Grazia Dentoni: “Sogno il Teatro di Pace in Sardegna e nel mondo”

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Attrice, autrice, regista e educatrice Grazia Dentoni  lavora da anni nel campo dell’arte e dello spettacolo. Fondatrice e direttrice artistica dell’associazione culturale ANANCHE’. Negli anni sviluppa una particolare attenzione nei confronti della formazione, sia come trainer teatrale che come esperta di laboratori nell’ambito scolastico, universitario e circense.
Nel 2012 ha fondato dell’associazione culturale MAMAI che si occupa di donne, maternità e differenza di genere. Il suo ultimo progetto è Matrilineare.

RivistaDonna l’ha incontrata per voi…

Grazia quando hai capito di voler intraprendere il percorso lavorativo nel campo del teatro, del’arte e di tutte le attività che vi gravitano intorno?
Lavoro in teatro da quando ho 18 anni, prima come attrice e poi rivestendo anche altri ruoli… Sin da bambina, sentivo che avevo un compito… avevo necessità di produrre cambiamenti, sentivo una forte urgenza di esprimermi attraverso il corpo, la voce, parola, provavo a forgiare la materia, cercavo di avvicinarmi all’anima delle cose e delle  persone.
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Molti dei tuoi progetti teatrali possiamo definirli progetti “di pace”, una bellissima definizione e un messaggio importante come mai questa lodevole scelta?
Molti e vari i percorsi di ricerca e arte  in cui ho viaggiato, ma da quando è nata Ananche (2003) , l’associazione culturale di cui sono direttrice artistica, ho focalizzato la ricerca sul tema del conflitto come passaggio necessario all’evoluzione nei processi di pace.
Ho affrontato l’argomento partendo da me stessa, dalle mie origini, che poi in senso ampio sono diventate quelle del popolo a cui appartengo e mi sono sentita guidata da una forza più grande, come se all’improvviso danzassi una danza universale e fossi solo strumento di questa.
Così è nato il progetto di Nuraxia, che ha profondamente affrontato l’antico conflitto di riconoscimento del popolo a cui appartengo. Ho aperto una residenza artistica per artisti internazionali, sardi compresi, all’interno del nuraghe Arrubiu e ho organizzato un convegno sulla civiltà nuragica durato 10 giornate, era il 2009…
Nella tua formazione hai avuto modo di stare a fianco di gestanti e partorienti… quali paure quali emozioni?
La vita mi ha regalato l’esperienza della  gestazione e delle maternità e oltre a fare la mamma,  dopo aver studiato per diventare educatrice perinatale, ho partecipato alla nascita dell’associazione MAMAi che si occupa di proteggere la nascita naturale come valore culturale e identitario e ho cominciato a lavorare alla creazione del progetto MATRILINEARE mentre studiavo la filosofia della libertà di Steinher come approccio pedagogico.
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“Matrilineare” un  laboratorio teatrale ispirato alla Dea Madre. Di cosa si tratta?
Matrilineare è nato all’interno di un più ampio progetto che si chiamava terra madre, ideato da Paola Lay nel 2012, dove ad alcuni artisti era stato chiesto di creare dei progetti su questo tema…
Da 4 anni lavoro a Matrilineare, in teatro, nei musei, nelle grotte, nelle cripte, nelle torri, nelle strade, nelle fiere, insieme alle donne ed è un esperienza magica, perchè in questo momento la madre terra chiama le donne a invertire il sistema e chiede a noi  di essere protagoniste di questa RI- evoluzione.
Matrilineare è un lavoro teatrale che si esprime attraverso una forma di teatro primigenio, legato alla ritualità  e alla cura. Le donne che ho incontrato erano tutte già in cammino e hanno trovato in questo processo di condivisione artistica una proposta di risoluzione ad alcuni dei conflitti che risentivano. Questo è il teatro di Pace in Sardegna, un teatro che desidera essere cambiamento, circolare come le nostre architetture, come i nostri balli e i nostri duru duru (ninna nanna).
In particolare “Veg violence no Thanks” un cammino di educazione, evoluzione, ricerca contro la violenza spiegaci meglio…
Veg, violence no thanks è un progetto che parte da una mia scelta di gioventù, sono diventata vegetariana quando avevo 12 anni, desidero che gli animali siano rispettati!
Veg si è espresso, sinora attraverso performance e laboratori, in cui il processo teatrale di immedesimazione è stato il tramite del lavoro. Ho cominciato Veg insieme a Sara Vasari, mia allieva di teatro , una “fill’e anima”, lei stava iniziando il suo cammino di vegetariana e mi è sembrata un occasione imperdibile per affrontare poeticamente  l’argomento ed è così che ho aperto il laboratorio…. Nella prima performance di Veg ho ricevuto un grandissimo dono: l’associazione l’uomo che pianta gli alberi, mi ha accompagnata in teatro con 150 querce e in 15 minuti abbiamo realizzato un bosco su un palcoscenico, un esperienza straordinaria di ossigenazione.
La seconda performance di Veg è stata presentata al festival di Scirarindi, dove una mia allieva di  trampoli vestita da albero danzava in mezzo a 20 tamburi suonati dalle tambura battenti, orchestrate da Sabrina Carta.
Ora Veg è in pausa, ma i progetti scritti sono una marea…
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Hai una tua filosofia di vita?
Più che una filosofia di vita, ora sono nella realizzazione di una pratica, sto provando a curare un orto, una gallina, due gatti, vivo  al mare, vicino alla campagna, cerco di crescere un bambino sano nel corpo, nella mente e nell’animo, ho un compagno e molti amici e amiche complici dei miei progetti, lavoro al Teatro di Pace in Sardegna…e porto tutto questo nei miei lavori, cercando di condividere in cerchio…
Come ti immagini nel futuro?
Per il futuro, bhè…  immagino che il Teatro di Pace in Sardegna si evolva nel Teatro di Pace nel Mondo e spero di esserne degna ambasciatrice…
Inoltre…Il progetto Matrilineare prosegue nei siti archeologici del sassarese il 28 Giugno, 21 donne possono partecipare a questo cerchio. L’invito è rivolto a 21 donne che in questo percorso, legato alla teatralità, la quale sarà il linguaggio artistico predominante, indagheranno l’archetipo della DEA MADRE attraverso la narrazione poetica del proprio esistere utilizzando tecniche quali il racconto orale, la lettura, la poesia, la scrittura, il canto, la danza, l’improvvisazione, in un percorso di sviluppo delle nostre capacità creative.
MATRILINEARE lascerà la sua traccia con una performance finale ( di Grazia Dentoni)  in uno dei siti archeologici.  Tutto si svolgerà all’interno di importanti siti archeologici del nord della Sardegna, custodi di Nuraghe e Domus de Janas, luoghi ricchi di storie, imponenza ed energia.
I Luoghi che andremo a conoscere e nel quale avverrano gli incontri saranno:
Domus de Janas di Su Crucifissu Mannu, Porto Torres
Nuraghe Appiu, Villanova Monteleone
Domus de Janas Pottu Codinu, Villanova Monteleone
Le date vanno dal giorno 28 Giugno al 2 Luglio. Ulteriori informazioni sono reperibili alla pagina Facebook dell’evento.