Cultura & Bellezza: antidoti alla violenza

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Il FAI Sardegna, nell’ambito del progetto Mediterraneo ponte tra i popoli, organizza martedì 28 giugno, a Cagliari nel Palazzo De La Vallée, sede del Comando Militare Autonomo della Sardegna, Via Torino 21, a partire dalle ore 17:00, un secondo incontro sullo sviluppo di nuove costituzioni e ordinamenti legislativi nell’ambito di quelle che sono state chiamate “primavere arabe”.
Già il primo affollato appuntamento di Mediterraneo ponte tra i popoli, frutto del costruttivo rapporto tra il FAI Sardegna e la Marina Militare, tenutosi il 15 febbraio scorso presso la sede dell’Ammiragliato a Cagliari, aveva delineato il ruolo del mare nostrum quale vettore di scambio e di sviluppo di rapporti tra i paesi che vi si affacciano. Nel secondo incontro, organizzato col Comando Militare Autonomo della Sardegna, si insisterà sulla necessità di costruire opportunità di scambio e di conoscenza alla luce di quanto accade in Africa ed in Medio Oriente. Ecco perché è necessario avere nozioni precise sui grandi rivolgimenti in corso e sul ruolo che ha avuto e sempre di più avrà la cultura come ponte tra le persone.
Se nel primo appuntamento di Mediterraneo ponte tra i popoli organizzato dal FAI Sardegna l’accoglienza è stata protagonista assoluta delle comunicazioni di relatori e relatrici, in questo del 28 giugno 2016 attori saranno gli ordinamenti nelle diverse declinazioni e nei diversi luoghi. Geopolitica Cultura Ordinamenti giuridici è il titolo che rimanda alla complessità delle norme affatto diverse tra i paesi dell’”arco di crisi” e tra questi e noi. Già questa semplice considerazione fa intravvedere le difficoltà di chi sta migrando da questi luoghi in questo momento verso l’Europa.
Ciascun popolo, con molteplici forme e declinazioni, ha sempre cercato di costituirsi tale mediante ordinamenti. Le leggi scritte, gli insiemi di norme, nel corso della storia si sono sempre più diretti alla salvaguardia delle libertà personali e alla tutela degli interessi dei singoli (gruppi o individui) di fronte ai detentori del potere. Già Aristotele ci narra di come la causa principale della “discordia” ad Atene fosse l’esagerata prevaricazione cui erano sottoposti i più deboli. Discordia che generò la “crisi”, ossia il periodo di grande trasformazione in cui ciascuno Stato, per porre ordine, va alla ricerca di un sistema di regole, una Costituzione appunto.
Annullando lo scarto temporale, e leggendo con gli occhi del filosofo antico le primavere arabe, cos’altro sono quei rivolgimenti se non una crisi causata da un divario ricchi-poveri/potenti-deboli e da una prevaricazione “legittimata” dall’organizzazione politica delle nazioni coinvolte? Se non l’eterna dialettica tra chi detiene la forza e chi anela alle libertà personali minime?Tutti gli Stati hanno bisogno di una Costituzione. E nelle fasi di grande trasformazione ciascuno Stato cerca la sua propria Costituzione. La ricerca è difficile sempre, tanto più quando la storia è lontana da una
continuità democratica. Le primavere arabe che preludevano nuove storie istituzionali da questo punto di vista sono in chiara difficoltà. Tuttavia, il giudizio secondo cui esse abbiano puramente e semplicemente fallito appare frettoloso. Dovunque esse hanno aperto un processo e gli esiti sono differenziati. Ci sono paesi in piena guerra civile, altri che formalmente si sono dati nuovi assetti istituzionali ma nell’ effettività proseguono le vecchie prassi, altri ancora nei quali il processo di rinnovamento appare più consolidato. Per interpretare innanzitutto dobbiamo distinguere, ma con la stessa cura bisogna chiederci chi siamo e, dunque, cosa vogliamo. I rivolgimenti nei paesi dell’arco di crisi, scoprendo nuove esigenze, hanno permesso, laddove non vi siano guerre civili o dove i precedenti regimi non abbiano gattopardescamente mantenuto il controllo, la nascita di assemblee costituzionali e nuovi ordinamenti. Fondamentale per l’Occidente, in special modo quello mediterraneo, monitorare tali esperienze – come i partiti di massa dell’Europa più avanzata fecero in favore di Grecia, Spagna e Portogallo al crollo dei regimi autoritari e fascisti del secondo ‘900 – e, se possibile, farle crescere e fornire appoggio teorico, culturale, scientifico e di elaborazione, prima ancora che militare. È fondamentale distinguere i diversi teatri e non accorpare in un informe mondo arabo realtà nazionali e culturali differenti. Ciò è vitale in Sardegna: l’isola è al centro del Mediterraneo occidentale. Si tratta in tempi rapidi di decidere se questo centro geografico rimarrà tale o diventerà un fulcro di un sistema ossia un luogo di incontro e di confine immateriale in cui Europa e Africa si incontrino senza l’erezione di pericolosi e paurosamente evocativi muri.
L’ottica è quella del riconoscimento: il FAI si propone di proteggere le tante declinazioni dei paesaggi e culture che gli uomini nei millenni hanno prodotto, non per renderli intangibili, piuttosto per farne un patrimonio che possa includere i nuovi italiani e permettere ai “nativi” di autoriconoscersi per riconoscere pienamente le differenze come ricchezza.

