Maltrattamenti invisibili: violenza psicologica coniugale

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La violenza coniugale (o domestica) ha luogo quando un membro della coppia tenta di dominare l’altro, attraverso varie forme di violenza, fisica o psicologica.

Se le violenze non sono gravissime o sono comunque sopportabili, la vittima spesso sceglie di subire in silenzio, per non compromettere la rispettabilità sociale del/della partner o l’onorabilità della propria famiglia.

La violenza domestica si esprime in tantissime forme: violenza fisica, abusi sessuali, abusi psicologici, intimidazioni, deprivazione economica. Spesso la forma e talmente subdola che la vittima non è in grado di riconoscere la manipolazione alla quale viene sottoposta. Isolamento, denigrazione, creare confusione e destrutturare le certezze della vittima attraverso tecniche di isolamento.

Ci sono anche forme di violenza indiretta: ad esempio quando si rubano o si distruggono oggetti che appartengono al/alla partner, o si fa del male a persone a lui/lei legate da vincoli familiari o di amicizia, oppure si fa violenza ai suoi animali domestici. Unl primo obbiettivo sta proprio nell’isolare la vittima da parenti ed amici.

La violenza verbale riguarda scenate a voce alta, in pubblico o in privato, insulti di ogni genere, specie riferentisi alla famiglia della vittima. Questo è un elemento fondamentale della violenza psicologica: isolare la vittima dal suo gruppo familiare, impedendole di vedere amici o conoscenti, sabotando qualsiasi attività relazionale da essa intrapresa, metterla in ridicolo o in imbarazzo di fronte agli altri, umiliarla e negarle la possibilità di gestire il proprio denaro.