Gionata Feuer Frei un artista che gioca con il fuoco

Budoni

Gionata feuer frei, giocoliere e artista sardo, racconta la sua storia e la sua arte in esclusiva per Rivista Donna.

Gionata Feuer frei, nome d’arte di Gionata Loi, nasce a Oristano e cresce a Terralba, frequenta la ragioneria anche se avrebbe voluto frequentare il liceo artistico data la sua passione smodata per tutti i tipi di arte, ma essendo il liceo solo a cagliari, preferi dedicarsi alla scuola affianco casa, tenendo i propri interessi e passioni come hobby personali.

Si avvicina nel mondo della giocoleria per gioco, come tutti, all’età di 18 anni. Inizia con i semplici o bolas o kiwido, degli attrezzi con delle piccole corde e delle piccole frange di stoffa colorate,  poi arrivò il fuoco.  Sempre con le bolas, a circa 20 anni,  da autodidatta continua a scoprire l’affascinate mondo della giocoleria.  Inizia una continua ricerca solitaria di nuovi “tricks” (diversi tipi di evoluzioni con un attrezzo di giocoleria) fino al 2006  anno in cui inizia con l’arte dello sputafuoco insegnatagli da un amico brasiliano. Parte da qui il suo gioco con spade e ventagli, con le fiamme…

555411_3391249693820_1046954872_32953745_30980216_n

Come nasce la passione per il fuoco?

La passione per il fuoco c’è sempre stata, da bimbo, adoravo stare nel caminetto a fissare il fuoco , a osservare con le sue sfumature.  Preparavo falò giganteschi per la tipica festa di S.Antonio che prevede un falò il 17 gennaio, non tanto per il Santo quanto per me stesso…aver unito il mondo della giocoleria all’elemento fuoco mi ha aperto un mondo che non stancherò mai di visitare.

A quanti anni?

Ho iniziato a giocolare con il fuoco a 20 anni circa.

Che rapporto d’amore e rispetto hai con il fuoco?

Il mio rapporto con il fuoco è proprio un sentimento di rispetto e amore, non ne ho alcuna paura perchè negli anni ho imparato a gestirlo e rispettarlo, preservarlo e saperlo manipolare come possa essere un qualsiasi altro elemento palpabile, terra o acqua…

E’ un elemento distruttivo come gli altri, ma sapendolo manipolare si può godere della sua forma artistica, imprevedibile e con le forme sempre diverse, un elemento ammaliante e con una sua particolarità bellissima…il calore..

563021_3391272054379_1046954872_32953768_1629742046_n

Quanta preparazione c’è dietro ogni numero?

Dietro ogni numero ci possono essere svariate ore, settimane, mesi o anni oppure, anche solo 3 minuti…io personalmente mi alleno tutti i giorni.  Non con il fuoco ma con degli attrezzi di allenamento, pensando a nuove performances, nuovi tricks, nuovi attrezzi, nuove forme, nuove musiche e nuovi costumi…il tutto per avere sempre belle novità sia per me sia per il pubblico.

Quale è il percorso formativo per arrivare ad essere un professionista?

Il percorso di un professionista circense, secondo me è partire da una scuola di circo, in Sardegna non esiste purtroppo (ma solo in italia ed europa) che può preparare fisicamente il giocoliere, oltre a questo, ci vuole sicuramente una buona costanza e passione per il mondo della giocoleria. Io parlo da autodidatta, non ho mai frequentato una scuola, e non penso di essere un professionista ma un giocoliere molto appassionato alla sua arte…

Che relazione c’è tra la tua vita e l’arte circense? 

La mia vita si divide tra il mondo circense e un’altra attività familiare, sempre artistica e sempre molto appassionata.

Affermo sempre di esser un circo senza tendone ne meta fissa, porto il mio Show in tutta l’isola e esibendomi in più varianti, come nello show orientale “Oriental Fire Show” dove il fuoco si unisce alla danza orientale di Sara Nakshidil o  lo “Spiralights” lo Show di luci e manipolazione ipnotica, lavoro con la mia passione veramente tantissimo. Vivo in simbiosi con il mondo del circo, sono un continuo ricercatore di nuovi stimoli, nuove forme e nuove arti.

 

10257876_10154083350085790_1949609402898644594_n

Quali e quanti  sono stati gli incidenti durante le tue esibizioni?

Durante le mie esibizioni non ci sono stati mai grossissimi incidenti. Ricordo agli inizi in spiaggia con amici i miei poveri capelli che bruciavano un pò o qualche pantalone incendiato ma, negli anni ho perfezionato al massimo questi dettagli per evitare in pubblico scene simili. Ora porto lo show di fuoco senza problemi nei posti più impensabili, dagli Yacht alle ville, dai tetti delle discoteche ai cubi più alti delle stesse, dalle feste paesane alla grande festa di S.Juan di Alghero (festa del fuoco della fratellanza).

Dove preferisci esibirti?

Preferisco esibirmi ovunque, soprattutto nella mia terra, che adoro, la Sardegna, dove ho un pubblico caloroso quanto le mie fiamme.  Porto lo show ovunque nell’isola, senza preferenze alcune, certo che negli anni so dove mi potrò divertire di più o di meno; dalla quantità di gente che assisterà allo show e dalla location dipendono il buon andamento dello show e il movimento stesso dei miei attrezzi.

Un sogno nel cassetto?

Penso che i sogni nel cassetto ormai non ci siano più, sono dell’idea che li ho realizzati. Lavoro con le mie passioni più grandi come il fuoco e la natura, vivo attorniato da persone che mi amano per come sono e non hanno paura di dirmi che sono in torto, ho modo di sfogare il mio estro in qualsiasi modo e ho persone e amici che mi danno modo di far esibire questo estro.

Sognavo tempo fa di aprire un piccolo corso di giocoleria per piccoli, ma non ho trovato utenza per ora nel terralbese, abbiamo aperto, con Sara Nakshidil, una piccola associazione “Sahara” con questo proposito, portare le arti etniche e circensi a tutti, le danze orientali vanno alla grande mentre per le circensi ci sarà ancora da aspettare.

Il karma mi ha già dato tantissimo e non ho altri grandi sogni da tenere chiusi in un cassetto, se desidero qualcosa cerco a tutti i costi di arrivarci con le mie forze, se sogno qualcosa ci devo arrivare con determinazione ad averla!

532326_364549873583084_100000842248856_1000525_1473792210_n

Cosa suggerisci per smorzare il caldo del fuoco?

Il caldo del fuoco non si può smorzare, specialmente con attrezzi grandi come i miei (spade, ventagli) ci si può allenare a sopportarlo e preparare il fisico a gestirlo nei punti più vicini agli attrezzi con vari accorgimenti tecnici. Il caldo del fuoco ogni anno mi fa perdere dai 5 ai 10 kg ogni estate e posso solo continuare a integrare in vari modi per riacquistarli.

Ogni passione ha i suoi pro e i suoi contro, io mi sento molto fortunato ad avere svariati interessi nelle arti cosi che, essendo poliedrico, trovo stimoli ovunque, leggendo un libro o guardando un film o semplicemente dormendo. Nel mondo del circo tutto è concesso, nulla è vietato.