Sostegno ai bambini autistici: il valore della musicoterapia  

 

Esistono al mondo numerosi modi per riuscire a migliorare la qualità della vita delle persone: attività che si rivelano essere di grande sostegno anche nelle terapie di alcune problematiche, ed è questo il caso della musicoterapia. 

 

Si tratta nell’essenza di un processo creativo che si è rivelato estremamente utile soprattutto in caso di bambini autistici. Questo perché è un metodo perlopiù relazionale che mira a sviluppare le risorse potenziali degli individui, facilitando l’integrazione intra e interpersonale.

 

I professionisti formati in musicoterapia operano secondo la normativa per favorire la crescita personale, potenziare la creatività, migliorare le capacità comunicative e relazionali, e promuovere l’empowerment individuale. 

 

Attraverso l’utilizzo dell’elemento musicale, come suono, ritmo, melodia e armonia, la musicoterapia offre un veicolo unico per l’espressione e la comprensione delle emozioni.

 

Inoltre, l’approccio delle Arti Terapie Integrate operate da specialisti come simonegatto.net, che combinano la musicoterapia con altri linguaggi creativi come il tratto grafico e il movimento, contribuisce a stimolare l’educazione emotiva, consentendo soprattutto ai bambini autistici di esprimere se stessi in modo più completo e di migliorare le loro relazioni con gli altri.

 

La comprensione empatica diventa così la chiave per un benessere personale e relazionale duraturo.

 

Le maggiori difficoltà legate all’autismo

 

Quando si parla di autismo si commette subito un piccolissimo errore, in quanto è meglio riferirci a questo disturbo con il termine di “spettro autistico”. Questo perché non esiste una sua singola forma, e ogni bambino coinvolto può presentare una vasta gamma di caratteristiche anche molto diverse tra loro e talvolta estremamente difficili da individuare. 

 

I disturbi dello spettro autistico possono variare notevolmente in termini di gravità e manifestarsi con sfumature uniche. 

 

Alcuni bambini possono avere difficoltà sociali, emozionali e comunicative, manifestando comportamenti ripetitivi e una grossa resistenza al cambiamento nelle loro routine quotidiane, mentre altri possono esprimere solo una lieve difficoltà empatica. 

 

Questa diversità nell’autismo sottolinea l’importanza di adottare approcci personalizzati per ciascun individuo coinvolto: non ne esiste uno universale che possa risolvere tutte le sue sfide, poiché ogni bambino presenta una combinazione unica di sintomi e altrettante abilità, che a volte possono superare quelle della media. 

 

Pertanto, l’attenzione precoce allo sviluppo del bambino è cruciale per riconoscere la presenza del disturbo e iniziare con un intervento mirato, cosa che riescono spesso a fare proprio i genitori grazie al loro contatto quotidiano. 

 

L’approccio prevalente si basa poi su metodologie psicoeducative, evolutive e cognitive scientificamente riconosciute a livello internazionale che mirano al graduale apprendimento di competenze che potrebbero non essere acquisite spontaneamente con la crescita. 

 

Il timing è fondamentale: prima si inizia con il percorso terapeutico più facile sarà per il bambino avere uno sviluppo equilibrato e una vita, anche da adulto, serena con una buona capacità relazionale. 

 

A sostegno delle diverse terapie, infine, possono essere utilizzati anche altri metodi di supporto certificati, tra cui rientra la musicoterapia.

 

Come la musicoterapia può fare la differenza

 

La musicoterapia emerge come un potente alleato negli interventi dedicati ai bambini autistici, offrendo un percorso unico per affrontare le sfide legate allo spettro autistico.

 

Un aspetto fondamentale è ad esempio il meccanismo di feedback del corpo, che consente ai bambini autistici di utilizzare il proprio come uno strumento di risonanza, facilitando l’interazione faccia a faccia, spesso complessa per loro.

 

Questo processo di risonanza forma la base per la condivisione di stati percettivi ed emotivi, permettendo ai terapeuti di guidare il percorso terapeutico con sensibilità. 

 

La musicoterapia, attraverso il lavoro sul corpo e le interazioni non verbali, consente inoltre al terapeuta di “leggere” il corpo del bambino come se fosse uno spartito musicale: un’interazione che è in realtà bidirezionale, poiché il terapeuta restituisce ciò che ha elaborato e risuonato in lui. 

 

Un approccio che, alla fine, favorisce incredibilmente la consapevolezza emotiva e l’apprendimento di affetti ed emozioni.

 

Oltre a promuovere la comunicazione e l’empatia, è importante sottolineare che la musicoterapia contribuisce allo sviluppo delle capacità cognitive e dell’alfabetizzazione emotiva nei bambini autistici. 

 

Inoltre, rinforza la creatività e il benessere, offrendo un modo non convenzionale ma efficace di esplorare ed esprimere le proprie emozioni e sensazioni. Per tutti questi motivi, questo approccio si è rivelato essere di grandissimo aiuto in moltissimi casi ed è uno dei più utilizzati nello sviluppo di questi bambini. 

 

In fondo, “il corpo è musica per chi sa cogliere le sue note, laddove qualcun altro vede solo dei gesti”.