PROGRAMMA

Ore 17:00 Saluti
Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna
Gen.Div. Giovanni Domenico Pintus Comandante del Comando Militare Autonomo della Sardegna
Introduce e Coordina Umberto Cocco Giornalista
Lectio: Pietro Ciarlo Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Cagliari, FAI Sardegna
Fiorella Pilato già Presidente di Sezione di Corte d’Appello Tribunale di Cagliari
Paolo Numerico già Presidente di Sezione Consiglio di Stato
Mario Marchetti già Procuratore della Repubblica Tribunale di Cagliari, Delegazione FAI di Cagliari
Rita Dedola Presidente Ordine degli Avvocati di Cagliari
Nel Corso dell’iniziativa si esibirà il Coro a Tenores di Neoneli
Durante la serata sarà possibile iscriversi o rinnovare l’iscrizione al FAI- Fondo Ambiente Italiano

cultura

Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza
Mercoledì 29 giugno 2016 ORE 10:00 UTA Casa Circondariale
ORE 17:00 CAGLIARI Sala Settecentesca Biblioteca Universitaria

Il FAI Sardegna intende lanciare con convinzione il progetto Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza, con l’auspicio che quella del 29 giugno sia la prima iniziativa di tante. Aderisce in tal modo alla diffusione delDocufilm “Desdemona e le altre” di Gegia Celotti, della rete Gì.U.Li.A giornaliste, regia di Silvano Piccardi. E’ nella missione stessa del Fondo Ambiente Italiano educare alla convivenza civile e al rispetto attraverso una pedagogia della bellezza e della tutela del bello. È indubbio che le generazioni cui è permesso di accedere alla cultura (nelle sue molteplici forme) sin dall’infanzia sono quelle che non praticheranno, in età adulta, la violenza. Da ciò il titolo dell’iniziativa Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza che indica la violenza di genere come una reale malattia della nostra contemporaneità. Violenza sulle donne e femminicidio sono tra i più gravi problemi sociali che l’Italia oggi deve affrontare.
All’analisi e alla comprensione di questo fenomeno è dedicata l’intera giornata di mercoledì 29 giugno 2016 con due iniziative promosse da una rete di associazioni e istituzioni che unendosi chiamano a raccolta la comunità regionale: Gi.U.Li.A giornaliste, Fai Sardegna, Master in Gender Equality, Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Università di Cagliari, Ministero dell’Interno, Ministero di Giustizia, Biblioteca Universitaria, MIBACT, MIUR.
FAI – Fondo Ambiente Italiano – Presidenza Regionale FAI Sardegna
presidenzafai.sardegna@fondoambiente.it
Fondazione nazionale senza scopo di lucro per la tutela e al valorizzazione dell’arte, della natura e del paesaggio italiani.La mattina del 29 alle ore 10:00, nella Casa circondariale di Uta, sarà proiettato in prima assoluta il docufilm “Desdemona e le Altre”, tratto dall’omonimo spettacolo tenutosi nel carcere di San Vittore a Milano. La pièce, prodotta dalla rete Gì.U.Li.A giornaliste, col patrocinio dell’ Ordine dei giornalistilombardo e curato da Gegia Celotti, coordinatrice del Gruppo di lavoro dell’ Ordine nazionale dei Giornalisti, vuole promuovere una riflessione sulle modalità e sul linguaggio utilizzati dagli organi di informazione per documentare fatti di cronaca nera tanto gravi. Interverranno, oltre alla curatrice del filmato, studiose, esperte, professioniste, rappresentanti delle forze dell’ordine, della polizia penitenziaria e del volontariato per proporre un approccio multidisciplinare al
