La pelle prima di tutto: Dr Paolo Greco ci spiega i diversi tipi di trattamento “filler”

Il dermatologo di Rivista Donna, il Dottor Paolo Greco ci parla dei filler.

Cosa sono i filler?

I “filler” (dall’inglese to fill = riempire), sono sostanze che vengono iniettate nel derma o nel sottocute al fine di ottenere miglioramenti estetici di varia natura, quali la distensione delle rughe, il ripristino dei volumi del viso e del corpo, la ridefinizione delle labbra, il contouring del viso, il trattamento degli inestetismi congeniti o acquisiti (cicatrici depresse, asimmetrie, deviazioni della piramide nasale, esiti di acne o varicella).

Possono essere classificati in:

  • Permanenti
  • Temporanei

 

Qual è la differenza tra filler permanenti e temporanei?

I filler permanenti sono costituiti da sostanze non riassorbibili e durevoli nel tempo.

Proprio questa loro caratteristica comporta una notevole incidenza di effetti collaterali e comunque di risultati non desiderati dal paziente.

In primo luogo, infatti, tali sostanze tendono con il passare del tempo a spostarsi dall’originale sede d’impianto e a gravitare verso il basso. In secondo luogo, in una percentuale non trascurabile di soggetti, possono dare luogo, anche a distanza di anni, a reazioni da corpo estraneo con formazione di noduli, granulomi o ascessi che risultano molto difficili da gestire e spesso compromettono in modo permanente la vita sociale del soggetto.

Il più tristemente noto è sicuramente il silicone liquido, vietato in Italia dal 1993, ma che qualcuno continua ancora ad utilizzare, soprattutto all’estero.

Una fiala per il trattamento "filling"
Una fiala per il trattamento “filling”

 

 

I filler temporanei sono costituiti, invece, da sostanze riassorbibili e proprio per questo hanno il vantaggio di essere altamente biocompatibili, pertanto solo raramente possono dare luogo ad effetti collaterali, che sono generalmente transitori. Tuttavia hanno lo “svantaggio” (se così lo vogliamo chiamare!) di essere degradati e riassorbiti dal nostro organismo in tempi più o meno lunghi, che generalmente variano dagli 8 ai 12 mesi.

I più noti e quelli che più utilizzo sono i filler riassorbibili a base di acido ialuronico in gel, che possono essere a bassa, media o alta densità a seconda della loro capacità volumizzante e che scelgo, di volta in volta, a seconda della tipologia di paziente, del grado di invecchiamento cutaneo e dei risultati che voglio ottenere.

 

Ci sono controindicazioni all’esecuzione di un filler riassorbibile?

Generalmente i filler di acido ialuronico sono ben tollerati. Tuttavia il loro utilizzo è controindicato in gravidanza, durante l’allattamento, in caso di tendenza alla formazione di cicatrici ipertrofiche o cheloidi, in presenza di malattie autoimmuni (soprattutto del tessuto connettivo), di alterazioni della coagulazione, di infezioni o infiammazioni nella sede di iniezione ed in caso di allergia o ipersensibilità note alle componenti del filler.

 

Come avviene un trattamento filler?

Il trattamento viene effettuato ambulatorialmente e dura all’incirca 30 minuti.

Innanzitutto raccolgo un’accurata anamnesi che consenta di escludere la presenza di patologie che controindichino la procedura. Successivamente effettuo un attento esame clinico, chiedo al paziente cosa vuole migliorare, gli suggerisco cosa secondo me va corretto e quali sono i risultati reali che può ottenere con una singola seduta.

Quindi, dopo l’acquisizione del Consenso Informato e l’esecuzione di foto pre-trattamento, procedo a disinfettare accuratamente la zona da trattare eliminando tutti i residui di make-up.

Solo a questo punto comincio ad iniettare la sostanza, utilizzando degli aghi molto sottili. Generalmente il trattamento è molto ben tollerato, ma in caso di pazienti particolarmente sensibili, è possibile utilizzare delle creme anestetiche da applicare un’ora prima della seduta.

Dopo l’iniezione procedo alla disinfezione della zona trattata ed il gioco è fatto.

La pelle di una paziente prima del trattamento.
La pelle di una paziente prima del trattamento.

 

Quali accorgimenti occorre prestare dopo il trattamento?

Subito dopo la seduta è possibile tornare immediatamente alla vita di tutti i giorni.

E’ opportuno seguire solo dei piccoli accorgimenti, quali evitare di truccarsi nelle successive 12 ore, l’intensa attività sportiva nelle successive 6 ore, l’esposizione al sole, alle lampade abbronzanti, al caldo e al freddo troppo intenso nelle 4 settimane successive al trattamento, l’utilizzo di detergenti e cosmetici irritanti.

Una foto del trattamento
Una foto del trattamento

 

Quali consigli può dare alle nostre lettrici che volessero sottoporsi ad un trattamento filler?

In primo luogo si tratta di trattamenti medici, quindi invito le lettrici a rivolgersi sempre ad un Medico, preferibilmente un Dermatologo, che è lo Specialista che meglio conosce la pelle;

Verificare che i prodotti proposti siano autorizzati, marchiati CE e siano riassorbibili;

Comunicare prima del trattamento eventuali malattie e/o allergie;

Non fidarsi di chi propone prezzi estremamente bassi, potrebbero essere indicativi dell’utilizzo di prodotti di scarsa qualità o addirittura pericolosi.

Non esagerare mai con la correzione degli inestetismi, per evitare di avere un aspetto “artefatto”, che personalmente non amo, ma cercare sempre di orientarsi verso il “natural look”.

Seguire scrupolosamente le indicazioni post trattamento.

Per il resto è un trattamento che consiglio a tutte le nostre lettrici, superata una certa età, poiché è in grado di donare degli ottimi risultati, senza stravolgere.

Il Dottor Paolo Greco.
Il Dottor Paolo Greco.

 

Dr Paolo Greco per Rivista Donna