Chirurgia estetica, richieste sempre in aumento

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Che quest’epoca ci abbia abituato a progressi rapidi è cosa nota. È pure vero che anche la chirurgia plastica di passi importanti ne ha fatti parecchi…basti pensare alle tecniche laser,ai nuovi materiali chirurgici, alle tecniche di anestesia. Questo ha contribuito ad accrescere la popolarità e la fiducia nei confronti di questa specialità. La principale fruitrice è ancora la donna. Le ragioni sono intuibili osservando intorno a noi uno stile di vita in continua evoluzione: l’importanza di un aspetto gradevole e attraente non è piu’ limitato alla nostra sola vita privata ma è sentito prepotentemente anche nel mondo del lavoro. E’ interessante osservare come stiano aumentando esponenzialmente le richieste di modificare in qualche modo il proprio aspetto, non più legate semplicemente a motivazioni psicologiche personali, ma a vera necessità di inserimento sociale o lavorativo. E non mi riferisco solo a persone in qualche modo legate al mondo dello spettacolo, ma al mondo degli uffici, dei negozi, di tutte le attività e sono la maggior parte, che prevedono il contatto con il pubblico. Il requisito di bella presenza è ben conosciuto da chiunque cerchi impiego come commessa, hostess, cameriera, ecc.Accanto a questa rimangono indiscutibilmente altre ragioni legate invece semplicemente al desiderio di offrire un’immagine più gradevole per un’infinità di ragioni personali spesso difficili da valutare pienamente.La consapevolezza della propria sessualità, il bisogno di essere desiderate o semplicemente insicurezze antiche o acerbe possono spingere una donna, ma anche un’ uomo a valutare la possibilità di un intervento di chirurgia estetica.Dicevo donna, genericamente, perché non è facile associare ogni motivazione con una fase specifica della vita:la stessa attenzione verso una parte del proprio corpo ritenuta, per qualche ragione, disarmonica può riconoscersi in un’adolescente come in una donna matura. E’ frequente che in età adolescenziale, ma anche nel decennio successivo, prevalgono motivazioni legate alla sperimentazione dei primi acerbi rapporti interpersonali, di amicizia, di competizione, di primi amori, ecc.E’ interessante notare come i benefici di un piccolo intervento correttivo in questa fase possano essere immediatamente evidenti e risolutivi;insicurezze, tensioni, emotive, timidezze sono spesso sorprendentemente rimosse o molto attenuate. Con la maturità potranno entrare in gioco sia il semplice riconoscimento che il proprio corpo è mutato con il passare del tempo, sia motivazioni più complesse legate alle varie vicende della propria vita. Nel primo caso emerge l’antica aspirazione femminile di una desiderabilità intatta per quanto più il tempo possibile;è comprensibile e legittima sempre che non degeneri in ostinazione. Nel secondo, non è infrequente osservare, in donne in una fascia di età intermedia, che la scelta di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica coincida con un deciso cambiamento della propria esistenza:una separazione sentimentale, un divorzio, il graduale all’allontanamento dai propri figli, un cambiamento di lavoro. Si riconosce una forza positiva di reazione, di vitalità, di ricrescita che comincia dalla base, dello specchio che sta di fronte. E’ significativa la costante richiesta che i perfezionamenti chirurgici non alterino i caratteri naturali del proprio viso o del corpo. Motivazioni sostenute da questi presupposti hanno grandi probabilità di essere vincenti. E’di grande importanza che il chirurgo possa escludere problemi di natura psicopatologica: aspettative irrealistiche, la convinzione ingenua che il semplice intervento abbia capacità di modificare magicamente anche, o soprattutto,una realtà per certi versi non gradita, devono controindicare l’intervento, nell’interesse del paziente. Caratteristicamente sono frequenti le richieste di grandi cambiamenti o addirittura stravolgimenti della fisionomia. Viene infatti invertito l’ordine dei fattori: chirurgia come punto di arrivo,in questo caso; chirurgia come punto di slancio, nel precedente. L’esito chirurgico sarebbe invariabilmente deludente, accresciuto il disagio interiore, disastroso il rapporto medico-paziente. Come ogni strumento a nostra disposizione, anche la chirurgia estetica può rappresentare un notevole mezzo per accrescere il nostro benessere, in tutte le estensioni del termine, sempre che siano rispettati i principi di buon senso e maturità da parte del paziente, di onestà e capacità professionale da parte del chirurgo.

Costantino Mazzanobile