce la pressione), respiratorio (aumenta la ventilazione polmonare), per la pelle, il fegato (detossificante) e per le articolazioni (effetto rilassante e antinfiammatorio).

L’Italia è un paese di terme, la Toscana in particolare ma quello che caratterizza è la diversità delle acque, tutte uniche del nostro territorio. Alle Terme di Saturnia l’acqua è sulfurea e bicarbonata, la sorgente è a cratere e non a sfioro come comunemente sono, la potenza del flusso sotterraneo è da record, 550 litri d’acqua al secondo (il che tra l’altro vuol dire sempre pulita, mai ristagnante), originante dal monte Amiata che era un vulcano e con un ciclo geologico di almeno 70 anni durante il quale l’acqua si arricchisce incredibilmente di calcare, zolfo, minerali.
“Un’acqua così composta – spiega all’ANSA la direttrice sanitaria Manela Scaramuzzino – è unica al mondo, qualcosa di simile si potrebbe trovare nel nord del Giappone, non in Europa. Qui a Saturnia l’acqua ha un particolare bilanciamento, cosa che di solito in acque con varie componenti non avviene:  è sulfurea (14 mg per litro di idrogeno solforato), carbonica (462 cc per litro di anidride carbonica libera), solfata (contiene ioni di solfato in quantità prevalente), bicarbonato-alcalina-terrosa (contiene ioni di bicarbonato, calcio e magnesio in quantità significativa). Ha un plancton termale, che è una sostanza organica-minerale gelatinosa che ha sulla pelle poteri normalizzanti e idratanti tanto da essere utilizzato anche per la cosmesi. Un bicchiere al mattino a digiuno è un’ulteriore cura oltre quella del bagno e dell’immersione.

Salus per Aquam

Il principio romano della Salus per Aquam trova oggi ulteriori conferme anche scientifiche. Bagnarsi nell’acqua delle terme di Saturnia può essere un percorso di cura specifica (con le prescrizioni del servizio sanitario nazionale) ma anche semplicemente ma non per questo meno importante una pausa di benessere generale, “per il picco di serotonina ematica – prosegue Scaramuzzino – che immediatamente attiva.
Al di là della patologia, l’acqua termale è una pratica di wellness che empiricamente  sentiamo di fare nel momento in cui ci facciamo cullare da questo liquido caldo ma che ora a livello scientifico è certificata e non a caso prima di questi studi l’uomo ha sempre cercato l’acqua termale per stare bene”.
Attorno alla sorgente che ribolle a partire da 100 anni fa si è costruita una struttura che via via è diventata il resort a 5 stelle che è oggi, una destinazione con Spa termale e beauty clinic e Campo da Golf a 18 buche certificato GEO, affiliato a The Leading Hotels of the World, Virtuoso e Starhotels Collezione, nel cuore di quella terra speciale che è la Maremma toscana, un territorio di confine con panorami particolari che spaziano dal Monte Amiata al promontorio dell’Argentario, ai piccoli borghi medievali tra i più belli d’Italia.

Ritrovare il benessere è un metodo

Si mira ad un programma completo di naturale equilibrio attraverso un metodo che è un vero e proprio sistema per prendersi cura di sè. E così oltre al programma alimentare, ai bagni termali e ai fanghi, ai trattamenti beauty clinic, vede anche due ingredienti del benessere non sempre presenti nelle destinazioni termali e che invece a Saturnia sono parte fondamentale di un metodo TdS basato sul concetto di equilibrio: il movimento (con passeggiate mattutine, Nordic Walking, sessioni di personal training, lezioni di yoga con la yogi certificata Lorenza Minola di LoYoga App) e la naturopatia, un percorso naturale per riequilibrare tutti i sistemi energetici e potenziare lo stato di salute psicosico (con la conduzione di Laura Quinti).

Un momento storico per il termalismo italiano

“Il sistema termale – dice Scaramuzzino facendo un punto strategico sul termalismo – sta uscendo dalla crisi degli anni ’90 e sta recuperando moltissimo in questo ultimo periodo: la post pandemia è un momento storico fondamentale, che provoca un enorme bisogno di benessere per tutti, ha cambiato le nostre priorità di vita e fatto balzare al primo posto con una consapevolezza che forse prima non c’era proprio l’esigenza di stare bene in equilibrio con noi stessi e per questo farsi cullare dalle acque calde è un passaggio così tanto sentito e che ci migliora lo stato fisico emotivo anche semplicemente con un giorno alle terme, un weekend”.