problema. Nel pomeriggio dalle ore 17:00, presso la Sala settecentesca della Biblioteca Universitaria (Via Università, Cagliari), si aprirà un dibattito sulla rappresentazione mediatica dei femminicidi e sulla necessità di integrare, fin dalla Scuola primaria, la programmazione didattica con discipline che educhino alla Cultura
della parità attraverso l’ Educazione sentimentale, la Cultura delle differenze, la Conoscenza delle diversità e il Linguaggio di genere.
Interverranno, oltre alla curatrice del filmato Gegia Celotti, la Prefetta di Cagliari, la Rettrice dell’Ateneo cagliaritano, la Presidente regionale del FAI Sardegna, i Presidenti dell’ Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell’ Assostampa, professioniste, esperte e studiose. Sarà l ‘occasione anche per approfondire le finalità di Gì.U.Li.A giornaliste, rete che si attiva anche in Sardegna.
PROGRAMMA
Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza
MERCOLEDÌ 29 GIUGNO 2016 ORE 10:00 UTA C ASA C IRCONDARIALE
Ore 10:00 Saluti di Giacomo Porcu Sindaco di Uta Gianfranco Pala Direttore Casa Circondariale di Uta
Maurizio Veneziano Provveditore penitenziario della Sardegna
Proiezione Docufilm “Desdemona e le altre” di Gegia Celotti Gi.U.Li.A giornaliste regia di Silvano Piccardi
Ore 11:00 Dibattito con Detenuti e Detenute Introduce e Coordina Roberta Celot Gi.U.Li.A giornaliste
Responsabile ANSA Sardegna
Intervengono: Susi Ronchi Gi.U.Li.A giornaliste Gegia Celotti Gi.U.Li.A giornaliste Coordinatrice Gruppo lavoro Pari Opportunità Ordine Nazionale Giornalisti Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna Rossana Carta Dirigente Ministero della Giustizia Cristina Cabras Docente di Psicologia Giuridica e
FAI – Fondo Ambiente Italiano – Presidenza Regionale FAI Sardegna
presidenzafai.sardegna@fondoambiente.it

 

cultura e bellezza

Fondazione nazionale senza scopo di lucro per la tutela e al valorizzazione dell’arte, della natura e del paesaggio italiani.Criminologia Università di Cagliari Alessandra Uscidda Comandante della Polizia Penitenziaria di Uta Saida
Felce Ispettrice della Polizia di Stato Maria Grazia Calligaris Presidente Associazione Socialismo Diritti
Riforme Rita Dedola Presidente Ordine degli avvocati di Cagliari Ester Gessa Direttrice Biblioteca
Universitaria di Cagliari Daniela Diomedi Dirigente Liceo Siotto Cagliari
Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza
MERCOLEDÌ 29 GIUGNO 2016 ORE 17:00 CAGLIARI S ALA S ETTECENTESCA B IBLIOTECA U NIVERSITARIA
Ore 17:00 Proiezione Docufilm“Desdemona e le altre” di Gegia Celotti GiULiA Regia di Silvano Piccardi
Ore 17:50 Dibattito Introduce e Coordina Roberta Celot GiULiA Responsabile ANSA Sardegna
Intervengono: Giuliana Perrotta Prefetta di Cagliari Ester Gessa Direttrice Biblioteca Universitaria di Cagliari Susi Ronchi GiULiA Gegia Celotti Coordinatrice Gruppo lavoro Pari Opportunità Ordine Nazionale Giornalisti Rossana Carta Dirigente Ministero della Giustizia Carlo Pilia Docente di Diritto privato Università di Cagliari Presidente Mediatori Mediterranei Celestino Tabasso Presidente Assostampa Sardegna Francesco Birocchi Presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna Cristina Cabras Docente di Psicologia Giuridica e Criminologia Università di Cagliari Daniela Diomedi Dirigente Liceo Siotto Cagliari Maria Del Zompo Rettrice Università di Cagliari Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna