Fabio Strinati e il suo libro: Lungo la strada un cammino

Fabio Strinati è un vero e proprio artista completo, ed ora ci prensenta il suo nuovo libro

Lungo la strada un cammino

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Uscito da pochissimi giorni Lungo la strada un cammino, il nuovo libro del poeta marchigiano Fabio Strinati, pubblicato con Transeuropa Edizioni.

Si tratta di un’opera colta, matura, un diario di bordo pregno di esperienze visive ed interiori che lo scrittore e poeta di Esanatoglia (attraverso un viaggio che sembra non avere fine né ritorno), scrive quasi di getto durante i suoi numerosi viaggi che sembrano narrare storie vissute, consumate, prese per mano in un’epoca che tanto assomiglia a una dimensione lontana e assai distante dal pensiero comune.

“Lungo la strada un cammino” è come un diario di bordo partorito attraverso il respiro e il battito cardiaco di ogni luogo penetrato e poi assorbito, attraverso l’utilizzo parsimonioso dei cinque sensi: ogni poesia, tratteggia con umiltà le percezioni che pian piano si sono nutrite di suoni e colori, trasportati da frequenze poetiche perfettamente sintonizzate con il “qui e ora”.

Ogni poesia, tanto assomiglia a una cartolina desiderosa di vivere una vita propria, attraverso la libertà poetica, del nascere fecondo.

La poesia è una forma d’arte che fa perdere i lettori in un mondo magico, intriso di sentimenti ed emozioni.

Lungo la strada un cammino non può che essere descritta in questo modo, consapevolmente avvolgente, perché la scrittura, in ogni sua forma, lascia spazio a pensieri ed immaginazione.

Fabio è un artista completo perché usa ogni arte per trasmettere qualcosa a chi ascolta e a chi legge.

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All’interno della raccolta poetica, sono molti i paesi e i luoghi dedicati alla Sardegna.

Da ricordare: Orune, poesia dedicata alla pittrice Bonaria Manca,

Sant’Antioco, Mamoiada, Budoni, Su Pallosu, la Trexenta,

Il Massiccio del Gennargentu, Monastir, Cagliari ed infine, una poesia dedicata allo storico cantante dei Tazenda, Andrea Parodi.

Fabio Srinati ci delizia della poesia Trexenta Cara, descrivendo in un turbine di emozioni ciò che vede e che riesce a descrivere con le sue delicate parole.

Trexenta Cara

Lineamenti delicati, forme

mescolate con l’anima del campo

e in un granaio segreti e silenzi

di quel fertile ricordo

che la Trexenta mai muore e nell’aria,

tutto si espande e s’impregna

del profumo al bosco o di colline chiare

che sembrano colori di creature.

La musica tra i fili del vento,

le note antiche che risuonano

la storia in una delicatezza 

che permane e che oscilla

tra le vigne intatte e quei frutteti dolci

sotto un sole d’incantesimo,

il ricordo del momento in un lampo di decoro,

e di una grandiosa foto negli occhi

intrisi di luci accese oltre il confinario,

Santa Vittoria quel santuario eterno

dai trasalimenti estesi e sconfinati

oltre quel florido pianoro.